Eurodrone: l’UAS europeo volerà con il motore Catalyst di Avio Aero
Airbus ha deciso: a equipaggiare il prossimo UAS tattico europeo “Eurodrone” sarà il modello Catalyst di Avio Aero. Una soluzione tutta europea che sarà installata sul velivolo a pilotaggio remoto, sempre sviluppato nel Vecchio Continente. Un risultato non solo tecnologico ma anche “macro-politico” per riportare l’Europa al centro, con un contributo italiano non indifferente!
Eurodrone: l’UAS strategico per le missioni ISR
L’Europa cerca indipendenza anche per quanto riguarda lo sviluppo di droni innovativi con capacità strategiche. Parliamo di missioni ISR (Intelligence, Surveillance and Reconnaissance), che hanno lo scopo di acquisire dati sensibili che contribuiranno alla sovranità europea. Sono quattro le Nazioni partecipanti: Italia, Germania, Francia e Spagna: queste hanno affidato il coordinamento all’agenzia internazionale OCCAR (Organisation Conjointe de Coopération en Matière d’Armement).
Per quanto riguarda i requisiti: la scelta di un velivolo a pilotaggio remot massimizza l’efficienza benefici/costi. L’agenzia ha poi affidato ad Airbus (Germania) come “Prime Contractor” la definizione del progetto. Come in un processo a cascata, sono stati individuati i 3 Major sub Contractors: Leonardo per l’Italia, Airbus (Spagna) e Dassault Aviation per la Francia. Ciò richiederà almeno 7000 posti di lavoro nei Stati interessati, in modo da garantire un processo circolare, sia economico che tecnologico, tra cliente e aziende.
Vediamo un pò più da vicino come sarà il futuro Eurodrone: lungo circa 16 m, alto 6 e con un apertura alare di 26 metri. L’ambiente operativo MALE (Medium Altitude Long Endurance), permette di svolgere missioni ISTAR Intelligence, Surveillance, Target Acquisition, and Reconnaissance. Si potrà integrare totalemente con lo spazio aereo civile: grazie allo sfruttamento di infrastrutture e rotte, così da non comprometterne l’operatività.
La propulsione di Eurodrone è affidata a Catalyst di Avio Aero
Altro contributo italiano: il motore Catalyst di Avio Aero è stato selezionato da Airbus come propulsore per l’Eurodrone. A fine Marzo 2022 il Catalyst ha permesso ad Avio Aero di battere la concorrenza della francese Safran. Questo grazie al suo promettente motore progettato e testato in Europa, al 100% ITAR free (International Traffic in Arms Regulation). Si tratta di un motore turboprop, caratterizzato quindi dalla presenza dell’elica associata ad un turbina.
Il Catalyst è il primo turboprop ad avere componenti stampate in 3D. Questa caratteristica ha reso, sia il sistema complessivo più leggero, sia i processi di produzione più efficienti. Presenta uno dei maggiori pressure ratio della gamma 16:1, permettendo di limitare il consumo del carburante del 20% rispetto ai competitor. Ciò si traduce nella possibilità di aumentare payload e/o range: il velivolo guadagna la versatilità necessaria per svolgere le missioni ISTAR. Completa il pacchetto un innovativo FADEC (Full Authority Digital Engine Control) che permette l’integrazione tra elica e avionica.
Questa selezione rappresenta un passo avanti decisivo. Garantirà che il programma Eurodrone possa procedere nei tempi, nei costi e in linea con le specifiche stabilite dai nostri clienti. Il Catalyst rappresenta la migliore soluzione sulla base di prestazioni superiori, minor rischio di sviluppo, migliore economia in servizio e potenziale di crescita. In linea con le esigenze dei clienti, il Catalyst (Avio Aero) offrirà una soluzione veramente europea. Inoltre, contribuirà così al ruolo globale di Eurodrone come abilitatore dell’autonomia strategica.
Jean-Brice Dumont, Direttore della divisione Velivoli Militari in Airbus defence and Space
Un futuro sempre più a trazione europea
Per garantire una maggiore sovranità dell’Europa rispetto a possibili influenze esterne bisogna agire in questo senso. Il pilastro del progetto Eurodrone ricalca appieno questo trend, incentivato anche della selezione di Avio Aero per motorizzare l’UAS. Ad oggi, il programma colloca al 2026 il primo volo, mentre la prima consegna dovrebbe avvenire nel 2029. Chissà se il nuovo progetto darà impulso a nuove iniziative tutte concentrate negli Stati del Vecchio Continente?