La NASA non ha deciso chi costruirà il rover lunare per la missione Artemis
La NASA, ente spaziale statunitense, aveva previsto l’annuncio del vincitore dell’appalto per la realizzazione del rover lunare destinato alla missione Artemis. Tuttavia, fino a oggi, nessuna comunicazione ufficiale è stata resa pubblica. La data di rivelazione della decisione definitiva è stata fissata per il 31 marzo 2024.
La missione Artemis
Artemis, la missione spaziale pionieristica della NASA realizzata in collaborazione con l’Agenzia Spaziale Europea (ESA), mira a condurre esseri umani sulla Luna e a stabilire una presenza duratura entro la fine del decennio. Questa ambiziosa iniziativa prende il nome dalla dea greca Artemide, richiamando il glorioso programma Apollo degli anni ’60 e ’70 che portò i primi uomini sulla Luna.
L’obiettivo di Artemis è quello di condurre esplorazioni scientifiche approfondite sulla superficie lunare, preparando il terreno per missioni spaziali più audaci, come l’esplorazione di Marte.
Questa missione prevede l’utilizzo di tecnologie avanzate, tra cui:
SLS (Space Launch System)
Il lanciatore super pesante della NASA, noto come SLS (Space Launch System), progettato per il trasporto di astronavi, equipaggi e carichi utili nello spazio profondo. Si prevede che l’SLS sarà il mezzo di trasporto principale per gli astronauti diretti sulla Luna e, in futuro, su Marte.
Orion
Orion, una capsula spaziale versatile destinata a trasportare astronauti oltre l’orbita terrestre bassa. Sarà la navicella che condurrà gli astronauti durante la missione Artemis verso la Luna e li riporterà sulla Terra in sicurezza.
Gateway lunare
Il Gateway lunare, una stazione spaziale in orbita intorno alla Luna progettata per servire come base per missioni umane sulla superficie lunare. Questo avamposto consentirà operazioni prolungate sulla Luna e fungerà da piattaforma per esplorazioni future nello spazio.
Artemis non si limita solo all’esplorazione spaziale, ma mira anche a stabilire una presenza umana duratura sulla Luna. Questo impegno richiede lo sviluppo di infrastrutture e tecnologie cruciali per le prossime missioni spaziali verso Marte e oltre. Questa missione rappresenta un significativo passo avanti nell’esplorazione umana dello spazio e nella nostra comprensione dell’universo circostante, gettando le basi per scoperte scientifiche straordinarie.
Il rover lunare per la missione Artemis
La NASA inizialmente aveva programmato di finalizzare i contratti e avviare la produzione per il programma Artemis entro il 27 novembre 2023. Questa decisione mirava a stabilire strutture per la ricerca, lo sviluppo e la produzione in tempo per il programma stesso. Il lancio della missione Artemis V è previsto entro la fine del decennio. Tuttavia, in un contesto in cui anche piccoli ritardi potrebbero fare la differenza nel consegnare il Lunar Terrain Vehicle (LTV) prima delle missioni simili russe o cinesi, un ritardo di quattro mesi potrebbe avere impatti significativi per la NASA.
Con le modifiche nel processo di selezione del contratto, la NASA prevede ora di prendere una decisione finale sull’appalto LTV entro il 31 marzo 2024, meno di otto mesi prima della programmata missione Apollo, Artemis II, che vedrà un equipaggio circondare la Luna a novembre dello stesso anno. Al momento, importanti aziende aerospaziali del Nord America e dell’Europa stanno rifinendo le loro proposte da presentare alla NASA prima della scadenza.
Sebbene l’attenzione mediatica sia spesso concentrata sulle imprese come Boeing e General Motors riguardo al programma LTV, altri team come Northrop Grumman e Michelin, insieme al gruppo Leidos che collabora con la NASCAR, hanno ancora possibilità significative di vincere il contratto. Questi partecipanti dispongono di 120 giorni extra per ottimizzare le specifiche del programma Artemis. Secondo le clausole del contratto della NASA, il vincitore non solo costruirà il LTV per Artemis, ma potrebbe essere coinvolto anche in altre missioni spaziali private non governative programmate per il prossimo decennio.
Credits immagine di copertina – NASA