Allarme siccità del Po: la prospettiva di Sentinel-2
Il Po è in severo stato di siccità: il fiume più grande d’Italia, sta accusando in maniera molto marcata le conseguenze del cambiamento climatico. Ecco che, ancora una volta, gli occhi satellitari del programma Copernicus offrono una prospettiva che fa riflettere in merito all’evidenza degli effetti del cambiamento climatico. Sentinel-2, in particolare, ci mostra una porzione della Pianura Padana attraversata dal Po in momenti differenti.
Siccità del Po: l’attenzione rimane alta
Sono giornate di caldo intenso quelle che avvolgono numerosi territori del Continente europeo, gli effetti di queste ondate di calore si ripercuotono sui fiumi che vedono le loro portate diminuire. Ciò avviene annualmente e fa parte dei numerosi cicli che la natura ripropone periodicamente. Purtroppo perturbare questo equilibrio naturale causa delle situazione estreme, alle quali spesso è difficile porre rimedio.
È il caso del fiume Po che sta subendo una delle crisi più gravi di sempre: complici il caldo estivo e la mancanza di precipitazioni, la portata è ai minimi storici. L’Osservatorio del fiume Po ha evidenziato come molte aree deputate all’alimentazione del fiume abbiano superato i 100 giorni di assenza di precipitazioni. Anche il motore principale del fiume è critico: gli ammassi nevosi montani sono limitati.
Il Po è sostanzialmente necessario alle regioni settentrionali per 3 ragioni principali: acqua potabile, irrigazione dei campi della Pianura Padana e produzione di energia idroelettrica. Tre settori di importanza vitale, non solo per la tenuta economica delle comunità coinvolte, ma anche per le esigenze della vita quotidiana. Basti pensare che nelle Pianura Padana vengono prodotti circa il 40% degli alimenti del nostro Paese!
I satelliti Sentinel studiano la delicata situazione ambientale
Un ripresa del Po nello stesso periodo, in tre anni consecutivi mostra la gravità della situazione attuale. Vengono confrontate le immagini satellitari del Po nei pressi di Piacenza a metà giugno 2020, 2021 e 2022. Il confronto nel file .gif non lascia molte interpretazioni: è evidente la riduzione di portata grazie alla formazione di vere e proprie spiagge lungo gli argini.
Lo stato del Po mostrato nell’immagine del 20 giugno 2022 segue una delle intense ondate di calore registrate sul continente. Anche qui il programma Copernicus ci mostra le temperature al suolo, stavolta grazie a Sentinel 3. La scala presente in basso lascia capire l’intensità del calore registrato: dai 20 gradi ai 48°C. L’immagine è ottenuta grazie al Sea and Land Surface Temperature Radiometer instrument presente a bordo del satellite.
Si nota che la Spagna è stata la Nazione più interessata dal fenomeno, qui le aree rosse dominano. Anche la Francia e l’Italia sono state interessate, soprattutto nell’area di Lione e in Sardegna. La morfologia della Pianura Padana è riprodotta dalla traccia termica del satellite: si notano aree con temperature minime al suolo di 30° C.
Il programma Copernicus può favorire lo sviluppo di un’agricoltura sostenibile
L’agricoltura impiega circa il 70% del totale di acqua dolce a livello mondiale, quindi l’impatto sull’equilibrio globale è marcato. Migliorare le strategie di irrigazione può permettere un notevole risparmio di acqua. Ecco che l’unione dei contributi derivati da Sentinel 1 e Sentinel 2 ha permesso una stima delle quantità di acqua impiegata per l’agricoltura nell’area padana. Il progetto è conosciuto con il nome di Irrigation+.
Rilevare dati a scala di campo non è però semplice: ciò è stato possibile grazie all’utilizzo dei dati provenienti dal SAR (Synthetic Aperture Radar), un particolare radar che sfrutta le microonde. Rispetto ai tradizionali sistemi ottici queste tecniche non sono influenzate da fattori atmosferici e dalle condizioni di illuminazione. Infine, la sensibilità delle microonde verso l’acqua presente nei terreni ne giustifica l’utilizzo.