Festeggiamenti in vista per le Frecce Tricolori: è passata qualche decade dal lontano 1961. 60 anni fa venne fondato stabilmente il 313° Gruppo Addestramento Acrobatico che ci regala ogni anno strabilianti performance nei cieli. La PAN -Pattuglia Acrobatica Nazionale- vuole celebrare il suo anniversario intrattenendoci con un regalo secondo il suo inconfondibile stile. Non ci resta che attendere e alzare gli occhi al cielo!
Tempo di festa dalle parti della base aerea di Rivolto, dove i prossimi 18 e 19 settembre sarà possibile ammirare la manifestazione aerea offerta dalle Frecce Tricolori. La Pattuglia Acrobatica Nazionale ha in programma una due giorni di esibizioni proprio nei luoghi che l’hannno vista nascere. L’evento, aperto al pubblico, si svolgerà in Friuli-Venezia Giulia, nel comune di Codroipo (UD).
Anche in questo caso è prevista la presenza di un pubblico limitato, in base alle norme anti-Covid per la prevenzione dal contagio. Per partecipare all’evento l’Aeronautica Militare ha predisposto una procedura di registrazione sul portale www.freccetricolori60.it a partire dal 2 settembre dalle ore 10:00. Questa procedura permetterà di ottenere un QR code valido per l’ingresso.
Per i fortunati che completeranno la procedura sarà necessario inoltre esibire il Green Pass prima di entrare. Tutti gli altri potranno seguire le evoluzioni delle frecce tricolori in diretta su RAI 1 il 18 settembre, oltre che dai canali social dell’Aeronautica Militare. Una due giorni che vedrà anche l’apertura di una mostra a tema, visitabile fin dal mattino alle ore 10. Per quanto riguarda le esibizioni si dovranno attendere le ore 18.
Nel 1928 tre piloti si cimentarono nelle prime semplici acrobazie, considerate però dal Comando troppo ardite e prive di un fine. Nonostante ciò, già due anni dopo venne fondata la prima scuola di volo acrobatico a Campoformido dotata di 5 aerei Fiat C.R.20 Asso: nasce la Squadriglia Folle. Negli anni successivi un continuo crescendo: fino al 1960 le acrobazie in volo riscuotono sempre maggior successo.
Negli anni ’50 le formazioni acrobatiche venivano selezionate secondo una turnazione annuale tra 5 Reparti Operativi: Lancieri Neri, Diavoli Rossi, Tigri Bianche, Getti Tonanti e Cavallino Rampante. Gli ultimi, dal 1° marzo 1961, sarebbero diventati stabilmente sede del gruppo acrobatico nazionale: nasce L’Unità Speciale Acrobazia. Questa aveva a disposizione 6 velivoli F-86E “Sabre”, inizialmente con la livrea del Cavallino Rampante, poi divenuto marchio della Ferrari.
Nel 1964 entrò in servizio il FIAT G-91PAN che accompagnò lo stemma delle Frecce Tricolori sino al 1982. Quell’anno la Pattuglia Acrobatica Nazionale ricevette in dotazione i velivoli che tutt’oggi possiamo ammirare durante le esibizioni aeree: il MB-339PAN. Un’ulteriore sostituzione coinvolgerà le Frecce Tricolori che avranno in dotazione i modernissimi velivoli-addestratori M-345 di Leonardo, oggi in fase di certificazione da parte dell’Aeronautica Militare.
Oggi la fama delle Frecce Tricolori è diffusa in tutto il mondo: rappresentano uno dei migliori gruppi acrobatici del pianeta. Vari premi, nel corso degli anni, hanno riconosciuto le abilità di piloti e del personale operativo. Il lavoro di squadra sia a terra che in volo permette l’esecuzione in sicurezza delle molteplici performance del 313° Gruppo Addestramento Acrobatico.
Molti ricorderanno il famoso “Abbraccio Tricolore” del 2 giugno 2020 a Roma che ha in qualche modo sancito l’uscita dal primo periodo di quarantena dovuto alla pandemia da Covid. I valori che trasmettono sono efficaciemente riassunti nelle righe di presentazione delle Frecce Tricolori presenti nel sito del 60° anniversario:
Il Tricolore steso in cielo dalla Pattuglia Acrobatica Nazionale è simbolo dei valori con cui gli uomini e le donne di tutte le forze armate operano quotidianamente al servizio del Paese, garantendo la difesa e la sicurezza della cittadinanza sia in patria che fuori dai confini nazionali, e svolgendo con impegno i necessari compiti di supporto alla popolazione ogni volta che le circostanze lo richiedono: emergenze sanitarie, calamità naturali, crisi umanitarie, sono solo alcuni dei contesti in cui i militari italiani forniscono il loro quotidiano silente apporto.
Pagina di presentazione PAN freccetricolori60.it