Il momento tanto atteso è, finalmente, arrivato. Il rover Perseverance della NASA arriverà sulla superficie marziana dopo un lungo viaggio cominciato il 30 luglio 2020. In questo mese il Pianeta Rosso è stato molto affollato, ospitando ben tre missioni: la Hope Probe, la Tianwen-1 e, infine, quella di Perseverance. Quest’ultima è stata, però, la più attesa per tutte le innovazioni che porta con sé e grazie alle quali potrebbe fare importanti scoperte scientifiche. Insomma, una missione degna di nota che è stata possibile grazie alla collaborazione di più agenzie e aziende. Dunque, data la grandezza dell’operazione viene spontaneo chiedersi qual è il costo dell’intera missione Perseverance su Marte.
La NASA ha previsto di spendere circa 2,7 miliardi di dollari per il rover Perseverance. Il costo totale della missione include i costi di sviluppo del veicolo spaziale, il vettore di lancio e l’elaborazione delle operazioni nei 2 anni di missione. Lo sviluppo del rover comprende i processi di progettazione e costruzione, questi rappresentano solo l’81% del costo totale; inoltre, il rover userà il plutonio-238 come fonte di energia con un conseguente aumento dei costi per le elevate normative ambientali e di sicurezza sui materiali nucleare. Entrando più nel dettaglio, sono stati spesi circa $2,2 miliardi per lo sviluppo del veicolo, circa $243 milioni per il lanciatore Atlas V-541 e circa $300 milioni per le ricerche svolte durante la missione. Comunque, questa è solo una parte del costo dell’intera missione Perseverance su Marte. Nel costo totale del progetto, o Life-Cycle Cost (LCC), infatti, dobbiamo considerare anche l’elicottero Ingenuity. Questo nuovo veicolo, novità della missione, è costato $80 milioni per la parte di progettazione e costruzione e $5milioni per circa 30 giorni di operatività.
Questi sono, certamente, cifre importanti. Per avere un’idea più chiara di quanto sia stato effettivamente speso, ecco qualche esempio. Basti pensare che il costo totale del rover corrisponde, all’incirca, al guadagno di Google in sei giorni o all’incasso globale al botteghino per Avengers: Endgame.
Ora che abbiamo ben chiaro in mente quanto sia costata l’intera missione Perseverance su Marte, la domanda può sorgere spontanea: ‘Perché così tanto?’. In effetti, ad un primo sguardo, il costo può sembrare anche eccessivo ma, entrando nel dettaglio della preparazione della missione, capiamo che così non è. Infatti, la NASA non ha speso tutti quei miliardi per comprare il rover su Amazon, bensì per anni e anni di ricerca e sviluppo. Questo progetto si basa sul duro lavoro di migliaia di persone qualificate e anni di lavoro, cominciati nel 2013 e che termineranno ufficialmente nel 2023. Molte tecnologie sono state migliorate e molte altre sono state inventate per questa missione. Al lavoro di progettazione, studio e ricerca dobbiamo aggiungere il lavoro di costruzione e assemblaggio e, inoltre, dobbiamo considerare i vari test effettuati prima del lancio. Per di più, in questa somma considerata sono compresi anche le operazioni del rover negli anni successivi fino al 2023. Per quell’anno è programmata la fine della missione, ma con molta probabilità continuerà oltre e in quel caso i costi necessari saranno aggiuntivi. Dunque, la NASA ha speso sì più di 2,5 miliardi di dollari, ma spalmati nell’arco di 11 anni e tra migliaia di lavoratori.
Con l’ammontare di circa 2,8 miliardi di dollari, Perseverance si posiziona al settimo posto nella classifica delle missioni più costose della NASA nella storia dell’esplorazione spaziale; inoltre, nell’ambito delle missioni marziane è al terzo posto, dietro la missione Viking e Curiosity. Bisogna però mettere a confronto questa missione con le altre missioni non marziane. Notiamo, infatti, che l’intera missione Perseverance su Marte è costata, in proporzione, meno rispetto ad altre missioni come, ad esempio, quelle Apollo. La differenza principale che abbatte i costi tra queste due tipologie di missioni è l’assenza di astronauti a bordo. Le missioni dirette su Marte, non necessitano di particolari sistemi di sicurezza e, inoltre, non devono ritornare a Terra. Questo, in proporzione, limita di moltissimo i costi e per di più il progresso tecnologico ha permesso di trovare soluzioni sempre più efficienti ed economiche.
Insomma, nel contesto, le spese per questa missione non sono nemmeno troppo elevate. Consideriamo, poi, che questa missione potrebbe portare indietro dei campioni del suolo marziano consentendoci passi avanti anche nella ricerca di nuove forme di vita. Tutto questo ci fa dire che i miliardi spesi potrebbero essere un ottimo investimento.