Il 20 Luglio 2019, esattamente 50 anni dopo che Neil Armstrong posò il primo piede sulla Luna, Luca Parmitano, astronauta Esa, decolla da Baikounur a bordo di una Soyuz.
Dopo più di 6 mesi la missione Beyond è giunta al termine.
Durante la missione, sono stati svolti circa 50 esperimenti, dedicati a medicina, scienza, astronomia, osservazione (come Mini-EUSO), e robotica, quest’ultimi svolti principalmente da Parmitano. Uno dei più interessanti è stato il pilotaggio del rover Analog-1, dalla Stazione Spaziale, a più di 400 km di distanza.
Il controllo del rover è stato eseguito utilizzando un innovativo sistema di feedback, per migliorare la percezione del pilota.
L’Agenzia Spaziale Italiana (Asi) ha contribuito al carico scientifico di questa missione: NutrIss, Acoustic Diagnostic e Amyloid aggregation sono alcuni degli esperimenti italiani svolti durante Beyond.
Gli esperimenti vertono sullo studio dell’udito umano, sull’evoluzione della composizione corporea e sullo sviluppo di particolari malattie, come l’Alzheimer, durante le lunghe permanenze nello Spazio.
Anche la coordinazione varia in condizioni di microgravità: uno degli esperimenti compiuti, chiamato Grip e Grasp, ha permesso di ricavare dati utili al miglioramento nel progetto di protesi qui sulla Terra.
Per la prima volta nella storia Italiana un astronauta tricolore ha rivestito il ruolo di Comandante della Stazione Spaziale: per quasi tre mesi, dopo il passaggio formale della carica, Parmitano ha funto da guida per il resto dell’equipaggio a bordo della ISS.
Durante questo periodo, Parmitano ha anche diretto la serie di EVA più rischiosa e difficile mai effettuate.
Le 4 camminate spaziali hanno permesso di sostituire il sistema di raffreddamento dell’Alpha Magnetic Spectrometer Spectrometer (AMS), andato in avaria dopo 6 anni di operatività.
Lo strumento ha consentito l’osservazione di particelle e raggi cosmici, in viaggio nell’ambiente spaziale, utili alla comprensione della nascita ed evoluzione del’Universo. Il costo complessivo del progetto si aggira intorno ai 2$ miliardi di dollari.
Sebbene la riparazione sia risultata estremamente lunga e costosa (quasi 100$ milioni), ecco i motivi per cui la NASA si è convinta a procedere:
[bquote by=”Sam Ting” other=”Capo progetto AMS”]La riparazione di AMS consentirebbe di estenderne la vita operativa di almeno 4 anni. Tempo sufficiente capire definitivamente come sia nata la materia oscura e l’antimateria[/bquote]
Inoltre il Comandante Parmitano si è più volte esposto per la conservazione della Terra, condividendo con gli uomini la sua prospettiva privilegiata.
Infine ha anche battuto un ulteriore record: è l’astronauta Esa che ha trascorso il tempo maggiore al di fuori della stazione.
Non possiamo quindi che augurare a Luca Parmitano un “tranquillo” rientro, nella speranza di vederlo presto prepararsi per una nuova missione.