La Luna pare essere sempre più vicina: giornalmente riceviamo notizie sulle prossime missioni lunari e SpaceX non poteva certo essere da meno; al 70esimo congresso astronautico americano, Gwynne Shotwell, presidente e COO dell’azienda, ha annunciato i piani futuri per l’utilizzo della Starship in ambito lunare. Si cercherà, in particolare, di allunare per la prima volta entro il 2022 con un cargo, per portare le risorse necessarie a far atterrare gli astronauti nel 2024. In tutto questo SpaceX dovrà rispettare i contratti già stipulati con alcune aziende che lavorano per la NASA, come Intuitive Machines e ispace, per portare il carico utile sulla Luna prima della missione Artemis.
Starship è la più recente pensata di SpaceX, ancora in fase di realizzazione; sono stati effettuati ancora pochi test con una versione molto ridotta, lo StarHopper, mentre la navicella completa dovrebbe essere in grado di trasportare fino a 100 persone. In questo momento, sono in costruzione le versioni Mk1 e Mk2, questa volta con le dimensioni che dovrebbe avere la navicella finale, che saranno utili per ulteriori test ad alte altitudini.
In pieno stile dell’azienda, la parola chiave di questo progetto è “riutilizzabile”: infatti, sia la navicella stessa che il booster Super Heavy potranno essere recuperati e lanciati nuovamente, facendo tesoro delle tecnologie sviluppate negli anni con i Falcon 9.
La vera novità per SpaceX sarà il trasporto di persone e l’azienda è al momento concentrata proprio sulla capsula Crew Dragon, il cui volo inaugurale con astronauti dovrebbe avvenire nei primi mesi del 2020.
Guadagnando esperienza in questo campo, la compagnia vuole riuscire a garantire una certa sicurezza ai viaggiatori spaziali “verso la Luna, Marte e più lontano” (come SpaceX stessa dichiara nel sito web dedicato a Starship); questa nuova navicella, con una capacità di carico di più di 100 tonnellate, sarà utile anche per altri progetti, ad esempio per il dispiegamento della costellazione di satelliti Starlink. Il primo pacco di 60 satelliti è stato spedito in maggio da un Falcon 9 ma la Starship sarà in grado di portarne 400 alla volta, quando diventerà operativa.
La stessa Shotwell sostiene che il piano d’azione per i prossimi anni sia parecchio ambizioso ma questo modo di lavorare è sempre stata una costante negli intensi preparativi per l’esplorazione di altri corpi celesti; sostiene infatti:
Francamente, amo quando le persone dicono che non possiamo farlo, perché questo motiva i miei fantastici 6500 dipendenti a fare quella cosa
Dopo aver visto cos’è riuscita a fare l’azienda di Elon Musk in questi anni, non possiamo che concedergli un po’ di fiducia.