Home » Starlink: diremo addio al cielo buio?
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Credits: engadget.com

I 60 satelliti Starlink lanciati il 23 maggio 2019 da SpaceX, ormai divenuti famosi per l’immagine del loro “trenino” visibile nel cielo notturno, hanno destato non poche preoccupazioni ad astronomi e appassionati di tutto il mondo.

Quelli lanciati sono solo una piccola parte dei 12000 che, secondo il progetto Starlink, faranno parte della costellazione e serviranno a portare internet via satellite in tutto il mondo; per la prima fase di messa a punto e test saranno coinvolti 1584 satelliti lanciati da 24 Falcon 9: la loro luminosità, che è causata dalla riflessione della luce solare sulle superfici e sui pannelli solari dei satelliti, è risultata subito molto elevata, complice l’altitudine di soli 550 km. La loro presenza potrebbe non solo cambiare l’aspetto del cielo notturno, ma anche ostacolare la ricerca.

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Credits: greenme.it

L’Unione Astronomica Internazionale, in una nota del 3 giugno, fa sapere di avere “una duplice preoccupazione”: oltre che per la luce visibile, anche per le frequenze di trasmissione che potrebbero interferire con i radiotelescopi terrestri. SpaceX, tramite Elon Musk sul suo profilo Twitter, rassicura su entrambi i fronti:

Se c’è la necessità di modificare l’orientamento per minimizzare la riflessione solare durante cruciali esperimenti astronomici, può essere fatto facilmente. Evitiamo di utilizzare certe frequenze Ku in modo specifico per la radio astronomia.

SpaceX sta collaborando con le comunità di astronomi e radioastronomi per ridurre al minimo il proprio impatto sul progresso scientifico e ciò è confermato anche in uno statement del NRAO (Osservatorio nazionale di radio astronomia negli Stati Uniti):

Queste discussioni sono state fruttuose e stanno fornendo valide linee guida che potrebbero essere considerate da altri sistemi simili.

Ad un mese dal lancio giunge la notizia che 3 dei 60 satelliti per ora lanciati non sono in grado di comunicare con le stazioni a terra. Ogni satellite ha un sistema di “Deorbit” che, in caso di malfunzionamento, li farà scendere di altitudine fino a bruciare in atmosfera; il progetto di Elon Musk, molto ambizioso, sembra avere alcuni problemi da risolvere velocemente, data anche la presenza di altre missioni simili da parte di numerosi concorrenti come Amazon, Telesat e OneWeb.

La tecnologia portata dal progetto Starlink sarà innegabilmente molto importante per la nostra società sempre connessa: dovremmo cercare di mantenere, però, l’impatto ambientale il più basso possibile e SpaceX sembra intenzionata a farlo.