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Le diverse teorie alla base della formazione della Luna

Rappresentazione del satellite naturale della Terra, Luna. Image: Christophe Lehenaff

Rappresentazione del satellite naturale della Terra, Luna. Image: Christophe Lehenaff

L’unico satellite naturale della Terra è da sempre fonte di mistero riguardo la sua origine, mai veramente schiarita del tutto, ancora oggi in fase di studio e ricerca. Come è nata la Luna? Gli scienziati hanno provato a rispondere a questa domanda usando numerose teorie diverse nel corso degli anni, spesso contrastanti fra loro.

Le varie ipotesi sulla formazione della Luna

“Vi sono diverse teorie su come si sia formata la Luna, rispondere a tale quesito è stato uno degli obiettivi principali del programma Apollo”. Come spiegato dalla professoressa Sara Russell del Museum Planetary Science. Sull’origine della Luna vi sono principalmente tre diverse teorie che si sono sviluppate lungo il corso di numerosi studi scientifici, con l’intento di scoprire l’origine del satellite della Terra. Le tre ipotesi si basano su tre concetti differenti, rispettivamente cattura, accrescimento e fissione. Queste tre ipotesi si scontrano fra loro su come sia avvenuta la formazione, e presentano diverse discrepanze. Tuttavia, hanno come punto comune il fatto che, secondo ciascuna di esse, il nostro pianeta sarebbe uno degli artefici principali della nascita della Luna.

Il satellite naturale del nostro pianeta, Luna.
Il satellite naturale del nostro pianeta, Luna.

L’ipotesi della cattura per l’origine della Luna

Secondo la prima teoria, la Luna costituiva inizialmente un corpo celeste libero di muoversi nel Sistema Solare. Solo in seguito, si sarebbe avvicinata alla Terra talmente tanto da essere “catturata” dalla forza gravitazionale terrestre, iniziando così a ruotare attorno al nostro pianeta con un’orbita ellittica. Secondo questa ipotesi però la Luna avrebbe dovuto diminuire la sua velocità, altrimenti si sarebbe scontrata con la Terra. Questa teoria supporta l’evidenza data dalla notevole differenza di composizione tra i due corpi. Tuttavia, come accennato in precedenza, diversi studi effettuati evidenziano il fatto che la Luna, avvicinandosi con una notevole velocità all’atmosfera terrestre avrebbe dovuto disintegrarsi. In realtà vi è comunque una supposizione su questo argomento, ovvero che una frantumazione si sia verificata solo sulla parte più esterna del satellite, senza distruggerlo completamente, e questa sarebbe la causa della presenza di numerosi crateri.

L’ipotesi di accrescimento e formazione

Secondo questa seconda ipotesi la Luna si sarebbe formata dall’aggregazione di diversi frammenti, corpi celesti e altri materiali ruotanti attorno al nostro pianeta. Di questi ultimi era ignota la distanza reciproca alla quale si trovavano, nonché la diversa composizione rispetto al nostro pianeta. Questa teoria non chiarisce del tutto i dubbi circa l’origine del satellite naturale, poiché non spiega come questo abbia iniziato a ruotare attorno alla Terra. Dopo la sua formazione potrebbe essere stato attratto dal campo gravitazionale terrestre, questo quindi accosterebbe l’ipotesi dell’accrescimento con quella della cattura. L’unica cosa sicura è che la Luna non si sia formata ad una grande distanza dalla Terra.

Immagine ravvicinata della superficie lunare con i caratteristici crateri.
Immagine ravvicinata della superficie lunare con i caratteristici crateri.

La teoria di fissione alla base della Luna

Questa ipotesi, chiamata anche teoria del distacco, risulta ad oggi la più verosimile, anche se non fornisce tutte le risposte necessarie a capire al meglio come si sia formato il nostro satellite naturale. La teoria sostiene che la Luna si sia distaccata dalla Terra, essa venne ipotizzata dal figlio di Charles Darwin, George. Originariamente il nostro pianeta si trovava ad uno stato primordiale e svolgeva una rotazione molto veloce attorno al suo asse impiegando solo qualche ora. Si pensa che la forza gravitazionale del Sole abbia generato maree e perturbazioni sulla massa fusa, dando in seguito vita a dilatazioni e contrazioni così intense da creare una spaccatura. Si ipotizza quindi che si siano creati così due corpi distinti: uno più grande, la Terra, e uno molto più piccolo che si sarebbe staccato dal materiale fuso, l’attuale Luna.

Durante il corso degli studi scientifici sull’origine della Luna, si è poi osservato che il distacco Terra-Luna non è avvenuto a causa delle maree. Bensì, questo sarebbe stato determinato dalla formazione del nucleo terrestre. Nel momento in cui il materiale più pesante, si presume il ferro, si concentrò nel nucleo, la Terra iniziò a ruotare più velocemente, cambiando anche la propria forma. Questa teoria conferma anche la maggiore densità terrestre rispetto a quella lunare, poiché il nostro pianeta avrebbe conservato la parte più densa di questo materiale. Tuttavia, l’ipotesi della fissione, ha comunque delle mancanze, poiché non spiega la diversa inclinazione dei piani orbitali che hanno i due corpi celesti

L’ipotesi di impatto gigante per la formazione della Luna

Esiste un altra importante teoria circa la formazione della Luna ed è chiamata “teoria dell’impatto gigante”. Secondo questa, il satellite si sarebbe originato in seguito ad un enorme collisione tra la Terra ed un altro corpo di dimensioni notevoli, il cui cammino incrociava quello terrestre. La teoria dell’impatto gigante, teorizzata dopo degli studi sulla composizione rocciosa della Luna, ipotizza lo scontro del nostro pianeta con Theia, un corpo dalle dimensioni paragonabili a quelle di Marte. A quel punto, l’urto caratterizzato da una energia di intensità rara, avrebbe fatto a pezzi la crosta di quella giovane Terra.

Successivamente, la forza di attrazione gravitazionale ha portato a termine l’opera avvicinando e inglobando tutte le particelle generate dallo scontro. Fu così che si arrivò alla nascita di un satellite naturale di densità contenuta, proprio la Luna. Tuttavia, anche in questo caso vi sono diverse contraddizioni che gettano ombra sulla teoria. La discrepanza più importante deriva da modelli scientifici che affermano che la Luna da impatto gigante dovrebbe essere costituita per più del 60 % da rocce di Theia. Come avrete capito, i campioni lunari ottenuti dalle missioni Apollo non confermano quella caratteristica, mantenendo così vivo il quesito circa la genesi della Luna.

Articolo a cura di Victor Magliano