I paracadute della capsula Dragon nascondono delle insidie
Nelle ultime missioni targate SpaceX, uno dei paracadute della capsula Dragon ha mostrato un malfunzionamento. A tal proposito, NASA e SpaceX sono intervenute mediante una conferenza stampa e hanno comunicato che il ritardo nell’apertura di uno dei paracadute delle sue capsule Dragon non costituisce un problema per la sicurezza delle missioni. Per questo, le agenzie spaziali hanno confermato la programmazione prevista per la prossima primavera.
La capsula Dragon ed i suoi paracadute
La capsula orbitale Dragon 2, progettata e realizzata dalla SpaceX di Elon Musk nel contesto del Commercial Crew Program (CCP), è un veicolo spaziale per il trasporto di equipaggio e rifornimenti verso la International Space Station (ISS). La navicella Dragon utilizza una serie di paracadute per il rientro in atmosfera. I paracadute, per la precisione quattro, servono a ridurre progressivamente la velocità di discesa durante il rientro e per svolgere le operazioni di ammaraggio in sicurezza. Sfortunatamente, le ultime due missioni hanno evidenziato un ritardo nell’apertura di uno dei quattro paracadute della capsula.
I malfunzionamenti dei paracadute Dragon
Il primo malfunzionamento si è verificato durante il rientro della Crew Dragon, avvenuto l’8 novembre 2021 al termine della missione SpaceX Crew-2. Il dispiegamento di uno dei paracadute si è concluso circa 75 secondi dopo rispetto agli altri. Lo stesso problema si è verificato successivamente, il 24 gennaio 2022, durante il rientro della Cargo Dragon a conclusione della missione SpaceX CRS-24. Questa volta il ritardo nell’apertura del paracadute è stato di circa 63 secondi.
Paracadute e affidabilità di missione della Dragon
Il fenomeno del ritardo secondo gli esperti è un problema tipico dei grandi paracadute a vela ad anello. Esso è legato al dispiegamento degli altri paracadute che aerodinamicamente influisce sul quarto disturbandone l’apertura fino a quando la navicella non entra in atmosfera. Con il rientro in atmosfera, infatti, il carico di espansione necessario è assicurato da una maggiore densità dell’aria.
Questo fenomeno non ha influito in alcun modo sulla discesa della capsula, garantendone il successo della missione in entrambi i casi. Infatti, Bill Gerstenmaier, vicepresidente per l’affidabilità di costruzione e volo di SpaceX, ha affermato quanto segue. “Dall’osservazione dei dati di discesa sembrerebbe trattarsi di un normale rientro di un paracadute a quattro vele, in quanto da essi non è possibile evincere il ritardo nell’apertura del quarto paracadute.“
Infine, Steve Stich, responsabile del Commercial Crew Program (CCP) della NASA, ha aggiunto che la navicella è stata progettata per rientrare in sicurezza anche solo con tre dei suoi paracadute correttamente funzionanti. La NASA e SpaceX hanno autorizzato quindi senza problemi il lancio della missione SpaceX Crew-3. Le agenzie spaziali hanno pertanto concluso che il fenomeno del ritardo nell’apertura del paracadute non costituiva un rischio per la sicurezza della missione.
Una soluzione in vista dei lanci di questa primavera
Il problema sarà in ogni caso esaminato nel dettaglio per assicurarsi che esso sia compreso a fondo prima delle missioni previste per la prossima primavera. L’analisi si articolerà nello studio delle immagini scattate durante la discesa del Cargo Dragon al termine della missione SpaceX CRS-24. Tale analisi è volta a verificare la presenza di eventuali anomalie nell’apertura del paracadute.
Inoltre è prevista l’ispezione dei paracadute da parte dei tecnici, atta ad individuare la presenza di eventuali problemi di manifattura, seguendo la stessa procedura utilizzata precedentemente per la missione SpaceX Crew-2. L’indagine sarà utile a migliorare la comprensione di questa tipologia di paracadute a vela da parte degli ingegneri. Così, tutti i tecnici potranno dare il loro apporto al miglioramento della robustezza e dell’affidabilità del sistema.
Ultime analisi sui paracadute prima del lancio di Samantha
Nella primavera di quest’anno le missioni Dragon saranno protagoniste di diversi appuntamenti spaziali. Il 30 marzo è previsto il lancio commerciale della capsula Crew Dragon nell’ambito della missione SpaceX Axiom Space-1 di Axiom Space. La navicella partirà dall’iconico PAD 39A del Kennedy Space Center su un vettore Falcon 9 Block 5 portando quattro persone sulla Stazione Spaziale Internazionale, dove permarranno per circa otto giorni.
Il 15 aprile è programmato il lancio della capsula Crew Dragon nell’ambito della missione SpaceX Crew-4 che trasporterà quattro membri dell’equipaggio a bordo del laboratorio orbitante. L’equipaggio vedrà, tra gli altri, la presenza della nostra astronauta Samantha Cristoforetti. Sarà la prima donna europea a ricoprire il ruolo di comandante della Stazione Spaziale Internazionale della Expedition 68. Infine, il 29 aprile è previsto il rientro sulla Terra della navicella Crew Dragon Endurance, attualmente attraccata al laboratorio orbitante, che trasporterà i quattro astronauti della missione SpaceX Crew-3.
Articolo a cura di Francesca Suriano