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Missile di Hamas scoppia vicino all’aeroporto di Tel Aviv: Ryanair chiede la chiusura dello spazio aereo

Soldier on top of the mountain with the Israeli flag

Le tensioni in Israele persistono: dopo gli scontri degli ultimi giorni, cresce l’apprensione a livello internazionale. Le principali compagnie aeree internazionali hanno preso la decisione di sospendere o cancellare i voli in entrata e in uscita dall’aeroporto di Ben Gurion, situato nella città di Tel Aviv, a causa dell’inaspettato attacco di un missile di Hamas nel corso del fine settimana. Vediamo ora l’analisi della situazione.

Il Missile di Hamas scoppia vicino a Tel Aviv

In particolare, uno dei razzi lanciati dai miliziani di Hamas è caduto a poche centinaia di metri dall’aeroporto di Tel Aviv, mettendo a rischio un Boeing 737 di Ryanair che si stava avvicinando, mentre un altro Boeing di El Al era in fase di decollo per Dubai. Per fortuna, lo scontro non si è verificato, ma la gravità della situazione ha spinto Ryanair a intervenire affinché vengano cancellati i voli e chiuso lo spazio aereo.

Secondo Flightradar24, un rinomato sito di monitoraggio dei voli, circa la metà dei voli di linea diretti a Tel Aviv non è stato operativo la scorsa domenica, e un terzo è stato cancellato a partire da lunedì sera in Israele. Questa situazione evidenzia l’ampio impatto che gli eventi recenti hanno avuto sul traffico aereo verso la città. Si tratta di una reazione diretta all’inaspettato attacco di Hamas, che ha innescato una serie di precauzioni e misure operative da parte delle compagnie aeree e delle autorità aeroportuali.

Le decisioni delle altre compagnie aree

Le cancellazioni e le modifiche ai programmi di volo sono avvenute per garantire la sicurezza dei passeggeri e rispondere alle crescenti preoccupazioni internazionali. È un momento di grande incertezza per il settore dell’aviazione, con un impatto significativo sui viaggiatori diretti a Tel Aviv. La Russia, ad esempio, ha evitato voli notturni verso Israele per garantire la sicurezza dei passeggeri.

Tra le compagnie che hanno scelto di evitare voli verso la zona dei conflitti, troviamo le statunitensi United Airlines e American Airlines (aggiornamento, oggi, 11 ottobre sembra aver ripreso i voli), le quali hanno sospeso i voli a seguito delle raccomandazioni della Federal Aviation Administration. Anche Air India, la compagnia indiana, ha dichiarato la sospensione dei voli almeno fino al 14 Ottobre, al fine di monitorare la situazione e garantire la sicurezza dei propri passeggeri. Lunedì, la Delta Air Lines si è unita all’elenco delle compagnie che sospendono i voli, almeno fino alla fine del mese.

Missile di Hamas
Credits- flightradar24

L’Europa è in allarme e alcune compagnie aeree, come Ryanair e Norwegian Air, hanno deciso di non atterrare a Tel Aviv. Anche Air France e Lufthansa hanno cancellato tutti i voli diretti all’aeroporto internazionale di Tel Aviv. A unirsi all’elenco c’è anche la compagnia britannica easyJet, che ha sospeso i voli di domenica e lunedì, modificando gli orari per i giorni successivi.

L’agenzia ungherese Wizz Air ha cancellato tutti i voli fino a nuovo avviso, mentre la Virgin Atlantic ha dichiarato che alcuni voli per Tel Aviv saranno garantiti e i clienti potranno riprenotare il volo o cancellarlo con un rimborso entro il 15 Ottobre. L’unica compagnia che sembra non seguire la tendenza è la compagnia di bandiera israeliana El Al, che anzi ha aumentato i suoi voli per trasportare i riservisti provenienti da tutto il mondo che intendono assistere agli scontri in corso.

La situazione a Tel Aviv

Il missile di Hamas non solo ha creato disagi per i voli diretti verso Tel Aviv, ma i combattenti hanno anche causato la morte di almeno 900 persone e preso in ostaggio dozzine di civili negli attacchi di sabato. Questo ha spinto Israele a reagire colpendo l’enclave palestinese di Gaza.

Il settore turistico israeliano subirà un pesante contraccolpo a causa dell’accumularsi delle cancellazioni dei voli. Secondo i dati dell’OCSE, il turismo rappresenta il 3,6% dell’occupazione totale in Israele. Questo evidenzia quanto sia cruciale per l’economia locale il flusso di visitatori internazionali, il quale è ora fortemente compromesso a causa degli eventi recenti.

NOTA: Data la dinamicità della situazione, è possibile che, dopo la pubblicazione di questo articolo, le compagnie aeree abbiamo deciso di ristabilire i voli pianificati in precedenza, quindi invitiamo i viaggiatori a consultare sempre i canali ufficiali delle compagnie per programmare il proprio itinerario.