Jeff Bezos e Richard Branson non sono astronauti
Possiamo tranquillamente dire che quest’anno è cominciata una nuova era del turismo spaziale. Nelle scorse settimane, due degli imprenditori più rilevanti del settore hanno partecipato a dei voli sub orbitali delle loro stesse compagnie. Ovviamente, stiamo parlando di Richard Branson che ha volato con la sua Virgin Galactic e di Jeff Bezos con la sua Blue Origin. Entrambi i voli hanno riportato un pieno successo, riuscendo a riportare gli equipaggi a terra. Ma dopo la riuscita dei due lanci, soprattutto tra gli esperti e gli appassionati, si è fatto largo un grosso dubbio: i componenti dei due equipaggi possono essere considerati astronauti? La risposta è no. Negli scorsi giorni, la Federal Aviation Administration (FAA) ha, infatti, affermato che Jeff Bezos e Richard Branson non sono astronauti.
Astronauti oltre la linea di Karman
Chi non conosce il mondo dell’aerospazio potrebbe erroneamente pensare che i due imprenditori partiti negli scorsi giorni a bordo dei loro razzi, possano essere considerati astronauti. Sbagliato, Bezos e Branson non sono astronauti. Prima di tutto è bene fare una distinzione tra ‘astronauta’ e ‘astronauta commerciale’. Il primo termine indica tutti coloro che superano la linea di Karman. Una linea immaginaria a 100 km di altitudine che definisce il limite tra atmosfera terrestre e spazio aperto. Invece, puoi essere definito un astronauta commerciale se voli oltre le 50 miglia di altitudine (circa 80 km). Dunque, i due imprenditori a che altezza sono arrivati? Perché non sono considerati astronauti?
Perché Bezos e Branson non sono astronauti?
Partendo da Richard Branson, questi non può essere considerato un astronauta, in quanto non ha superato la linea di Karman. Infatti, la Virgin Galactic ha effettuato solamente un volo sub orbitale che ha raggiunto gli 86 km di quota. Quest’esperienza, però, potrebbe bastare per fargli guadagnare il titolo di astronauta commerciale. Diverso è, invece, il discorso su Jeff Bezos. Infatti, il proprietario della Blue Origin, insieme al resto dell’equipaggio, ha effettivamente superato la linea di Karman, anche se per pochi minuti. Quindi, secondo quanto detto prima, Bezos potrebbe essere definito, a tutti gli effetti, un astronauta. Tutto questo è valido, seguendo le linee guida della FAA in vigore dal 2004. Ma la FAA ha deciso di modificare i requisiti necessari per possedere il titolo di astronauta commerciale decretando, dunque, che Bezos e Branson non sono astronauti.
Non bastano i soldi: i nuovi requisiti della FAA
Proprio lo stesso giorno della partenza della New Shepard della Blue Origin, la FAA ha aggiunto ulteriori requisiti necessari per diventare astronauti commerciali. Ecco quali sono queste nuove linee guida: un’astronauta è tale se
- ha ricevuto addestramenti adeguati e ha volato ad un’altitudine di almeno 50 miglia (circa 80 km), su un volo autorizzato
- può dimostrare di aver compiuto attività essenziali per la sicurezza pubblica o che abbiano portato importanti contributi alla sicurezza di voli umani nello spazio
- i suoi contributi nel settore dei voli commerciali spaziali con equipaggio meritino un riconoscimento speciale
Queste sono i punti che modificano il significato di astronauta commerciale e secondo cui Bezos e Branson non sono astronauti. L’ultimo punto, però, lascia molto margine alle interpretazioni e, dunque, c’è ancora possibilità per i due imprenditori spaziali. La FAA, infatti, forse potrebbe ancora rilasciare loro il distintivo di astronauta commerciale grazie ai loro progressi nel campo del turismo spaziale. Questo, però, non vale per chi è stato invitato o si è limitato a comprare un biglietto molto costoso. Insomma, se vuoi essere definito ‘astronauta’ devi guadagnartelo.
“Questo cambiamento si allinea più direttamente al ruolo della F.A.A. di proteggere la sicurezza pubblica durante le operazioni spaziali commerciali”
Un comunicato ufficiale della F.A.A.
Le ali degli astronauti. Una spilla pure per Bezos e Branson
Le Forze Armate Statunitensi hanno deciso d’insignire del titolo di astronauta tutti coloro che sono andati nello spazio, rilasciando loro una spilla. Questo distintivo ha varie versioni, a seconda del grado e del ruolo del militare, ma in tutte sono presenti le due ali. Dal 2004, la FAA, ha definito anche il ruolo di astronauta commerciale, concedendo loro le ‘ali’ d’astronauta. Nei due voli di Virgin Galactic e Blue Origin, le compagnie hanno creato le loro spille personali da astronauta da regalare ai membri dell’equipaggio. Inoltre, un’organizzazione di astronauti, l’Association of Space Explorers, ha ideato spille per tutti coloro che vanno nello spazio. Infatti, le ‘ali’ spettano solo agli astronauti americani e non tutti possono essere definiti tali. L’associazione ha, dunque, ideato questi distintivi come riconoscimento per tutti gli astronauti (americani e non), o meglio ‘viaggiatori spaziali’. Un nome scelto propriamente per evitare dilemmi. Ovviamente, anche se per la FAA Bezos e Branson non sono astronauti, i due imprenditori hanno ricevuto questa spilla. Questo, comunque, non fa di loro dei veri astronauti, anche se il signor López-Alegría, ex astronauta e presidente dell’associazione, non è concorde. Infatti, lui vorrebbe una definizione più ampia di astronauta che comprenda tutti coloro che hanno lasciato l’atmosfera terrestre, anche se solo per pochi minuti.