SpaceX svela la sua nuova tuta EVA per la prima passeggiata spaziale privata
SpaceX ha presentato la sua nuova tuta spaziale EVA (Extra-Vehicular Activity), concepita per la prossima missione spaziale privata, Polaris Dawn, prevista per questa estate. Questa nuova tuta rappresenta una versione evoluta e tecnologicamente più avanzata rispetto alla precedente IVA (Intra-Vehicular Activity), progettata per essere indossata all’interno delle astronavi durante il lancio e l’atterraggio, ma non per le passeggiate nel vuoto cosmico.
Caratteristiche e innovazioni della nuova tuta EVA di SpaceX
La tuta EVA presentata da SpaceX include miglioramenti significativi nei materiali e nelle articolazioni, finalizzati a incrementare la mobilità degli astronauti mentre li protegge dal freddo e dal vuoto spaziale. Chris Drake, manager del team di sviluppo delle tute spaziali di SpaceX, ha sottolineato durante un dibattito online l’importante lavoro svolto sullo strato termico aggiunto e sul controllo della temperatura interna per garantire il comfort degli astronauti.
Inoltre, la tuta integra tecnologie impiegate in altri settori produttivi di SpaceX, come alcuni materiali termici utilizzati nei razzi Falcon e nella navicella Dragon. Un’innovazione notevole è l’introduzione di un display visivo all’interno del casco, che permette agli astronauti di monitorare dati vitali come la temperatura interna, l’umidità e la pressione della tuta, oltre a un orologio missionale per tenere traccia della durata delle attività EVA.
La missione Polaris Dawn e il futuro dell’esplorazione spaziale
La missione Polaris Dawn, che segna il primo di tre potenziali voli del programma Polaris guidato da Jared Isaacman, mira a spingere ulteriormente i confini dell’esplorazione spaziale. Isaacman, già noto per aver finanziato e comandato la missione Inspiration4 nel 2021, continua a sostenere iniziative benefiche come la raccolta fondi per il St. Jude Children’s Research Hospital.
Durante la missione, la squadra di Polaris Dawn, composta da Isaacman, il tenente colonnello in pensione dell’US Air Force Scott “Kidd” Poteet, e gli ingegneri capo operazioni Sarah Gillis e Anna Menon, esplorerà un’orbita altamente ellittica, spingendosi fino a 1400 chilometri di apogeo. Questo permetterà di studiare gli effetti di un ambiente ad alta radiazione su corpo umano e navicella spaziale.
Innovazioni tecniche e preparazione per le attività EVA
SpaceX ha apportato significative modifiche al design originale della Crew Dragon per adattarla alle esigenze delle passeggiate spaziali, includendo l’installazione di un sistema di ripressurizzazione a azoto e l’aggiunta di corrimano e pedane interne per facilitare l’uscita degli astronauti. Queste modifiche evidenziano l’approccio innovativo e pragmatico di SpaceX nell’adattare le tecnologie esistenti per superare nuove sfide, aprendo la strada a future esplorazioni lunari e marziane.