Rinviato il primo volo con equipaggio della Starliner di Boeing
Il primo volo con equipaggio della navicella spaziale Starliner di Boeing è stato annullato improvvisamente solo due ore prima del lancio programmato, a seguito dell’identificazione di una nuova problematica di sicurezza. Questo evento ha posticipato una missione di test cruciale per la Stazione Spaziale Internazionale (ISS): Boeing si trova a dover suerare un altro ostacolo in un periodo già difficile per il colosso aerospaziale.
Rinvio della partenza della Starliner di Boeing: un problema inaspettato
Durante le fasi finali di preparazione al lancio, mentre gli astronauti Butch Wilmore e Suni Williams erano già posizionati nei loro sedili all’interno della capsula, i tecnici hanno rilevato un rumore anomalo proveniente dalla valvola di rilascio dell’ossigeno liquido sul razzo Atlas V, destinato a propellere la Starliner in orbita. Il presidente e CEO della United Launch Alliance (ULA), Tory Bruno, ha spiegato ai giornalisti che le vibrazioni insolite potevano indicare un’usura tale da poter compromettere la funzionalità della valvola, con il rischio di un possibile fallimento.
Gli ingegneri di ULA, una joint venture tra Boeing e Lockheed Martin, lavoreranno durante la notte per valutare l’entità del problema e decidere se sostituire la parte direttamente sul pad di lancio o se è necessario trasportare il razzo di nuovo all’edificio di assemblaggio per installare una nuova valvola. Questa analisi porterà a un nuovo tentativo di lancio non prima di venerdì 10 maggio, come comunicato da ULA tramite la piattaforma social X.
Contesto e sfide della missione
La missione, che ha già subito anni di ritardi, si svolge in un momento particolarmente delicato per Boeing, attualmente alle prese con una crisi di sicurezza nel suo settore dell’aviazione commerciale. La NASA conta su un test riuscito della Starliner per poter certificare un secondo veicolo commerciale per il trasporto di equipaggi verso l’ISS, un traguardo già raggiunto da SpaceX con la sua capsula Dragon nel 2020.
La Starliner ha già affrontato diversi intoppi: nel 2019, difetti nel software impedirono alla capsula di raggiungere la traiettoria corretta; nel 2021, problemi ai valvoli hanno causato un ulteriore rinvio; infine, la missione non equipaggiata del maggio 2022 ha evidenziato altre criticità come paracadute inefficienti e materiali infiammabili nella cabina. Questi contrattempi hanno necessitato ulteriori revisioni e ritardi, prolungando l’iter di certificazione della capsula per le missioni regolari verso l’ISS.
Se la missione con equipaggio avrà successo, contribuirà a ristabilire la fiducia nel programma Starliner, permettendo a Boeing di alternarsi con SpaceX per il trasporto di astronauti verso l’ISS. Nonostante il previsto pensionamento della stazione orbitale nel 2030, sia la Starliner che la Dragon potrebbero essere impiegate per future stazioni spaziali private, attualmente in fase di sviluppo da diverse aziende.