L’inquinamento luminoso è il fenomeno in cui la luce artificiale in eccesso rende il cielo notturno più luminoso di quanto dovrebbe essere, oscurando le stelle e interferendo con l’equilibrio ecologico e l’ambiente circostante. A partire da sabato 15 aprile, si tiene quest’anno la Settimana Internazionale del Cielo Scuro (International Dark Sky Week). Si tratta di un evento in cui astronomi e appassionati dell’osservazione del cielo sensibilizzeranno sui danni causati dall’inquinamento luminoso alle osservazioni astronomiche.
L’inquinamento luminoso è un tipo di inquinamento ambientale causato dall’uso eccessivo o inefficiente della luce artificiale. Si verifica quando la luce emessa dalle fonti di illuminazione esterne, come lampade stradali, edifici, insegne luminose e veicoli, viene dispersa nell’atmosfera. Questo effetto crea un’illuminazione di fondo che rende difficile l’osservazione del cielo notturno. L’inquinamento luminoso può causare una serie di problemi, tra cui l’interferenza con gli studi astronomici, la perturbazione dell’ecosistema notturno, il disturbo del sonno e della salute umana, il consumo energetico eccessivo e lo spreco di risorse.
L’inquinamento luminoso può essere mitigato attraverso l’uso di tecnologie di illuminazione più efficienti ed ecologiche, come le luci a LED a bassa intensità o le lampade a luce solare. È importante anche la regolamentazione della quantità e del tipo di illuminazione utilizzata in aree urbane e suburbane.
L’inquinamento luminoso causa diversi problemi, sia ambientali che per la salute umana. L’eccessiva luminosità artificiale delle città può impedire di vedere le stelle, le galassie e altri oggetti celesti, rendendo più difficile l’osservazione astronomica. Questo tipo di inquinamento può alterare i cicli di vita degli animali notturni, disturbare la migrazione degli uccelli e cambiare le abitudini alimentari degli animali. L’esposizione umana a lungo termine alla luce artificiale può causare problemi di sonno, disturbi dell’umore, ansia e depressione. L’inquinamento luminoso può anche influire sulle funzioni ormonali e causare disturbi del ritmo circadiano.
L’uso eccessivo di illuminazione artificiale comporta un maggiore consumo di energia e un aumento dell’emissione di gas serra, aggravando il problema del cambiamento climatico. L’illuminazione artificiale in eccesso comporta anche dei costi economici, sia in termini di consumo di energia che di manutenzione e sostituzione di apparecchiature elettriche.
La maggior parte delle città e delle strade è illuminata a giorno, ma l’eccesso di illuminazione può causare inquinamento luminoso. Le lampade stradali e le luci pubbliche che non sono ben progettate o gestite possono emettere luce in direzioni indesiderate e con intensità eccessiva. Gli edifici illuminati di notte, come gli uffici e i centri commerciali, possono contribuire all’inquinamento luminoso se la loro illuminazione non è adeguatamente schermata o gestita. Anche l’illuminazione degli interni domestici può filtrare all’esterno attraverso finestre e porte. Lo stesso rischio è associato alle aree industriali e all’illuminazione di sicurezza, come quella delle aree di parcheggio e dei garage.
Esistono diversi tipi di inquinamento luminoso che possono ostacolare l’osservazione corretta del cielo notturno. Alcuni esempi sono:
La Settimana Internazionale del Cielo Scuro ha lo scopo di sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza di preservare il cielo notturno e di combattere l’inquinamento luminoso. Durante questa settimana, gli astronomi di tutto il mondo organizzano attività e eventi per celebrare le meraviglie del cielo notturno e per educare il pubblico sui danni causati da questo tipo di inquinamento. Inoltre, la International Dark Sky Week promuove la collaborazione tra le comunità locali, le organizzazioni governative e non governative e gli scienziati per affrontare il problema dell’inquinamento luminoso a livello globale. Essa incoraggia la condivisione di conoscenze, tecnologie e strategie efficaci per ridurre l’impatto dell’inquinamento luminoso sul cielo notturno e sulla fauna selvatica. Quest’anno, da sabato 15 aprile a sabato 22 aprile, gli astronomi di ogni livello e provenienza sono invitati a partecipare ad attività che celebrano la bellezza del cielo notturno e che promuovono l’importanza di combattere l’inquinamento luminoso.
L’aumento dell’inquinamento luminoso proviene da diverse fonti, sia a livello terrestre che non. Questo fenomeno sta mettendo in serio pericolo il cielo notturno. Secondo uno studio recente, la luminosità del cielo sta aumentando in media del 9,6% in tutto il mondo. Questo significa che, rispetto a 18 anni fa, quando gli osservatori del cielo potevano ammirare una media di 250 stelle, oggi ne sono visibili solo 100. L’evento della Settimana Internazionale del Cielo Scuro è un promemoria della grave situazione. Lo scopo è rimarcare l’importanza di proteggere il nostro ambiente notturno naturale. Per questo motivo, è fondamentale sensibilizzare i responsabili politici e il pubblico sull’importanza dei cieli notturni per la nostra continua esplorazione dello spazio.
L’appuntamento annuale è organizzato dalla International Dark Sky Association. Secondo i dati disponibili, oggi circa l’83% della popolazione mondiale vive in aree con un cielo inquinato dalla luce artificiale. In particolare, nelle aree urbane l’inquinamento luminoso è causato principalmente dall’illuminazione esterna notturna. Questa infatti spesso risulta inefficiente, troppo intensa oppure mal schermata. L’associazione, fondata nel 1988, sostiene che spesso questa illuminazione è anche del tutto superflua. Infatti, tende a diffondersi nel cielo anziché concentrarsi sugli oggetti e le aree che devono essere illuminate. Nonostante la crescente diffusione di questo problema, l’inquinamento luminoso può essere contrastato. Per farlo, è sufficiente progettare efficacemente l’illuminazione esterna, in modo da migliorare la qualità della vita e proteggere l’ambiente e il cielo notturno.