Gli scontri tra Russia e Ucraina non accennano a fermarsi e le vittime, da ambo le parti, sono sempre di più. Da una parte il desiderio dell’Ucraina di entrar a far parte della NATO e dell’UE, dall’altra l’opposizione della Russia di Putin. I motivi del conflitto sono, di sicuro, più complessi e articolati di così. Ciò che è certo, però, è che l’Ucraina vuole entrare nell’UE, ora come non mai che vede la sua libertà a rischio. Dunque, lo scorso 28 febbraio il presidente ucraino Zelensky ha presentato la richiesta di adesione all’Unione Europea con una speciale procedura accelerata. La domanda è ancora in fase di valutazione e non avremo un esito a breve ma, nell’ipotesi in cui venga accettata, si aprirebbe per l’Ucraina un nuovo panorama politico ed economico. È lecito, dunque, domandarsi con l’Ucraina nell’UE, come cambierebbero i programmi spaziali della nazione.
Nel caso dovessimo, effettivamente, vedere l’entrata dell’Ucraina nell’UE, per il Paese e l’Europa cambierebbero non poche cose. Tra queste, sicuramente, rientra l’industria spaziale e i programmi spaziali dell’Ucraina. L’agenzia spaziale ucraina collabora già con l’ESA (European Space Agency) e l’entrata del Paese nell’Unione Europea potrebbe designare l’entrata effettiva dell’Ucraina nell’ESA. In tal senso, l’agenzia spaziale dell’Ucraina, già da tempo ha in mente di ampliare la sua collaborazione con l’Agenzia Spaziale Europea. Volodymyr Taftay, capo dell’agenzia spaziale statale ucraina, è convinto che l’Ucraina abbia tutte le carte in regola per diventare parte dell’ESA. Infatti, lo scorso autunno, l’Ucraina ha presentato la sua richiesta per aderire all’Agenzia Spaziale Europea.
Abbiamo una tabella di marcia per l’adesione e stiamo lavorando a stretto contatto con l’Agenzia spaziale europea.
– Volodymyr Taftay, capo dell’agenzia spaziale statale ucraina
Inoltre, attualmente, l’Ucraina fa parte degli accordi Artemis, un programma di esplorazione lunare in cui l’ESA ricopre un ruolo molto importante. Il contributo dell’Ucraina al programma lunare contribuirà allo sviluppo di nuove tecnologie che potrebbero rivelarsi di gran utilità per creare un insediamento lunare.
In questi anni, il contributo delle aziende ucraine nel settore aerospaziale è stato notevole, grazie ad aziende come Yuzhnoye e Yuzhmash produttrici di veicoli di lancio e motori a razzo. La Yuzhmash, nell’agosto del 2021, ha progettato un modello di attracco del primo stadio per il razzo Beta della Firefly Aerospace. Invece, al momento, si sta occupando della produzione del primo stadio dell’Antares e dei motori per il lanciatore europeo Vega. I programmi futuri dell’azienda, infine, prevedono la costruzione del veicolo di lancio Cyclone-4M, per uno spazioporto in Canada. La Yuzhnoye, invece, produce un imager elettrico senza membrana, utile per le spedizioni lunari, che ha richiamato l’attenzione dell’ESA. I programmi spaziali non si limitano, però, solo a razzi e motori. Infatti, a gennaio, l’Ucraina ha lanciato il satellite Sich 2-30 e programma di schierarne altri sette nei prossimi anni. Dunque, se l’Ucraina dovesse entrare nell’UE, il contributo, già importante, della nazione ai programmi spaziali crescerebbe ancora.
Oltre alle aziende statali ucraine, sempre più compagnie private compaiono nel panorama. Tra queste la SETS (Space Electric Thruster Systems), la Promin Aerospace, la Elliscope, la Flight Control Propulsion e la Orbit Boy. La SETS fu fondata nel 2016 e oggi si occupa dello sviluppo di sistemi di propulsione elettrica e sottosistemi di veicoli spaziali. Promin Aerospace, invece, sta progettando un veicolo di lancio ultraleggero per il trasporto in orbita di satelliti nano e pico, mentre, Flight Control Propulsion sta sviluppando motori a razzo.
Tutte queste società hanno sede nella capitale spaziale ucraina di Dnipro. Questa città non è importante solo per il settore spaziale ma, per anni e oggi più che mai, ha rappresentato un rifugio per gli ucraini in fuga dagli attacchi russi. Qui, i dipendenti delle diverse aziende spaziali stanno aiutando la popolazione in difficoltà e l’esercito ucraino, al fine di debellare l’invasione russa.
Le compagnie spaziali ucraine non stanno solo continuando il loro lavoro; stanno anche aiutando il Paese e la popolazione adempiendo al loro dovere civico. Dopo la nostra vittoria, questo potente potenziale sarà pienamente realizzato.
– Misha Rudominski, co-fondatore e CEO di Promin Aerospace
Il CEO di Promin Aerospace, Misha Rudominski, crede che ci siano buone possibilità che, qualora l’Ucraina aderisse all’UE, le aziende spaziali private e statali potrebbero cominciare a collaborare con l’ESA.