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James Webb Telescope, il lancio posticipato a causa di un “incidente”

Il James Webb Space Telescope è una partnership internazionale con le agenzie spaziali europee e canadesi. Esplorerà ogni fase della storia cosmica: dall’interno del nostro sistema solare alle galassie osservabili più distanti nell’universo primordiale. Questo telescopio spaziale rivelerà scoperte nuove ed inaspettate, e aiuterà l’umanità a comprendere le origini dell’universo e il nostro posto in esso.

JWST è il successore da 10 miliardi di dollari del veterano telescopio Hubble. È stato progettato per guardare più in profondità nell’Universo rispetto al suo predecessore e, di conseguenza, guardare più indietro nel tempo: più di 13,5 miliardi di anni fa. L’obiettivo è vedere le prime stelle che hanno illuminato il cosmo.

James Webb Space Telescope. Credit: ESA
James Webb Space Telescope. Credit: ESA

Gli scienziati si aspettano di utilizzare le sue capacità più avanzate anche per studiare le atmosfere di pianeti lontani, nella speranza che vengano rilevati segni di vita. Il James Webb Space Telescope è attualmente allo spazioporto europeo di Kourou nella Guyana francese, dove verrà lanciato utilizzando un razzo Ariane 5 fornito dall’Agenzia spaziale europea (Esa). Il progetto è una partnership internazionale tra Nasa, Esa e Canadian Space Agency.

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Cosa è successo al telescopio?

Gli ingegneri erano in procinto di collegare il telescopio al suo adattatore di lancio: un grande anello che terrà il telescopio in posizione sopra il suo razzo. Ad un certo punto un morsetto di fissaggio si è aperto inaspettatamente. Il lancio del James Webb Space Telescope è stato posticipato di almeno quattro giorni per consentire ulteriori controlli.

Il lancio del telescopio era stato programmato per il 18 dicembre, ma il 9 novembre, dopo che una nastro di serraggio utilizzato per fissare il telescopio spaziale al razzo che lo porterà in orbita, ha ceduto. L’adattatore necessario per il collegamento allo stadio superiore dell’Ariane 5 ha rilasciato improvvisamente la presa, facendo scuotere inaspettatamente il James Webb.

Si è verificato un rilascio improvviso e non pianificato di una fascetta.

Nasa

La fascetta fissa il veicolo spaziale al razzo ed ha il compito di rilasciarlo in orbita, consentendogli di separarsi dal lanciatore.

Telescopio spaziale
James Webb Space Telescope. Credit: ESA

L’anomaly team edil James Webb

Per essere assolutamente certi che la navicella rimanga in perfetta forma, la Nasa ha convocato una commissione per le anomalie, per indagare ed eseguire ulteriori test sulla navicella ed assicurarsi che nulla sia stato danneggiato. Una volta terminato, supponendo che non ci siano danni, i preparativi per il lancio riprendono.

I team di ingegneri hanno completato i test supplementari che confermano che il James Webb Space Telescope della NASA è pronto per il volo.

NASA

Dopo un’ispezione dettagliata, l’anomaly team ha concluso che il telescopio spaziale James Webb non è stato danneggiato durante l’incidente presso il sito di lancio di Ariane space a Kourou, nella Guyana francese. Gli ingegneri hanno ripreso i preparativi pre-volo, spostando il lancio dal razzo Ariane 5 alla data del 22 dicembre, quattro giorni dopo il previsto.

Il telescopio è considerato robusto. È stato costruito per sopravvivere alle intense vibrazioni del razzo Ariane 5 quando si allontana dalla rampa di lancio. Parte dei test di sviluppo per Webb prevedeva persino di metterlo su un tavolo e farlo vibrare ad alta frequenza.

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James Webb Space Telescope. Credit: ESA

Cosa preoccupava la NASA

La preoccupazione della NASA era nei confronti di qualsiasi dei meccanismi e sottosistemi del telescopio. Questi potevano essere stati danneggiati o inclinati rispetto al preciso allineamento necessario per il dispiegamento nello spazio dello specchio primario segmentato e di altri sistemi critici.

Quando lavori su un telescopio da 10 miliardi di dollari, il conservatorismo è all’ordine del giorno.

dr Thomas Zurbuchen, direttore scientifico della NASA

Il dr Thomas Zurbuchen, direttore scientifico della Nasa, ha affermato che i sensori che normalmente sarebbero stati inseriti nel telescopio durante il trasporto sono stati tolti per avviare tutti i test predisposti: “Per pura cautela, siamo ritornati ad un piccolo numero di sottosistemi che abbiamo testato”, ha detto ai giornalisti.

Gli ingegneri hanno una sala di controllo accanto alla camera bianca dove Webb è detenuto a Kourou. Tutti i sistemi dell’osservatorio sono collegati ai computer di monitoraggio all’interno di questa stanza. Le verifiche funzionali sui sottosistemi sono quindi ragionevolmente semplici da intraprendere.

Con la revisione completa, la NASA ha dato agli ingegneri il permesso di andare avanti con il rifornimento del telescopio con l’idrazina (il propellente usato dal James Webb). Questo processo richiederà circa 10 giorni per essere completato.