Quando i droni Google dell’azienda omonima devono passare in un’area “controllata” dai corvi, questi uccelli li attaccano causando danni al servizio. Ciò ha portato l’azienda ad essere costretta a ridurre il loro servizio di consegna a domicilio nella capitale australiana. Questo almeno fino al momento in cui capiranno come proteggere i propri droni.
Wing è un’azienda gestita dalla società di Google Alphabet. Questa, dal 2019, opera sui cieli di Canberra come servizio di delivery portando con se soprattutto medicine, caffè, pasti e forniture per l’ufficio a tutti i residenti dell’area nord della città. L’obiettivo ovviamente è espandersi e fornire il servizio a livello globale.
Negli ultimi giorni i corvi di una determinata area di Canberra hanno abbattuto due droni Google costringendo l’azienda Wing a sospendere i voli in queste zone fino ad una risoluzione del problema. L’azienda non opera solo in territorio australiano, ma ha aperto un programma sperimentale anche nelle città di Christiansburg, in Virginia ed Helsinki, in Finlandia.
La parola “sperimentale” può dar poco valore al loro progetto, ma questa società, con i “droni Google” ha aumentato le sue consegne del 500% negli anni in cui si è attivata: dal 2019 al 2020. Inoltre, in questo semestre, il volume complessivo delle loro consegne, supera quello dell’intero anno. Insomma, sono un’azienda che sta crescendo esponenzialmente, con infinite possibilità di espansione.
Il primo paese ad aver approvato questo metodo pioneristico è stato proprio l’Australia: mentre tutto il mondo era in lockdown, l’Australia stava già pensando come rilevare i casi di COVID-19 con l’utilizzo di quadricotteri autonomi.
La società Wing ha dichiarato che non solo i corvi stanno attaccando i suoi droni: ci sono anche uccelli di taglia grande come aquile, gazze e falchi. Questi uccelli si stanno rilevando molto territoriali in determinate zone dell’Australia: durante il periodo della nidificazione, questi animali diventano estremamente aggressivi nell’area del proprio nido. Qui sotto possiamo vedere un video in cui due aquile attaccano un drone Phantom 3 e lo portano nel proprio nido.
Wing non è l’unica che sta provando ad costruire un servizio di delivery efficiente in molte zone del mondo. Queste aziende devono combattere con tantissime regolamentazioni in modo tale da rendere sicuro il traffico aereo e le persone a terra. Ora, queste aziende hanno un altro contrattempo: la natura. L’ornitologo Neil Hermes ha dichiarato:
I corvi erano noti per attaccare qualsiasi cosa si avvicinasse ai loro nidi
Neil Hermes
E ha continuato suggerendo a Wing di sospendere in determinati periodi dell’anno i sorvoli e le consegne in zone in cui questi animali sono soliti nidificare.
Proprio negli ultimi mesi, aziende come la Wing, erano riuscite ad avere delle linee guida per gestire i loro droni e non peggiorare le condizioni del traffico aereo. Ma, gli andamenti degli uccelli sono un qualcosa di molto meno prevedibile: sul web ci sono tantissimi video in cui degli uccelli attaccano i droni abbattendoli o portandoli nei loro nidi.
Quando pensiamo a consegne aeree, non dobbiamo limitarci al pensiero di un articolo preso su Amazon o un caffè dal negozio dall’altra parte della città. La consegna attraverso droni è più utile di quando possiamo immaginare, le tantissime applicazioni vanno dalla medicina alla protezione civile.
Ci sono tantissime zone in cui l’utilizzo di un drone migliora i tempi di consegna facilitando il raggiungimento di posti rurali. I droni possono anche consegnare medicine e vaccini in zone irraggiungibili via terra, come una città appena colpita da una catastrofe naturale ed aree momentaneamente interdette.
Con un’intervista al Times, la società Wing ha dichiarato che sta indagando su come garantire il continuamento dei loro programmi di espansione avendo un impatto sempre minore sulla fauna locale. L’obiettivo è salvare i droni e non ferire gli uccelli che potrebbero avvicinarsi.