Tempest: Excalibur testerà le tecnologie del caccia di 6° generazione
Nomi fantasiosi accompagnano l’evoluzione militare dell’aereonautica: dal Tornado al Typhoon, fino a raggiungere il caccia Tempest. Il prossimo caccia di sesta generazione è ancora in fase di sviluppo ma testare le sue futuristiche tecnologie è tutt’altro che semplice. Ecco che il consorzio europeo ha optato verso un nuovo trend dell’aeronautica: sperimentare in volo. Vediamo quale è la soluzione proposta dal team anglo-italiano.
Tempest: il nuovo caccia nei cieli d’Europa
Nonostante la Brexit, il soldalizio tra Inghilterra, Italia e Svezia sembra essere intatto, almeno per quanto riguarda la collaborazione sul Tempest. Il futuro caccia di sesta generazione dovrebbe entrare in servizio nel 2035 per essere messo a disposizione delle forze armate dei Paesi citati. Un consorzio che vede coinvolti attori del calibro di BAE Systems, Rolls-Royce, Leonardo, Avio Aero, MBDA, Saab e GNK.
Un progetto nato nel 2018 per assicurare ai sudditi di sua Maestà la prossima generazione di caccia. Si tratta di un velivolo stealth che sostituirà la maggior parte dei caccia attualmente in dotazione alle Forze Armate. Per quanto riguarda gli equipaggiamenti il concetto stesso di armi sarà rivoluzionato inaugurando i dispositivi ad energia diretta non cinetica: onde elettromagnetiche e laser in primis. BAE riassume in 4 punti la potenza strategica del Tempest:
- Capacità militari: investimenti su connettività veloce, processamento dei dati, sensori all’avanguardia e autonomia;
- Incentivo alla crescita economica e delle capacità dei Paesi coinvolti;
- Partnership internazionale incrementata: scambio tecnologico, condivisione dei rispettivi punti di forza;
- Industria 4.0 rivolta ad assicurare qualità eccellenti con un’ottica di riduzioni dei costi, tenendo sempre primari gli obiettivi di minimizzare l’impatto ambientale.
Excalibur: obiettivo testare le tecnologie del caccia Tempest in quota!
Leonardo ha assegnato alla società 2Excel il contratto per lo sviluppo di un velivolo che fungerà da laboratorio volante. Comincia una nuova fase del programma FTA (Tempest Flight Test) con la modifica di un velivolo civile, un Boeing 757. L’aereo sarà completamente rivoluzionato per mettere a disposizione del team un ambiente capace di testare le tecnologie direttamente in volo.
Sarà la spada magica che permetterà l’avanzamento del Tempest, così possiamo interpretare il nome assegnatogli. Le modifiche con il metodo “digital first” riguarderanno in maniera importante il muso del velivolo che verrà estruso in avanti. Una riproduzione del cockpit del caccia Tempest troverà spazio in quella che era una cabina passeggeri. Infine troveranno postazioni di analisi e controllo tutti i membri del team che verranno ospitati a bordo durante i test in quota.
Verranno fatti test inerenti all’alimentazione dei vari sistemi, il loro raffreddamento e il racking, ancora sulle stazioni di osservazione, processamento e memorizzazione. L’obiettivo è validare dispositivi come radar e apparati per la protezione elettronica in modo da “fare bene le cose difficili”. Il nuovo velivolo avrà le seguenti caratteristiche:
- 14.5 tonnellate di payload trasportabili per 3900 miglia;
- velocità di crociera di 0.8 Mach (massima 0.86);
- quota operativa 42.000 piedi;
- massimo tempo operativo 8 ore.
Il nuovo trend: sviluppare piattaforme di test volanti
Certamente progetti complessi come lo sviluppo di un nuovo genere di caccia richiedono capacità di test evolute: nuove tecnologie mai utilizzate prima devono poter essere collaudate prima di essere impiegate in missione. Anche Airbus sta investendo in questo senso con le nuove piattaforme Flightlab. Non solo gli innovativi elicotteri della casa europea, ma anche Sikorsky sta sviluppando test simili. Il caccia tempest potrà beneficiare anche di questo nuovo trend.
Il nuovo velivolo dovrà certamente passare la fase di certificazione e soltanto dopo potra essere disponibile come laboratorio volante. Leonardo tiene a precisare che questo velivolo non sevirà solamente per questo progetto ma potrà essere impiegato anche in altri contesti. Non solo, piattaforme del genere possono validare i molteplici modelli sviluppati per simulare l’azione dei vari sistemi.
Questo procedimento può richiedere un investimento iniziale importante, però a lungo termine emergono i vantaggi: una maggiore affidabilità acquisita dai componenti in gioco è vitale nel panorama aeronautico. Modificare molteplici componenti difettosi, magari diffusi su flotte in tutto il mondo, è dilaniante anche per le casse di una multinazionale. Quindi investire prima, non solo permette uno sviluppo tecnologico solido, ma può prevenire disastrosi impatti economici.