sabato, 16 Gennaio, 2021

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Programma FARA: AAA cercasi nuovo elicottero per US army

La gara per il prossimo velivolo da ricognizione e attacco al suolo per l'US Army si restringe. Nell'ambito del programma FARA sono due i concept selezionati: il Raider X e il Bell 360 Invictus. Vediamo una panoramica sui due velivoli che concorreranno a supportare i futuri soldati degli Stati Uniti. Quale velivolo risulterĂ  piĂ¹ funzionale?

La gara per il prossimo velivolo da ricognizione e attacco al suolo per l’US Army si restringe. Nell’ambito del programma FARA sono due i concept selezionati: il Raider X e il Bell 360 Invictus. Vediamo una panoramica sui due velivoli che concorreranno a supportare i futuri soldati degli Stati Uniti. Quale velivolo risulterĂ  piĂ¹ funzionale?

Il programma FARA

programma FARA OH-58 KIOWA Credits: military.com
OH-58 KIOWA Credits: military.com

FARA (Future Attack Reconnaissance Aircraft) è un bando che mira a sostituire il datato Bell OH-58 prima della fine del decennio. Il nuovo velivolo dovrà essere caratterizzato da grande versatilità in termini di operazioni. Sarà necessario poter operare in ogni tipo di ambiente, dal deserto alla giungla, da ambienti montani a marittimi, sino a contesti cittadini.

I Requisiti tecnici riguardano la possibilitĂ  di superare la velocitĂ  di 185 nodi, senza compromettere la durata delle operazioni. Il tutto con delle dimensioni abbastanza ridotte, infatti il nuovo velivolo non dovrĂ  superare i 12 metri. Inoltre, essendo concepito per uso militare, saranno fondamentali le caratteristiche di attacco e difesa;infine, grande attenzione alla sostenibilitĂ , sopratutto in termini di costi di manutenzione.

Raider X/FARA: Sikorsky reinventa l’elicottero

programma FARA Sikorsky Raider X Credits: Aviation Report
Sikorsky Raider X Credits: Aviation Report

Il prototipo proposto da Sikorsky è sicuramente molto innovativo. Spiccano i due rotori coassiali e controrotanti, che forniscono prestazioni superiori al classico monorotore. Ăˆ bene ricordare che le prestazioni di due rotori coassiali non sono doppie rispetto ad un monorotore, a causa dell’interferenza aerodinamica tra i due.

Ecco qui che Sikorsky propone un’ulteriore innovazione: un’elica posta sul retro della fusoliera. In questo modo vengono aumentate la performance e la manovrabilitĂ  del velivolo. La versatilitĂ  si sposta anche sull’aspetto “sistemi”, infatti l’architettura scelta è del tipo modulare MOSA (Modular Open System Architecture). CiĂ² permette l’utilizzo di una vasta platea di equipaggiamenti “plung-and-play”.

Uno dei punti di forza del nuovo velivolo saranno le manovre. Sikorsky ne evidenzia i 5 punti di forza.

  • Alta manovrabilitĂ  alle basse velocitĂ : grazie al sistema fly-by-wire e ai rotori rigidi. AbilitĂ  fondamentali in operazioni di precisione in vicinanza del terreno.
  • Rapide accelerazioni: possibili grazie all’elica retrostante che supporta i rotori. Un utilizzo provvidenziale in caso di esposizione a minacce improvvise.
  • Rapide decelerazioni: ancora una volta grazie all’elica a passo variabile. Favorisce il puntamento degli obiettivi.
  • Grandi ratei di virata: possibile raddoppiare il raggio di virata rispetto ad un comune elicottero. Fondamentale sia in caso di attacco che difesa.
  • PossibilitĂ  di rallentare la discesa: grazie all’elica a passo variabile, nessun altro elicottero permette simile manovra. ciĂ² facilitĂ  il puntamento sull’obiettivo.

Programma FARA: il secondo candidato è il Bell 360 Invictus

Programma FARA, Bell 360 Invictus Credits: Aviation Report
Bell 360 Invictus Credits: Aviation Report

Il Bell 360 Invictus è l’alternativa al Raider X. Molto piĂ¹ simile ad un elicottero convenzionale, tanto che le sue linee ricordano l’Apache. Al contrario del precedente, prevede postazioni solo per i due piloti in tandem, senza possibilitĂ  di trasporto passeggeri. Sicuramente è una concezione piĂ¹ votata all’attacco, ma meno alle abilitĂ  multitasking.

Sotto il punto di vista della manovrabilitĂ  puĂ² tranquillamente competere con il rivale. Inoltre, anche in questo caso la linfa vitale è rappresentata dal controllo fly-by-wire. Questo si rende necessario sia per un controllo molto preciso da parte del pilota, sia per lasciare ai computer l’ottimizzazione delle manovre. Il rotore articolato presenta 5 pale in composito, grazie alle quali si è rispettato il requisito di massimo diametro imposto dal programma FARA.

Anche in questo caso si possono individuare 5 punti di forza

  • Elevata autonomia che supera i 250 km. CiĂ² permette un utilizzo maggiore in contesti operativi.
  • Processi di manufattura volti alla sicurezza e all’affidabilitĂ  del velivolo.
  • PuĂ² ospitare di base un cannone da 20 mm. Presente anche un alto numero di sensori che incrementano la “situational awareness”.
  • Potenza supplementare grazie ad una SPU. Utile sia per la manutenzione a terra, sia per fornire un incremento di potenza durante il volo.
  • Sistema “Digital Thread”. Permette una rete integrata per il monitoraggio di tutto il sistema velivolo riducendo costi e tempi di manutenzione.

Quale velivolo FARA da elicottero?

Presentazione Raider X Credits: Lockheed Martin

I due velivoli sono giĂ  alla fase prototipale. Il Raider X ha gia effettuato molti test, mentre l’Invictus sarĂ  operativo nel 2022. Benchè il mondo dell’aviazione dia per molto probabilie la selezione del modello di casa Sikorsky, il risultato non è scontato. Il Raider X è un modello molto innovativo rispetto al panorama attuale. CiĂ² comporta alcuni rischi.

Dal punto di vista economico sicuramente avrĂ  un costo maggiore sia di produzione che di mantenimento operativo, senza considerare il costo necessario per addestramento e formazione. La storia ci insegna che le nuove tecnologie possono essere meno affidabili rispetto a quelle consolidate, poichè non se ne riesce a comprendere tutti i particolari. Il rischio di failure e problemi è quindi piĂ¹ alto.

Nei prossimi anni capiremo quale orientamento deciderĂ  di intraprendere l’US Army. Filosofia cautelativa con il Bell 360 Invictus, piĂ¹ simile al panorama elicotteristico attuale, ma molto migliorato. Oppure strada piĂ¹ sbilanciata verso le nuove soluzioni del Raider X, accettando i possibili rischi. L’eterna lotta tra il dubbio e l’attrazione dell’innovazione contro la sicurezza e lo stallo di soluzioni giĂ  consolidate.

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Davide De Iuliishttp://spacecue.it
Studente magistrale di ingegneria Aerospaziale presso il Politecnico di Torino, interessi legati alla cultura scientifica in generale. Fotografo per passione e amante delle natura e dello sport.