Perseverance, rover della NASA, ci riesce al secondo tentativo!
La prima immagine scattata dal rover Perseverance della NASA, mostrava il campione all’interno della provetta nel braccio robotico. Tutte le altre immagini aggiuntive, sono state abbastanza inconcludenti a causa della luce solare presente nel momento dello scatto. Quindi, Perseverance scatterà un’altra serie di foto nei prossimi giorni per poi completare il processo di questo primo campione raccolto.
La scelta del team di scattare tutte queste foto, è dettata dal fatto che il primo processo di campionatura (“sampling”) non era andato a buon fine. Il 5 agosto, data in cui Perseverance ha cercato di raccogliere il suo primo campione, il carotaggio purtroppo non è avvenuto con successo. Quindi, questa volta, gli ingegneri del team della NASA vogliono essere estremamente sicuri prima di procedere oltre.
Come funziona il sistema di campionamento?
Il sistema che adotta Perseverance per estrarre i pezzi di roccia e successivamente campionarli, è formato da un trapano a percussione ruotante che è dotato di una punta cava di carotaggio (quella gialla nella foto). La punta, all’estremità del suo braccio, può estrarre campioni che hanno un diametro leggermente più spesso di una penna biro. Il braccio robotico è lungo circa 2 metri ed è dotato, al suo interno, di una provetta per campioni.
Alla fine del carotaggio, Perseverance ha mosso il suo braccio robotico in direzione di una delle sue fotocamere scientifiche del rover Mars 2020: la Mastcam-Z per farsi fotografare.
Questa sopra è la prima immagine del campione scattata dal nostro rover Perseverance. Viene mostrato il pezzo di roccia carotata all’interno del braccio robotico. Possiamo distinguere due anelli: quello color bronzo e quello un po’ più chiaro all’interno del primo. L’anello all’interno è la parte superiore del tubo che contiene il campione. L’anello color bronzo invece, è la punta di carotaggio.
La fase successiva al carotaggio.
Dopo la fase delle foto, Perseverance inizia una fase dal nome percuss – to – ingest, “percussione per ingerire”. Questa procedura fa sì che la punta del trapano e il tubo, incominciano a vibrare. La procedura vuole che avviene 5 volte di fila, ognuna lunga 1 secondo. Questo movimento ha l’obiettivo di “scostare” tutti i residui presenti sul bordo del tubo del campione e, se si è fortunati, si riesce anche a far scivolare un po’ il campione nel tubo.
Il progetto ha conservato il suo primo campione di roccia all’interno del rover, e questo è un risultato fenomenale
Jennifer Trosper
Trosper, che lavora al Jet Propulsion Laboratory della NASA (sud California), ha il ruolo di project manager. Lei ha inoltre dichiarato che: “Il team ha determinato una posizione, ha selezionato e scavato una roccia praticabile e scientificamente preziosa. Abbiamo fatto quello che siamo venuti a fare. Lavoreremo su questo piccolo inconveniente con le condizioni di illuminazione nelle immagini e rimarremo incoraggiati dal fatto che ci sia un campione in questo tubo”.
La successiva serie di foto che verrà scattata, è stata programmata per il 3 settembre, sia durante il giorno, sia durante il tramonto. Questo per ridurre al minimo tutte le fonti di luce che possono andare a saturare le immagini scattate dal rover.
Quale è l’obiettivo di Perseverance della NASA?
Il campione di roccia estratto faceva parte di un complesso di massi e affioramenti rocciosi lunga quasi 1 chilometro.
L’obiettivo principale della missione del rover Perseverance sul pianeta marziano è l’astrobiologia. Inoltre, come missione secondaria, ha l’obiettivo di ricercare segni e prove di vite microbiche che possono essere formate nell’antichità.
Il rover sarà un protagonista indiscusso nella conquista umana del pianeta rosso. Questa è la prima missione in cui vediamo un rover raccogliere e “nascondere” regolite e rocce marziane.
Tutte le missioni future della NASA, in collaborazione con l’ente europeo ESA, avranno l’obiettivo di raccogliere questi campioni dalla superficie marzia e riportarli sul nostro pianeta Terra. Qui il tutto verrà studiato e analizzato più approfonditamente rispetto a quanto può fare il nostro Ingenuity.
Perseverance è il rover che fa parte della missione “Mars 2020“ che, è una delle tante missioni studiate dalla NASA per l’esplorazione e la conquista di Marte: “Moon to Mars“. Queste missioni includono anche le operazioni “Artemis“: queste avranno luogo sulla superficie lunare e aiuteranno le agenzie a prepararsi per l’esplorazione, con umani, del pianeta marziano.