Astronomia

Hubble e la nuova fotografia di una stella prossima all’auto-distruzione

L’inarrestabile telescopio continua ad emozionarci con scatti incredibili. In questa nuova fotografia, Hubble ha immortalato una stella tra le più luminose della nostra galassia, AG Carinae, contornata dai suoi gas stellari. Lo storico scatto riprende un momento critico della vita stellare. Infatti, la stella protagonista dello scatto ha perso l’equilibrio tra gravità e radiazione ed è nella sua fase finale. Questo è testimoniato proprio dai gas intorno ad essa.

Gli astronomi hanno scelto di fotografare questo oggetto in occasione del 31esimo anniversario dal lancio di Hubble. Dunque, il telescopio spaziale continua a stupire ed emozionare. Lanciato il 24 aprile 1990, Hubble ha effettuato più di 1.5 milioni di osservazioni di circa 48 mila oggetti celesti. In 31 anni di attività, ha completato più di 180 mila orbite attorno al nostro pianeta. Le osservazioni hanno prodotto 169 terabytes di dati, disponibili per i ricercatori del presente e del futuro. Gli astronomi hanno pubblicato più di 18 mila articoli scientifici grazie ad Hubble, di cui 900 solo nel 2020. Questi semplici numeri spiegano l’importanza di questo progetto scientifico che continuerà a fornire materiale prezioso per la ricerca.

Andiamo a scoprire insieme le caratteristiche di questa particolare fotografia della stella AG Carinae che rimarrà nella storia degli scatti di Hubble. Infatti, l’importanza di questa immagine è data sia dal suo significato scientifico sia dalla sua incredibile bellezza che non la lascia passare inosservata.

Credits: Nasa

Hubble e la fotografia della stella AG Carinae

Hubble ha scattato l’immagine nel visibile e nella luce ultravioletta. Questa seconda lunghezza d’onda può essere registrata solo nello spazio. Nella fotografia si può notare la grande struttura gassosa definita come nebulosa. Le eruzioni di gas che la compongono sono state emesse dalla stella stessa ed il materiale espulso corrisponde a circa 10 masse solari. AG Carinae si trova a circa 20 mila anni luce da noi, nella Via Lattea. Il diametro della nebulosa è di 5 anni luce, simile alla distanza che ci separa dalla stella Alpha Centauri (la più vicina a noi dopo il Sole). La struttura gassosa ripresa è stata generata diverse migliaia di anni fa.

Queste emissioni sono tipiche di una particolare categoria di stelle chiamate LBV, Luminous Blue Variable. Queste rare stelle sono molto luminose ma sono caratterizzate da una vita breve che le costringe a morire giovani. La fase di instabilità immortalata da Hubble rappresenta uno dei motivi per cui la vita di queste stelle risulta essere così breve. Infatti, vivono solamente per pochi milioni di anni. Per avere un termine di paragone, una stella come il Sole è più longeva e raggiunge i 10 miliardi di anni di vita.

Nonostante AG Carinae sia instabile, al momento le sue emissioni sono meno potenti di quelle che hanno formato la nebulosa. I suoi attuali venti stellari – flussi di particelle cariche – modellano la forma della struttura generando i particolari dettagli che sono mostrati nella fotografia. Questo vento stellare viaggia alla velocità di un milione di kilometri all’ora. Nel tempo, il vento caldo proveniente dalla stella raggiunge i gas più freddi della nebulosa e si mischia ad essi spingendoli più lontano. Questo fenomeno genera la cavità circolare attorno alla stella ben visibile nella foto.

LBV: Stelle brevi ma spettacolari

Come accennato, rispetto alle altre stelle, le LBV hanno vite molto più brevi che si aggirano intorno ai pochi milioni di anni. Tuttavia, non hanno solo la caratteristica di essere poco longeve ma, grazie ai fenomeni di instabilità che le caratterizzano, acquisiscono un’estetica affascinante oggetto di scatti mozzafiato. Le LBV hanno una doppia personalità. Dopo un periodo semi-quiescente, emettono gas tramite violente esplosioni che aumentano la loro luminosità di diversi ordini di grandezza. A testimonianza di ciò, una stella come AG Carinae ha una lucentezza pari a 1 milione di soli.

Le violente esplosioni che producono le nebulose come quelle nell’immagine occorrono solamente poche volte durante la vita delle LBV. Per via della loro massa e delle temperature estremamente calde, stelle come AG Carinae sono in continua battaglia per mantenere la stabilità ed evitare l’auto-distruzione. Dunque, sono caratterizzate da un vero e proprio faccia a faccia tra le forze gravitazionali e le forze di radiazione che generano un continuo processo di espansione e contrazione della stella.

Quando, occasionalmente, la pressione verso l’esterno ha la meglio, la stella aumenta la sua dimensione e si espande talmente tanto che gli strati esterni vengono dispersi nello spazio circostante. Dopo l’eruzione del materiale gassoso la stella si contrae, torna alla sua dimensione normale e ritrova la sua momentanea stabilità.

Le LBV sono molto rare. Meno di 50 stelle LBV sono conosciute nel gruppo di galassie vicino alla nostra. Alcune di queste si pensa che possano terminare la loro vita con supernove titaniche le quali arricchirebbero l’universo di elementi più pesanti del ferro.

Credits: Esa