Home » Rocket Lab punta in alto con Neutron, il nuovo razzo per andare sulla Luna e oltre

Rocket Lab punta in alto con Neutron, il nuovo razzo per andare sulla Luna e oltre

La Rocket Lab è una società che opera nel campo dei lanciatori spaziali privati e della messa in orbita di satelliti, con l’obiettivo di aprire il mercato spaziale ad aziende, governi ed enti di ricerca. Fino ad ora, la filosofia dell’azienda americana per contenere i costi è sempre stata quella di costruire razzi leggeri. Recentemente infatti, il CEO Peter Beck, ha annunciato la svolta: nel 2024 sarà lanciato Neutron il primo razzo per carichi “pesanti” della Rocket Lab.

La Rocket Lab, fondata nel 2006 in Nuova Zelanda, ma con sede attuale in California, rientra tra le aziende leader nella realizzazione di razzi lanciatori privati un po’ come la più nota Space X. La società di Elon Musk è diventata leader nella progettazione e nella costruzione di razzi riutilizzabili di medie e grandi dimensioni, come il Falcon 9 o il Falcon Heavy, ottenendo importanti contratti anche con la NASA.

La Rocket Lab invece, si è sempre fieramente concentrata sull’offerta di razzi lanciatori leggeri, per la messa in orbita di satelliti di piccole dimensioni, di peso non superiore ai 300 Kg. Il suo attuale lanciatore, Electron, ha avuto sicuramente successo, essendo il secondo razzo statunitense più lanciato dal 2019 ad oggi.

Il nuovo capitolo della Rocket Lab, il razzo Neutron

Peter Beck si è dovuto nuovamente “mangiare il cappello”. Dopo aver annunciato che non avrebbe mai costruito razzi riutilizzabili, il CEO neozelandese, nel 2018, aveva fatto marcia indietro, iniziando un progetto per il recupero del primo stadio del razzo Electron. L’azienda sembra essere vicina all’obiettivo di riutilizzare i propri razzi leggeri, controllandone il rientro in atmosfera tramite paracadute telecomandati e successivo recupero in volo per mezzo di elicotteri.

La promessa infranta da Beck questa volta, è stata quella che Rocket Lab non avrebbe mai costruito razzi pesanti. Le nuove condizioni di mercato e le nuove opportunità garantite dallo sviluppo tecnologico però, hanno costretto l’azienda statunitense a tornare sui propri passi. In occasione dell’annuncio del nuovo razzo pesante Neutron, il CEO di Rocket Lab, si è effettivamente mangiato il cappello, nella fattispecie un cappello di Electron, opportunamente sminuzzato in un frullatore.

Video di presentazione di Neutron, in cui Peter Beck si mangia il cappello. Credits: Rocket Lab

Le costellazioni di satelliti alla base del cambio di rotta

La costellazione Starlink della Space X ha aperto la strada alla creazioni di mega costellazioni di satelliti. Enti governativi e aziende private sono sempre più interessate a questo tipo di mercato e Rocket Lab vuole assicurare ai suoi attuali e futuri clienti, un servizio economico, veloce e affidabile.

“Quando si parla di dispiegamento di mega costellazioni, grande non vuol dire necessariamente migliore”, ha dichiarato Peter Beck. “Per mettere in orbita in modo efficiente mega costellazioni, si richiedono lanci multipli per disporre i satelliti su differenti piani orbitali”. Il CEO di Rocket Lab continua dicendo che spesso i lanci multipli sono effettuati per mezzo di razzi lanciatori troppo grossi, con il rischio di farli volare non a pieno carico e quindi rendendo il processo incredibilmente poco efficiente. “Il payload di 8 tonnellate che Neutron garantirà, è la formula ideale per mettere satelliti su orbite specifiche. Questo implicherà un approccio più snello ed efficiente nella creazione di mega costellazioni”.

Scopriamo Neutron il nuovo razzo firmato Rocket Lab

Il nuovo razzo della Rocket Lab sarà alto 40 metri, e con un diametro di 4,5 metri. Le dimensioni sono apprezzabili se confrontate con il razzo di Rocket Lab attualmente in funzione, Electron, che è alto 18 metri. Neutron sarà in grado di trasportare fino a 8 tonnellate di carico utile in bassa atmosfera, per svolgere il suo ruolo principale di lanciatore di costellazioni satellitari.

Rocket Lab Neutron razzo
I dati del razzo Neutron della Rocket Lab. Credits: Rocket Lab

Rocket Lab però non si pone limiti. La società indica che Neutron avrà la capacità di portare payload fino a 2 tonnellate in orbita lunare e 1,5 tonnellate verso Marte o Venere. Inoltre si aprono nuovi scenari per Rocket Lab: il trasporto di astronauti verso la Staziona Spaziale Internazionale e verso le future missioni lunari e marziane.

Il primo stadio di Neutron è concepito come riutilizzabile, prevedendo atterraggi di rientro su piattaforme oceaniche, come siamo ormai abituati a vedere per ogni lancio di Space X. Questo sarà a tutto vantaggio della rapidità e della frequenza dei lanci e di un importante contenimento dei costi, indispensabile per sopravvivere in una space economy sempre più concorrenziale.

Il sito di lancio previsto per il razzo lanciatore Neutron della Rocket Lab sarà il Launch Complex 2, la nuova piattaforma presso la Wallops Flight Facility della NASA, in Virginia, Stati Uniti, dalla quale sono previsti anche i prossimi lanci di Electron.

Non ci resta che aspettare il 2024 per vedere decollare il nuovo lanciatore riutilizzabile di Rocket Lab; Neutron si presenta come un importante player nel futuro sviluppo della space economy.