La NASA approva il progetto del telescopio spaziale SPHEREx
Tra il 2024 e il 2025 sarà lanciato il telescopio spaziale SPHEREx della NASA con l’obiettivo di lavorare per due anni. In questo arco di tempo il telescopio studierà lo spazio e sarà in grado di fornire un numero importante di dati riguardanti le stelle, le galassie, le nebulose e altri corpi celesti. Grazie agli strumenti che lo compongono, questo telescopio spaziale sarà anche in grado di rilevare la luce nel vicino infrarosso.
Il progetto SPHEREx
L’acronimo SPHEREx sta per Spectro-Photometer for the History of the Universe, Epoch of Reionization and Ices Explorer ed è un progetto gestito dal JPL della NASA. L’agenzia spaziale americana, dopo aver studiato e valutato il progetto preliminare, lo ha approvato e la realizzazione del telescopio spaziale è entrata nella fase C. Questo significa che il team potrà lavorare al progetto definitivo trasformando in realtà la progettazione della missione. Occorreranno 29 mesi per la realizzazione di tutti i componenti e, una volta testati e assemblati, l’agenzia darà il consenso alla costruzione dei software necessari e al lancio. Nonostante il telescopio spaziale SPHEREx non sarà in orbita prima del 2024, l’approvazione del progetto preliminare rappresenta un ulteriore passo verso il lancio, che comunque non avverrà oltre il 2025.
Le caratteristiche del telescopio
Le dimensioni del telescopio spaziale SPHEREx saranno circa simili a quelle di un’utilitaria, ma la caratteristica fondamentale è rappresentata dal fatto che sarà in grado di rilevare la luca nel vicino infrarosso. Grazie alla tecnica spettroscopica, infatti, il telescopio scomporrà la luce del vicino infrarosso nelle sue singole lunghezze d’onda. Questa operazione è analoga al fenomeno che si verifica quando un prisma viene attraversato da un fascio di luce solare. La luce, infatti, attraversando il prisma viene scomposta in un fascio di colori che rappresentano ciascuno una diversa lunghezza d’onda. I dati spettroscopici che fornirà il telescopio avranno una grandissima importanza scientifica. È proprio grazie al fatto che gli elementi chimici assorbono e irradiano specifiche lunghezze d’onda che sarà possibile capire di cosa sia composto un determinato oggetto.
Inoltre, il telescopio riuscirà a misurare la distanza degli oggetti dalla Terra. Si ipotizza che dopo due anni dall’inizio delle osservazioni fornirà la prima mappa spettroscopica del cielo nel vicino infrarosso, osservando un totale di 102 colori. Il progresso che il telescopio spaziale SPHEREx sembra promettere è enorme. Per questo motivo, è stato paragonato dal responsabile Allen Farrington al passaggio dalle immagini in bianco e nero a quelle a colori.
I tre obiettivi del telescopio spaziale SPHEREx
Tra i primi obiettivi del telescopio spaziale si trova lo studio di quello che potrebbe essere accaduto nell’istante subito dopo il Big-Bang. A meno di un miliardesimo di miliardesimo di secondo dopo l’evento, lo spazio-tempo avrebbe potuto subire un’espansione in un processo chiamato inflazione, aumentando la distribuzione di materia. Il telescopio, mappando la posizione delle galassie, ricercherà i modelli statistici causati dall’inflazione. Un secondo obiettivo è quello di studiare la storia della formazione delle galassie, misurandone il debole bagliore emesso. Quest’ultimo è uno dei motivi per cui il cielo notturno non è perfettamente scuro e inoltre varia in base al raggruppamento delle galassie. Partendo dalla creazione di mappe di più colori si arriverà a capire come la luce è stata prodotta nel tempo. Ultimo obiettivo, SPHEREx darà un grande aiuto nella ricerca di acqua ghiacciata e molecole organiche congelate attraverso la realizzazione della mappa spettroscopica.