L’ente certificatore del settore aeronautico per l’Unione Europea, EASA, sta elaborando un documento finale per le direttive di aeronavigabilità dei 737 Max. Patrick Ky, direttore di EASA ha rivelato che le modifiche sul velivolo hanno permesso di raggiungere livelli di sicurezza sufficienti per il ritorno al volo sull’Europa.
Gli ultimi test sul velivolo erano stati eseguiti alla fine di Settembre dall’amministratore del FAA in persona, un ex pilota militare e civile. Durante il volo sono state testate diverse condizioni di volo ed eseguiti alcuni atterraggi, secondo i dati trasmetti da Flightradar.24.
Il documento di EASA, in uscita entro Novembre, dovrebbe permettere il ritorno al volo del 737 Max prima della fine dell’anno. Tuttavia sembra che lo sviluppo di un sensore sintetico, richiesto dall’agenzia europea, richiederà dai 20 ai 24 mesi di tempo. Questo ulteriore sensore sarà equipaggiato su tutta la famiglia Max, anche sulla configurazione Max 10, il cui debutto è previsto entro il 2022. La pubblicazione del documento sarà seguita da 4 settimane di commenti pubblici
Ecco le parole del direttore di EASA, Patrick Ky, in merito al sensore:
Le nostre analisi mostrano che il velivolo è sicuro ed il livello di sicurezza raggiunto con le modifiche è considerato sufficiente.
Quello che stiamo attualmente discutendo con boeing è il fatto che con il 3° sensore si raggiungerebbe un livello di sicurezza ancora più alto.
Il sensore sintetico andrebbe a semplificare notevolmente il lavoro ai piloti, nel momento in cui i due sensori di angolo d’attacco si guastano. Quest’ultimi ed il software compensatore d’assetto MCAS sono infatti risultati fatali in entrambi gli incidenti che hanno coinvolto il velivolo.
Le dichiarazioni di EASA hanno un peso molto importante, soprattutto alla luce dei recenti difetti nel percorso di certificazione del FAA, un tempo punto di riferimento della comunità internazionale. Il rapporto stesso tra Boeing e FAA è radicalmente cambiato in seguito alla scoperta che l’ente certificatore avrebbe nascosto alcune modifiche all’aeromobile per minimizzarne costo e requisiti di addestramento per i piloti.
I Boeing 737 Max sono trattenuti a terra da Marzo 2019, dopo il secondo schianto avvenuto nella periferia di Addis Abeba, capitale etiope. I due disastri hanno causato la morte di 346 persone e spinto Boeing in una delle peggiori crisi dalla sua fondazione. Immediatamente la produzione del velivolo è stata interrotta e centinaia di ordini, anche da compagnie partner da decenni, sono stati cancellati. Oltre 450 sono i 737 Max prodotti in attesa di consegna e la situazione si fa ancora più grave se si considera l’impatto che la pandemia di COVID-19 ha avuto sull’intero settore.
Il CEO Dennis Muilenburg è stato spinto alle dimissioni dal consiglio amministrativo e, ad oggi, la perdita economica di Boeing ammonta a diversi miliardi di dollari.
EASA sta lavorando con gli enti regolatori di tutto il mondo per far si che la lezione imparata dai due disastri del 737 Max non si ripeta. In particolare si lavora per identificare algoritmi di valutazione di modelli come i Max che unisce la moderna tecnologia con sicuri equipaggiamenti del passato.