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Le immagini della più lontana galassia simile alla Via Lattea mai osservata

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L’European Southern Observatory (ESO) ha annunciato di aver ricavato, grazie al telescopio ALMA, le immagini di una galassia simile alla Via Lattea in una zona molto lontana dell’universo. Non sarebbe una scoperta esaltante se non fosse che SPT0418-47 (questo il suo nome) si trova a ben 12 miliardi di anni luce da noi, una distanza che ne fa la galassia simile alla Via Lattea più distante mai osservata.

Ma come è stato possibile osservare un oggetto così lontano? Bisogna sapere innanzi tutto che l’ALMA (Atacama Large Millimeter/submillimeter Array), con le sue 66 antenne alte 12 metri e dal diametro di 7 metri, è il più grande progetto di osservazione astronomica a terra attualmente esistente. La sua tecnologia è basata sulle onde millimetriche e submillimetriche che sono prevalentemente usate per l’osservazione di oggetti particolarmente freddi e distanti.

Una tale attrezzatura, però, non è sufficiente per osservare oggetti distanti 12 miliardi di anni luce. Ciò che ha reso possibile “fotografare” SPT0418-47 è un effetto gravitazionale molto noto agli astronomi: il cosiddetto lensing gravitazionale o lente gravitazionale. Questo effetto, che potete vedere schematizzato nel video qui sotto, consiste nello sfruttare la gravità di una galassia molto vicina a quella che si vuole osservare che si interponga tra questa e il punto dal quale la vogliamo osservare. La forza gravitazionale curverà la luce proveniente dall’oggetto “nascosto”, amplificandone anche l’immagine.

Spiegazione schematica del funzionamento della lente gravitazionale

A questo punto, l’immagine ottenuta risulterà distorta rispetto alla reale forma dell’oggetto. Anche nel caso di SPT0418-47, l’osservazione preliminare ha dato come risultato l'”anello di fuoco” che potete osservare nella foto sottostante.

L’anello di fuoco di SPT0418-47

Grazie ai modelli fisico-matematici e ad appositi programmi basati su di essi, è stato però possibile ricostruire la reale forma di SPT0418-47. Questa rielaborazione ha dato risultati strabilianti ed inaspettati.

SPT0418-47 dopo la rielaborazione delle immagini

Ciò che più strabilia di queste immagini, infatti, è che l’oggetto che stiamo osservando non è soltanto molto distante nello spazio ma anche nel tempo. La galassia che vediamo infatti è una baby-SPT0418-47 così come appariva 12 miliardi di anni fa. Parliamo degli albori del sistema solare, solo 1.4 miliardi dopo il Big Bang.

Stando alle stime degli scienziati, in un universo così giovane, le galassie in formazione dovevano essere ancora lontane dal mostrare una disposizione ordinata. SPT0418-47, invece, già 12 miliardi di anni fa mostrava delle somiglianze nette con la Via Lattea di oggi. Come è possibile notare, nonostante la giovane età, presentava già un disco di accrescimento (tipico di future galassie a spirale) e un “ammasso” di stelle intorno al centro galattico che forma un rigonfiamento nel mezzo del disco.

Le immagini della galassia più lontana mai osservata pongono delle domande molto avvincenti per gli scienziati che studiano la Via Lattea e altri oggetti simili. Viene da chiedersi se e come è possibile che una galassia in formazione sia così poco caotica, quali forze abbiano permesso di accelerarne in maniera così evidente la formazione, e in generale in che modo un oggetto simile si evolva nel tempo.

Tutti questi interrogativi sono ancora lontani da ottenere una risposta, non ci resta che attendere nella consapevolezza che l’universo troverà sempre un modo per stupirci. Ad aiutarci, come sempre, ci saranno gli scienziati e i telescopi disseminati su tutta la Terra, in orbita o su qualche altro corpo celeste.

Fonte: eso.org