Aveva 88 anni l’ex astronauta della NASA, Al Worden, morto tra il 17 e il 18 marzo. A darne il triste annuncio è stata proprio la famiglia su Twitter:
Morto nella sua casa di Houston, il colonnello Al Worden fu astronauta della NASA dal 1966 quando si diplomò dopo essere stato pilota dell’US Airforce.
Lo stesso Worden, nella sua breve carriera ebbe, l’ opportunità di partecipare alla missione Apollo 15 come pilota del modulo di comando. In virtù di questo ruolo non ebbe l’ opportunità di scendere sul suolo lunare ma racconterà sempre con estrema emozione dell’incredibile panorama di cui ha potuto godere durante le sue ben 75 orbite intorno al nostro satellite.
Inoltre, come ha ricordato l’amministratore NASA, Jim Bridenstine, nella sua lettera di condoglianze, il colonnello ha detenuto il record di “uomo più isolato del mondo” (o meglio fuori dal mondo) dato che gli esseri umani a lui più prossimi erano i compagni di equipaggio sulla superficie lunare: a 2,235 miglia di distanza.
Sulla via del ritorno ebbe comunque l’ opportunità di consegnare il proprio nome alla storia dell’ esplorazione spaziale. Ebbe infatti il compito di effettuare tre passeggiate spaziali per il recupero delle pellicole delle camere poste all’esterno della navicella.
Divenne in questo modo il primo astronauta ad effettuare un EVA (Extra Vehicular Activity) nello spazio profondo: la passeggiata spaziale da lui svolta è da considerare una delle più panoramiche svolte dall’essere umano. Worden, dall’esterno della navicella Endeavour, ebbe la possibilità di osservare sia la Terra che la Luna da una prospettiva a dir poco privilegiata.
Nonostante la sua carriera sia stata relativamente breve, ha accumulato un totale di 295 ore di volo. Ha rassegnato le dimissioni nel 1975 concentrandosi su un’ avventura politica terminata con una mancata elezione al congresso degli Stati Uniti e lavorando come consulente presso alcune aziende aerospaziali.
Tra le sue citazioni più famose ricordiamo questa, riferita alla sua mancata discesa sul suolo lunare: “Ora so perché sono qui. Non per dare un’ occhiata più ravvicinata alla Luna, ma per guardare indietro alla nostra casa: la Terra”.
Fonte: nasa.gov
Se vuoi saperne di più sui pionieri dell’ esplorazione spaziale, ecco un nostro articolo sul primo passeggiatore spaziale della storia.