Sicurezza degli assetti spaziali: la visione nazionale durante la Conferenza del CESMA
La catena del valore spaziale, il potere spaziale, è uno dei pilastri del sistema Paese, dove l’impulso agli asset tecnologici ed industriali favoriscono lo sviluppo nazionale ed anche internazionale. Lo Spazio è una risorsa preziosa, vitale per le future generazioni, immensa ma non illimitata, che impone un uso consapevole e responsabile di un patrimonio dell’umanità che va regolamentato, protetto, e tutelato attraverso la più ampia conoscenza delle potenzialità che offre per il civile sviluppo e la pacifica convivenza tra i popoli.
Le nostre vite quotidiane sono totalmente dipendenti dalle capacità spaziali, come le comunicazioni, le connettività, la digitalizzazione, l’internazionalizzazione, l’informazione, l’elettricità, i trasporti, l’agricoltura, la sicurezza, le emergenze, le transizioni finanziarie, la salute umana, lo sviluppo sostenibile. Un adeguato sviluppo della filiera spaziale fa sì da sostenere un processo di evoluzione e di sviluppo nel Paese, dove il potere spaziale è un valore determinante soprattutto nella competizione geopolitica. La capacità di accesso indipendente allo Spazio, rappresenta una esigenza prioritaria per ciascun Paese.
Sicurezza degli assetti spaziali: la visione nazionale
Una tavola rotonda preziosissima organizzata dal CESMA (Centro Studi Militari Aerospaziali), presso il maestoso Auditorium intitolato in nome di “Adriano Visconti” (che fù un asso, Pilota e grande Comandante dell’allora Regia Aeronautica, che tutt’ora resta e resterà una guida spirituale, storica e di riferimento per tutti gli uomini e le donne in azzurro).
L’attenta cura del Direttore CESMA, il Generale di Squadra Aerea (r) Giovanni Fantuzzi, afferma: “La prima conferenza ufficiale a parlare di sicurezza degli assetti spaziali da minacce attive. Siamo perfettamente consci di quanto le nostre attività personali, delle organizzazioni, del Paese dipendano dagli assetti spaziali, ad arrivare alle missioni militari come l’osservazione della Terra, al comando e controllo, alla difesa aerea, nel porre l’accento su come e chi deve difendere questo assetto strategico. Abbiamo una policy, una strategia, una norma, dove il compito del CESMA è quello di evocare competenze e fiducia, generando pensiero ed azione.
Come Centro Studi Militari Aerospaziali dimostriamo la nostra volontà ad essere pragmatici nella più ampia diffusione delle competenze nel settore Aerospaziale”. In rete con il Comitato Tecnico Scientifico, il Ministero della Difesa, l’Associazione Arma Aeronautica Aviatori d’Italia, tutto il team e la grande famiglia dell’Aeronautica Militare in sinergia con partner nazionali ed internazionali danno luce e voce a temi di grande attenzione, come la sicurezza degli assetti spaziali in una visione nazionale ma anche internazionale verso un contributo pratico su temi degli aspetti giuridici internazionali; Cenni sulla realizzazione della Legge sullo Spazio; Le operazioni satellitari sostenibili; L’aspetto formativo e la competenza del personale militare; La conoscenza e le normative sui trattati internazionali a cui l’Italia ha aderito; la cooperazione militare e civile su temi di Dualità; La New Space Economy”.
Presente il Sottocapo di Stato Maggiore dell’Aeronautica Militare il Generale di Squadra Aerea Aurelio Colagrande, che nel portare i saluti del Capo di Stato Maggiore il Generale di Squadra Aerea Luca Goretti impegnato a Bruxelles per attività istituzionali, ha descritto il convegno ad un’elevata importanza, affermando interessanti osservazioni come, la crescita esponenziale di quelle che sono le attività spaziali ed aerospaziali, parlando di centinaia di satelliti e sistemi messi in orbita, dovuti nell’interesse non soltanto dalle nazioni principali più importanti che eravamo abituati ad avere come protagonisti nello Spazio, ma anche all’ingresso di nazioni meno evolute che vogliono avere il loro ruolo in tutte le attività spaziali, e soprattutto aggiunge: “Nell’interesse che i privati hanno nello Spazio, poiché attratti da quelle che sono le opportunità e le possibilità che dovrebbero poter ricevere dall’ingresso della nuova “New Space Economy (il nuovo ruolo dei privati, l’economia collegata al settore spazio, dallo sviluppo dei lanciatori a quello dei nuovi materiali)”.
Il rischio in ambito spaziale di tipo non intenzionale ed intenzionale. Le iniziative della Difesa italiana per il Paese verso tutti gli assetti e i segmenti dell’attività spaziale. Come Aeronautica Militare, come Difesa italiana: “abbiamo il dovere di partecipare a tutte quelle iniziative che possono permettere un uso pacifico, legale e consapevole di accesso allo Spazio”. Abbiamo bisogno di sviluppare una dottrina di attività in ambito spaziale, dove non ci si può limitare soltanto al controllo dello spazio aereo, ma avere il controllo completo delle attività spaziali, attraverso una buona formazione del personale dedicato alla gestione delle informazioni e dei dati che provengono dallo Spazio, coloro che sappiano interpretare e disseminare. Attualmente l’Aeronautica Militare ha formato una prima classe impiegata nelle sedi di Poggio Renatico e Pratica di Mare. Inoltre, abbiamo esigenza di una implementazione della capacita nel “Situational Awareness” cosa che abbiamo sviluppato in collaborazione con gli altri stakeholder nazionali, poiché avere la possibilità di vedere, capire e predire quello che accade nello Spazio, ci mostra la possibilità di prevenire in maniera puntuale, accurata, precisa ed immediata il rischio della minaccia”.
La visione dallo Spazio del Colonnello Valter Villadei Cosmonauta ed Astronauta: “Il CESMA è una parte importante dell’Aeronautica Militare. L’Aerospazio, una capacità operativa, concreta, matura e collocata al COA (Comando Operazioni Aerospaziali) un Comando intermedio per il controllo operativo dell’Aerospazio posto alle dipendenze del Comando della squadra Aerea dell’Aeronautica Militare. Una capacità che abbiamo costruito in sinergia come Aeronautica Militare, Difesa italiana e sistema Paese in rete con le industrie della Difesa, l’Agenzia Spaziale Italiana e l’Istituto Nazionale di Astrofisica verso un unico obiettivo. Lo Spazio diventa sempre più competitivo, ed avere una capacità autonoma è fondamentale, soprattutto è importante riuscire a sviluppare sistemi nuovi ed avanzati. Tra i vari esperimenti che ho portato nello Spazio, uno in particolare approvato dall’Aeronautica Militare con la denominazione di ISOC (Italian Space Operations Centre) è un software, cuore della capacità dello Space Situational Awareness (SSA) dove l’Aeronautica Militare ha effettuato attività di sperimentazione per la prima volta dallo Spazio. Un primo grande risultato raggiunto”.
Il Generale Claudio Gabellini da remoto da Poggio Renatico, Comandante Comando Operazioni Aerospaziali dell’Aeronautica Militare dove è costituito il Centro operativo Space Situational Awareness SSA (l’organismo che permette di conoscere e caratterizzare gli oggetti spaziali ed il loro ambiente operativo, allo scopo di supportare attività spaziali sicure, stabili e sostenibili, identificando i rischi e le minacce nello Spazio). Il Gen. svolge attività per la Difesa tutta, nel far comprendere come si è ulteriormente evoluta l’Aeronautica Militare ha parlato di temi interessanti come la differenziazione tra Spazio ed Aerospazio parte di un contesto operativo.
Affermando: Da un mio di vista non c’è nessuna linea immaginaria tracciata nel cielo, la linea di Karman parla di capacità fisiche, dei mezzi che operano all’interno della stessa, ma non fa nessuna differenza, nel senso che, dallo spazio può arrivare ogni tipo di minaccia sia intenzionale o non intenzionale. Lo Spazio è una naturale estensione della missione di difesa aerea che è assegnata per Legge al Capo di Stato Maggiore dell’Aeronautica che ne esercita attraverso il Comando Operazioni Aerospaziali”. “Quando si parla di Spazio e Aerospazio ci sono due fattori che non possono essere sprecati lassù “il tempo e le risorse”, è essenziale avere una visione e comprensione unitaria per evitare di incorrere in situazioni che non fanno sistema parlando di Nazione”. Il Generale Gabellini ha approfondito temi sulla safety and security, l’incolumità della protezione fisica degli assetti spaziali da ogni tipo di minaccia di natura non intenzionale e la minaccia dello Space Weather dove uno dei grossi nemici degli assetti spaziali è il sole.
L’Ingegnere e Sperimentatore esperto di Spazio il Generale (r) Lucio Bianchi Aeronautica Militare e Consulente per le questioni Spaziali del CESMA, dice: “La sicurezza e le minacce intenzionali non possono essere solo un problema militare”. Ha parlato di diversi confronti su temi degli assetti spaziali, come ha evidenziato nella sua lunga esperienza il ricordo legato allo Space Symposium nell’anno 2011, dove l’Ambasciatore dell’epoca G. Shulte (U-SEC Defense for Space) con la delega sullo Spazio spiego’ uno slogan sulle tre C: “Congestionato (ISS) – Conteso (Iran e Libia) – Competitivo (ITAR)” le minacce all’uso spaziale, dove ad oggi sono racchiuse in un team attuale.
La NATO Overaching Space policy del 2019, con il concetto strategico NATO (2022), le operazioni militari, la NATO Task Force on Resilience of Critical Infrastructures”. La strategia Spaziale della Difesa italiana, il documento programmatico Pluriennale dal 2023 al 2025 dove sancisce di assicurare protezione e difesa agli assetti militari e contribuire per quelli civili e degli alleati. Accedere ad una Space Domain Awareness più autonoma attraverso un approccio federativo in ambito nazionale, internazionale e commerciale. Integrare verso il Recognized Space Picture con Recognized Air Picture per il controllo e la gestione dell’Aerospazio. Lo spazio conteso dalle minacce intenzionali verso gli assetti spaziali, i segmenti spaziali, la cooperazione civile e militare, i satelliti spaziali tecnologici e della comunicazione, gli attacchi Cyber. Inoltre, ha citato personalità del calibro della National Security Officer, Mr. Sullivan, che in un congresso americano ha espresso un pensiero sull’America portando alla luce delle prove intangibili sulla Russia che sta realizzando un satellite con a bordo un dispositivo nucleare”.
La cooperazione nazionale in rete con la Presidenza del Consiglio dei Ministri, il COMINT, i Ministeri, le Istituzioni Governative, le Università e istituti di Ricerca come il CNR, il CIRA, l’ASI (Agenzia Spaziale Italiana), l’ENAC (Ente nazionale per l’aviazione civile), le Industrie della Difesa, le grandi imprese, le PMI, le Start Up.
E l’intervento del Colonnello Luigi Riggio, dell’ufficio della rappresentanza militare, che ha sostituito il Generale Franco Federici (Consigliere Militare del Presidente del Consiglio e Presidente COMINT Comitato Inetrministeriale per le Politiche dello Spazio e la ricerca Aerospaziale, e la cooperazione internazionale e nazionale), che ha descritto le attività del COMINT ed il contesto e la percezione dell’ambiente in cui ci muoviamo, partendo dal trand degli sviluppi tecnologici ha messo in moto tutta una serie di meccanismi con cui ci dobbiamo confrontarci. Il trand della colonizzazione della Luna e Marte, lanciato dagli Stati Uniti. Le capacità operative, tecnologiche e scientifiche e gli obiettivi strategici. Lo spazio cislunare, le competizioni strategiche verso la corsa allo Spazio. Lo Spazio nell’Unione Europea.
Molto importante l’intervento del Generale Davide Cipelletti, (Aeronautica Militare) Capo Ufficio Generale Spazio dello Stato Maggiore Difesa, sulla Policy Spaziale, sul tema di far evolvere le capacità della difesa, i trand futuri, le tipologie di minacce, le Nazioni di riferimento che rappresentano le minacce come la Cina e la Russia. Le capacità satellitari e di lancio. Ha evidenziato Elon Musk, fondatore, amministratore delegato e direttore tecnico della compagnia aerospaziale SpaceX, con la capacita’ di un totale di circa 60 lanci all’anno, evidenziando la differenza tra le capacita’ dei lanciatori americani ed i satelliti cinesi con capacita’ operative duali. I satelliti sentinella.
Il Tenente Colonnello Ferdinando Dolce del IV Reparto del Segretario Generale della Difesa e Direzione Nazionale degli Armamenti nell’ufficio di programma per i sistemi, le applicazioni e le cooperazioni spaziali, a nome del Generale Ispettore Luca De Martinis Capo del IV Reparto SGD/DNA: La capacità di “Strategy Award” si basa sull’”Information Superiority” un concetto strategico a livello tattico. Acquisire una Space Superiority che avanza nella capacità di operare nel dominio spaziale.
Nell’intervento del Direttore Generale dell’Agenzia Spaziale Italiana il Dottore Luca Salamone: Il privato diventa sempre più attore protagonista. La New Space Economy puo’ essere un nuovo punto di partenza, nel quale il privato ed il mondo commerciale evolvono. Un cambio di paradigma. Siamo diventati un Ente Governativo sotto la Presidenza del Consiglio. Un altro punto importante è la strategia nazionale di sicurezza per lo Spazio. In ambito Europeo abbiamo degli atti dove si parla di come lo Spazio sia importante sempre più anche in maniera trasversale in ambito internazionale e nazionale e come le interrelazioni siano ormai presenti. Abbiamo degli atti importanti come “la bussola strategica per l’Unione Europea” un ambizioso piano d’azione per rafforzare la politica di sicurezza e di difesa dell’UE entro il 2030, il programma per la connettività spaziale, e la comunicazione congiunta tra la Stazione Spaziale, l’Unione Europea e la sicurezza della Difesa, con l’approvazione delle conclusioni che focalizzano l’attenzione su temi fondamentali sulle minacce spaziali, la comunicazione tra le istituzioni, migliorare la resilienza per la formazione dei sistemi e dei servizi spaziali, e l’integrazione in difesa e sicurezza.
L’Ingegnere il Professore Marcello Spagnuolo Consigliere scientifico LIMES che ha moderato la tavola rotonda, ponendo delle domande/interviste ai relatori, l’Ingegnere Massimo Comparini dell’Upstream CEO Thales Alenia Space: “L’ambito Europeo attore globale dove muoverci, dove lo spazio italiano negli ultimi anni si muove da protagonista, operare in orbita è una delle iniziative fondamentali”. L’ingegnere Domitilla Benigni sul tema del Dominio Elettromagnetico CEO ELT Group: “L’elettronica in questo contesto spaziale forse è l’ultima arrivata e dove si incastra perfettamente nel contesto spaziale, come nei temi della cyber, le competenze dello spettro elettromagnetico, la parte dei satelliti in orbita e di terra, dove l’elettronica sta cercando di portare il suo know-how su questi elementi”.
L’ingegnere Giuseppe Lenzo con il tema Il Ground Services SVP Marketing/Sales Telespazio: “Telespazio è un’azienda che opera sistemi, gestisce missioni, realizza Ground Segment (segmento di controllo) e fornisce servizi ed applicazioni. L’azienda è coinvolta nei programmi COSMO- SkyMed (è il primo sistema duale (civile e militare) di satelliti radar di osservazione terrestre; il sistema è promosso dall’Agenzia Spaziale Italiana e dal Ministero della Difesa, la componente italiana di un sistema italo-francese che è il risultato di un accordo inter-governativo bilaterale Italia-Francia), dove si è evidenziano caratteristiche di dualità, la sinergia tra militari e civili”. L’ingegnere Francesco Rizzi con Payload SVP Optronics e Space Equipment- Leonardo, “ha concluso con temi sulle tecnologie nella protezione degli assetti spaziali, dove mette in luce un prezioso contributo della nostra Aeronautica Militare italiana. Aggiunge: “Con il nuovo contratto del Centro SSA, metteremo a disposizione un sensore, un radar per applicazioni navali in una configurazione imponente e dedicata al concetto di radar multifunzione, con il compito della sorveglianza, tracking e caratterizzazione degli oggetti”.
I temi trattati sono stati diversi ed ampi
L’aspetto formativo e la competenza del personale specializzato. La cooperazione Internazionale, in rete con gli Stati Uniti con tavoli di confronto sulla Space Policy (Polizia Spaziale), l’SSA (che è un organismo che permette di conoscere e caratterizzare gli oggetti spaziali ed il loro ambiente operativo allo scopo di supportare attività spaziali sicure), le operazioni spaziali, gli scambi capacitivi nel settore SATCOM. La Francia con tavoli di confronto su SSA e controllo militare dei satelliti, gli scambi capacitivi nel settore dell’Osservazione della Terra. Altri Paesi dell’Unione Europea con le partnership nei programmi dell’Osservazione della Terra.
La NATO con un contributo allo sviluppo dottrinale ed organizzativo del Dominio spaziale e l’importante contributo capacitivo nel settore delle telecomunicazioni satellitari (SATCOM) L’Unione Europea con il contributo allo sviluppo di strategia spaziale Europea di sicurezza e difesa. Progetti in ambito EDA (tecnologia nei settori dell’Aerospazio e della Difesa), PESCO (Progetto approvato dall’Unione Europea sulla cooperazione strutturata permanente in materia di sicurezza e difesa), EDIDP (progetto di ricerca “European Defence Industrial Development” volto a sostenere il percorso verso l’autonomia strategica europea nel campo della difesa e promuovere la cooperazione militare nell’Unione Europea).
Il Contributo al consorzio EU-SST. Supporto al SATCEN (Centro Satellitare dell’Unione Europea che contribuisce alle decisioni ed alle iniziative dell’UE nell’ambito della politica estera e di sicurezza comune europea, attraverso immagini governative). Il Centro SSA (è un organismo che permette di conoscere e caratterizzare gli oggetti spaziali ed il loro ambiente operativo, allo scopo di supportare attività spaziali sicure, stabili e sostenibili, identificando i rischi e le minacce nello Spazio).
I servizi SST (estenzione allo spazio extra-atmosferico, con la capacità di controllo e difesa dello spazio aereo) Il Centro Intelligence Interforze con lo Space Intelligence (che ha la missione fondamentale di avere un impatto sul cambiamento climatico, sfruttando un’esperienza scientifica per fornire informazioni accurate). I programmi spaziali come il SATCOM, il satellite Sicral 1B (è un satellite militare per le telecomunicazioni delle Forze Armate italiane per comunicazioni riservate ed allarmi), il Sicral 2 (è un satellite militare italo-
francese per le telecomunicazioni, messo in orbita geostazionaria), il Sicral 3 (è un satellite composto da due satelliti con caratteristiche altamente innovative e tecnologiche), il satellite ATHENA-FIDUS (è un satellite militare francese-italiano, costruito per fornire servizi di telecomunicazioni a banda larga via satellite, delle forze militari e quelle di difesa civile dei due Paesi, Francia-Italia). Questi satelliti che fanno parte del SATCOM che è il sistema di comunicazione satellitare.
Le minacce non intenzionali causate da avvenimenti naturali, come nel marzo 2021 il Satellite cinese Yunhai -1, esplode in orbita a causa di una collisione accidentale, con un piccolo detrito spaziale in orbita dal 1996, dove l’esplosione del satellite provoca un totale di 37 frammenti in orbita bassa (intorno alla Terra), lo Space Weather (il tempo meteorologico spaziale), lo Space Debris (i detriti spaziali), le collisioni accidentali.
Le minacce intenzionali causate dall’attività dell’uomo, come la negazione ed inganno(la disinformazione che può provocare un danno ad un Paese intero, come la propaganda), la minaccia cyber (minacce informatiche), le minacce orbitali (attraverso satelliti artificiali), gli attacchi cinetici ai satelliti (sono attacchi cyber-fisici che provocano danni fisici ai satelliti), la guerra elettronica (sarebbe l’attacco al nemico tramite lo spettro elettromagnetico), le armi ad energia diretta (è un arma a distanza che danneggia il bersaglio attraverso un’energia come i laser, i raggi sonori), gli attacchi al ground segment (i segmenti da terra spaziali di controllo), la distruzione degli assetti ASAT Antisatelliti, la minaccia Jamming (è un segnale che disturba volutamente le comunicazioni radio-wireless facendo in modo di diminuire il rapporto segnale-rumore).
Nel novembre 2021 la Federazione Russa ha condotto un test Anti-Satellite (ASAT) ad ascesa diretta (in salita nello spazio) per distruggere uno dei suoi satelliti il Cosmos 1408 che era in orbita dal 1982, creando cosi’ una nube di almeno 1500 detriti in orbita bassa, e minacciando le operazioni spaziali ed il volo spaziale umano.
Le iniziative dei partner internazionali, la rete con la Francia, attraverso l’Air and Space Force (è la forza aerea spaziale delle Forze Armate francesi, che fu la prima forza dell’aviazione militare francese della storia costituita nel 1909), lo Space Command (il Comando Spaziale delle forze militari francesi). Il Regno Unito, con lo UK Space Command (Joint) innaugurato nel luglio 2021 dove ha visto all’attivo il personale in arrivo da tutte le Forze Armate, impiegate su tre aree in operazioni spaziali, addestramento del personale e programmi di sviluppo), gli Stati Uniti con Us Space Command (il Comando Spaziale e di difesa missilistica dell’esercito americano che conduce operazioni nello spazio per sconfiggere il nemico), l’Us Space Force (il reparto responsabile di tutte le operazioni spaziali, dai sistemi di lancio ai satelliti), la NATO con Nato Space Centre (DEU) (è un Comando Centrale della NATO dove il DEU sono i ministri della Difesa della NATO che hanno creato il centro spaziale), lo Space CoE (FRA) (è il Centro che ospita il centro spaziale di eccellenza francese.
Il comparto spaziale della Difesa Italiana, che si suddivide in un ufficio generale Spazio, dove definisce il comparto spaziale di polizia, promuove innovazione, sviluppo di programmi spaziali, consulenze e supporto per il COMINT (Comitato Interministeriale per le Politiche dello Spazio e la ricerca Aerospaziale, e la cooperazione internazionale e nazionale). Il Comando delle Operazioni Spaziali, dove troviamo la difesa e la protezione delle infrastrutture spaziali, la difesa di interesse nazionale, lo Space Domain Awareness (è lo studio ed il monitoraggio dei satelliti in orbita attorno alla Terra, che implica il rilevamento, tracciamento, catalogazione ed identificazione di oggetti artificiali, un esempio i satelliti attivi/inattivi), l’interfaccia operativa nazionale ed internazionale.
Lo Space Segment, è un segmento spaziale di un sistema satellitare artificiale, con assetti in orbita come i “Geostationary Earth Orbit” (è un orbita geostazionaria cioè circolare ed equatoriale, situata all’altezza del periodo di rivoluzione di un satellite artificiale che la percorre, che coincide con il periodo di rotazione della Terra), il Cosmo Skymed 1 (è il primo sistema duale di satelliti radar di osservazione terrestre), l’OPTSAT3000 (è un satellite militare ottico di tipo IMINT delle Forze Armate italiane). In passato è stato impiegato il Centro Spaziale di Malindi (in Kenia) con il lancio del progetto San Marco. Il Centro Spaziale del Generale Luigi Broglio.
A Cura della giornalista Valentina Busiello che ringrazia il CESMA Centro Studi Militari Aerospaziali “Giulio Douhet” dell’Associazione Arma Aeronautica Aviatori d’Italia, l’Aeronautica Militare, per questo interessante appuntamento presso l’Auditorium “Adriano Visconti” di Palazzo Aeronautica ed il giornale Aerospacecue per la pubblicazione.