Russia e Cina firmano un accordo per una stazione sulla Luna
La Stazione Spaziale Internazionale (ISS), che orbita a circa 400 km sopra le nostre teste, nasce dalla collaborazione tra più Paesi. Dal 2000 è costantemente abitata e ha lo scopo di sviluppare esperimenti in microgravità. Così, dalla cooperazione tra vari Paesi, è stato possibile fare importanti passi avanti nella ricerca scientifica e nell’esplorazione spaziale.
Nel frattempo, proprio per il procedere incessante dell’esplorazione spaziale, cresce sempre più il desiderio di conquistare e conoscere più a fondo il resto del Sistema Solare. Russia e Cina si muovono in questo senso e firmano un accordo per la costruzione di una stazione sulla Luna (ILRS). Sono stati Dmitry Rogozin, direttore generale della Roscosmos State Corporation, e Zhang Kejian, capo della CNSA, a siglare il patto d’intesa tra i due Paesi.
La firma dell’accordo tra Russia e Cina
Lo scorso 9 marzo, il governo della Repubblica Popolare Cinese e quello della Federazione Russa hanno firmato un memorandum sulla collaborazione per la realizzazione di una stazione lunare. Come espresso dalle stesse agenzie, CNSA (China National Space Administration) e Roscosmos aderiranno al principio di “co-consultazione, costruzione congiunta e benefici condivisi”. Dunque, nell’ambito della costruzione della International Lunar Research Station (ILRS), Cina e Russia s’impegneranno in una piena collaborazione nella gestione della stazione. Inoltre, la cooperazione nell’ILRS non si fermerà ai due Paesi firmatari, ma sarà aperta a tutti i Paesi interessati.
Ogni nazione e partner internazionale potrà partecipare al progetto, rafforzando, così, i rapporti di ricerca scientifica e promuovendo l’esplorazione spaziale. Un passo in avanti verso una, sempre più importante, presenza dell’umanità nello spazio per scopi pacifici. Questo è il motivo ufficiale per cui Russia e Cina firmano un accordo per la costruzione di una stazione sulla Luna. La siglatura del patto, però, potrebbe avere anche avere dei risvolti politici. Questo progetto potrebbe servire per dimostrare la superiorità scientifico-tecnologica del mondo orientale su quello occidentale. Infatti, la ILRS è la risposta delle due superpotenze al progetto Gateway degli Stati Uniti, a cui partecipa anche l’ESA.
Una stazione sulla Luna per ricerche ed esperimenti
L’ILRS, una volta costruita, sarà una base per il progresso scientifico. Non hanno ancora definito se orbiterà attorno alla Luna o sarà costruita sulla sua superficie, in ogni caso sarà ricca di esperimenti scientifici e ricerche all’avanguardia. Le attività di ricerca saranno condotte anche da operazioni autonome a lungo termine e interesseranno molti ambiti e avranno vari obiettivi. Ovviamente, le operazioni sulla stazione lunare si concentreranno sull’esplorazione e lo studio del satellite. Tutto questo con la prospettiva d’insediare una presenza umana sulla Luna.
I due Paesi non hanno ancora stilato una road map, cioè la programmazione di tutte le azioni da seguire, per la costruzione della stazione. In ogni caso, tutta la pianificazione avverrà in una piena collaborazione. Cina e Russia non sono nuovi nel settore aerospaziale, così, potranno sfruttare tutta l’esperienza accumulata in questi anni. Condivideranno le loro conoscenze sui nuovi sviluppi tecnologici e sulle ricerche scientifiche per meglio attrezzare la struttura e poter, così, dar vita ad un progetto di notevole importanza per tutti.
Russia e Cina sulla Luna con Chang’e 7 e Luna-Resurs-1
Ora che Russia e Cina hanno firmato l’accordo per la realizzazione della base sulla Luna, come arriveranno lassù per cominciare ad erigere? Sempre nell’ambito di questo patto, sono già state programmate due missioni. Con la Chang’e 7, la CNSA lancerà un’orbiter, un lander e un rover per l’esplorazione del polo sud lunare. Questa missione è programmata per il 2024 e oltre ad analizzare il suolo lunare, ne preleverà dei campioni per portarli sulla Terra.
Mentre, l’agenzia russa Roscosmos ha intenzione di inviare un lander Luna-Resurs-1 sempre per analizzare la superficie della Luna. Questo robot fa parte del programma Luna-Glob per la perlustrazione del nostro satellite, a cui partecipa anche l’ESA, e dovrebbe partire nel 2025. Lo scopo di questa missione sarà ricercare e analizzare i minerali e il ghiaccio presenti sulla faccia nascosta della Luna, per studiare come utilizzarli.
Dunque, entrambe le missioni hanno lo scopo di approfondire le nostre conoscenze sulla Luna ma, soprattutto, di preparare il terreno per la futura base lunare.