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Rivoluzione del trasporto aereo urbano: la NASA in campo il progetto AAM

NASA mobilità aerea urbana Credits: NASA

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In alcune pellicole hollywoodiane più fantasiose troviamo facilmente ambienti urbani futuristici con infrastrutture e trasporti all’avanguardia. Al comparto cinematografico sembra unirsi idealmente anche la NASA che, stavolta, pensa di favorire nella realtà lo sviluppo di un trasporto aereo urbano. Nasce così la campagna AAM che promette di rivoluzionare la mobilità del futuro!

Obiettivo campagna AAM della NASA: rivoluzionare il trasporto aereo urbano

Andare al lavoro con l’aerotaxi è il futuro che probabilmente ci attende, almeno secondo la NASA che ha già inaugurato la campagna AAM. Si tratta dell’Advanced Air Mobility, un programma realizzato per lo studio di una mobilità aerea avanzata in contesti urbani e non solo. Sicuramente non è un progetto che permetterà l’operatività di nuovi velivoli di qui a pochi anni, ma stimolerà potenziali aziende e clienti, conferendo loro un ruolo in primo piano.

NASA trasporto aereo urbano Concept dell'ecosistema in fase di pre-sviluppo. Credits: NASA
Concept dell’ecosistema NASA per il trasporto aereo urbano in fase di pre-sviluppo. Credits: NASA

L’attività sarà sviluppata in larga parte a partire dal 2022, ma già nella seconda metà del 2021 sono previste alcune dimostrazioni. Come anticipato, non solo la realtà prettamente urbana sarà coinvolta ma anche le aree rurali potranno beneficiare di trasporti all’avanguardia. Il range massimo auspicato si aggira intorno alle centinaia di miglia considerando la possibilità di un trasporto regionale.

I punti chiave del programma possono essere efficacemente riassunti:

  • Promuovere verso l’opinione pubblica un nuovo concept di trasporto ;
  • Stimolare l’interesse dell’industria verso quello che si profila un nuovo business sicuramente più accessibile rispetto al trasporto aereo odierno;
  • Incentivare lo sviluppo di normative che dovranno gestire il flusso, con un’attenzione particolare all’interoperabilità con il normale trasporto aereo;
  • Identificare e testare strategie che garantiscano un opportuno livello di safety;
  • Identificare i primi requisiti a cui il futuro sistema dovrà rispondere e il supporto infrastrutturale necessario.
Ames Research Center: il team dedicato alla campagna Advanced Air Mobility National. Credits: NASA Photo / Ken Ulbrich
Ames Research Center: il team dedicato alla campagna Advanced Air Mobility National. Credits: NASA Photo / Ken Ulbrich

Test di volo iniziati: la NASA punta su Joby Aviation

L’agenzia americana non ha perso tempo: si sono svolti i test preliminari su un nuovo velivolo elettrico a decollo e atterraggio verticale: l’eVTOL di Joby Aviation. La sua forma richiama quella di un elicottero convenzionale, ma alimentato esclusivamente attraverso l’energia elettrica. Imperativo per il nuovo progetto è anche il vincolo della sostenibilità ambientale: con uno sguardo al traguardo previsto nel 2030 dei SDGs.

I test, svolti vicino a Big Sur (California) avranno lo scopo di raccogliere dati su prestazioni e impatto acustico del nuovo velivolo. L’eVTOL di Joby Aviation è il primo a candidarsi per entrare a far parte del futuro ecosistema pensato dalla NASA. Il team si focalizzerà sull’analisi di dati acustici attraverso un sosfisticato array di 50 microfoni; fondamentali saranno anche i dati prestazionali e quelli di interfaccia comunicativa con i controllori.

L'eVTOL di Joby Aviation presso la base di Big Sur. Credits: Joby Aviation
L’eVTOL di Joby Aviation presso la base di Big Sur. Credits: Joby Aviation

“La campagna nazionale AAM della NASA è fondamentale per guidare la comprensione scientifica e l’accettazione pubblica dei velivoli eVTOL. Siamo incredibilmente orgogliosi di aver lavorato a stretto contatto con la NASA sul volo elettrico negli ultimi 10 anni e di essere la prima azienda eVTOL a volare come parte della campagna”

JoeBen Bevirt, fondatore e CEO di Joby Aviation.

Il trasporto aereo urbano del futuro: la NASA spinge sull’acceleratore

L’inaugurazione vera e propria della campagna è prevista per il 2022 con la prima serie di test denominata NC-1. Questa fase vedrà il coinvolgimento di un parco velivoli molto più ampio e variegato: questi saranno selezionati grazie al confronto con il velivolo di riferimento, per l’appunto l’eVTOL di Joby Aviation. Creare un database prestazionale e una base di certificazione sono le colonne portanti per lo sviluppo del programma.

NASA trasporto aereo urbano Un velivolo selezionato per partecipare alla campagna NC-1: l'eVTOL Skai, alimentato da fuel cells a idrogeno. Credits: Alaka’i Technologies
Un velivolo selezionato per partecipare alla campagna NC-1: l’eVTOL Skai, alimentato da fuel cells a idrogeno. Credits: Alaka’i Technologies

Gli obiettivi della fase NC-1 possono essere riassunti:

  • Operazioni BLOS (Behind Line Of Sight) in condizioni di sicurezza;
  • Piattaforme di simulazioni adeguate, specie nell’ottica delle operazioni e degli imprevisti;
  • Sistema che previene la collisione in volo;
  • Sistema comunicativo bidirezionale;
  • Studio approfondito delle operazioni in prossimità del terreno.

Trasporto passeggeri e merci, manutenzione infrastrutture urbane e ottimizzazione delle attività nelle aree rurali sono solamente alcuni dei possibili campi di azione. La NASA, con il coinvolgimento della FAA, sta gettando le basi del futuro trasporto aereo urbano. Certamente, come anticipato, non sarà un sistema operativo già nei prossimi anni, ma probabilmente sosterrà la fiamma accesa, per esempio, con le consegne con i droni di Amazon. Non sembra che il futuro si discosti tanto da alcuni film hollywoodiani…