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Il radiotelescopio di Parkes ora ha ricevuto anche un nome aborigeno

Considerato uno tra i più famosi e importanti al mondo, il radiotelescopio di Parkes deve il suo nome alla cittadina australiana dove è situato. Conosciuto anche con il soprannome “The Dish”, in italiano “Padellone”, ora questo radiotelescopio ha un nuovo nome: Murriyang. Questa parola fa parte della lingua aborigena del popolo Wiradjuri, e il suo significato sta ad indicare “il mondo del cielo, là dove vive lo spirito Biyaami”.

Il radiotelescopio di Parkes

Il radiotelescopio di Parkes è uno tra i più importanti al mondo ed è situato in Australia, 20 km a nord dell’omonima cittadina nel Nuovo Galles del Sud. Appartiene al gruppo di radiotelescopi ATNF (Australia Telescope National Facility) ed è gestito dall’agenzia scientifica nazionale australiana CSIRO (Commonwealth Scientific and Industrial Research Organisation). È stato inaugurato nel 1961 ed è entrato definitivamente in funzione due anni dopo, nel 1963. Durante questi anni sono stati effettuati regolari aggiornamenti, permettendo al radiotelescopio di raggiungere una sensibilità diecimila volte maggiore di quella che aveva quando è stato costruito. Grazie a questo, risulta essere un radiotelescopio particolarmente efficiente e viene utilizzato da radioastronomi di tutto il mondo per effettuare studi di altissimo livello.

Caratteristiche tecniche

Gli astronomi osservano il cielo australe e manovrano lo strumento dalla sala di controllo, situata all’interno di una torretta in cemento. Sulla sommità di quest’ultima si trova il radiotelescopio, formato da un paraboloide con diametro di 64 metri e il cui peso è di mille tonnellate. La superficie è fatta in parte da alluminio e in parte da acciaio e l’area destinata a raccogliere la radiazione è ampia 3216 metri quadrati.

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Il radiotelescopio di Parkes. Credits: CSIRO

Nel punto più alto, a 58 metri dal suolo, si trova la sommità della cabina focale, dove sono situati i ricevitori che osservano diverse bande di frequenza. Le onde radio che il radiotelescopio riesce a ricevere hanno una lunghezza d’onda compresa tra i 7 mm e i 4 m e l’accuratezza migliore è di 11 arcosecondi. La presenza, tra i diversi ricevitori, di un multi beam, permette di osservare 13 piccole zone di cielo nello stesso istante. Questa operazione è particolarmente importante e fondamentale, poiché permette di cercare nuovi corpi celesti in tempi non eccessivamente lunghi e su ampie zone di cielo.

Impiego del radiotelescopio di Parkes

Oltre a vantare il fatto di aver individuato finora il numero più alto di pulsar rispetto ad ogni altro radiotelescopio, Parkes è anche riuscito a trovare l’unica “doppia pulsar”. Si tratta di un sistema di due pulsar rotanti, la cui scoperta è stata importantissima per quanto riguarda la teoria della Relatività Generale. Inoltre, questo radiotelescopio ha un ruolo importante nella ricerca delle onde gravitazionali, monitorando un campione di pulsar, ed è uno tra i migliori strumenti per la rilevazione di FRB (Fast Radio Burst).

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Credits: NASA

Anche la NASA ha spesso fatto riferimento alle osservazioni di Parkes per ricevere i segnali delle navicelle spaziali. In particolare, durante la missione Apollo 11 che ha visto lo sbarco dell’uomo sulla Luna, il radiotelescopio di Parkes ha ricevuto i segnali televisivi e li ha trasmessi a un pubblico di 600 milioni di persone in tutto il mondo. Da questo episodio trae ispirazione il film “The Dish”, dal nome del radiotelescopio dove è stato girato, che racconta la storica missione del 1969.

Il nuovo nome aborigeno

Per via delle sue caratteristiche, il radiotelescopio di Parkes è stato soprannominato anche “The Dish” o “The Big Dish”, in italiano “Padellone”. Adesso, però, avrà un ulteriore nome, datogli dal popolo Wiradjuri, in lingua aborigena: Murriyang. Il significato di questo nuovo nome fa riferimento “al mondo del cielo”. La scelta di dare un nuovo nome al telescopio rende omaggio alla cultura e al popolo Wiradjuri. Inoltre, sottolinea l’importanza che ha l’osservazione del cielo e dei fenomeni astronomici nella tradizione dei popoli aborigeni. Marta Burgay, astrofisica italiana che con questo radiotelescopio ha scoperto nel 2003 la “pulsar doppia”, afferma:

Quello di Parkes è stato il primo radiotelescopio con cui abbia mai osservato ed è stato un luogo che ho frequentato e amato moltissimo. Tra il 2000 e il 2014 (anno in cui sono iniziate le osservazioni da remoto) sono andata a Parkes almeno due volte l’anno, per varie settimane ogni volta: era diventato una “casa lontano da casa” e ho tantissimi bei ricordi legati a quei luoghi e alle persone che ci ho conosciuto. E da oggi, oltre che “Padellone”, come affettuosamente l’abbiamo spesso chiamato, potrò chiamarlo anche col suo nuovo nome Wiradjuri: Murriyang