Luna: scosse e restringimento in atto
Circa 50 anni fa, l’uomo riuscì ad approdare per la prima volta sulla Luna. Questa notizia potrebbe sconvolgere tutti i complottisti che girano per il mondo del web, quindi, se siete sensibili di cuore (e di mente), vi chiediamo di non andare oltre.
Un lungo gradino, una scarpata alta circa 80 metri, è quello che hanno affrontato gli astronauti dell’Apollo 17 esplorando, al volante del Lunar rover, la valle di Taurus-Littrow; secondo gli scienziati, questa faglia è stata creata dal movimento tettonico della Luna, terremoti indotti dal restringimento del nostro satellite naturale.
A cosa sono dovuti i terremoti sulla Luna?
Le scosse sono dovute principalmente a due fattori: uno esterno, quando un meteorite si schianta sulla superficie, e uno che riguarda i movimenti interni, fino a ora poco indagato.
Le prime crepe, quindi, sono state scoperte un bel po’ di tempo fa; sovrapponendo con i dati raccolti tra il 1969 e il 1977, che ha individuato l’epicentro della bellezza di 28 terremoti, e quelli del 2010, tramite il Lunar Reconnaissance Orbiter (LRO) della Nasa, è stato scoperto che 8 di quei sismi provenivano dai movimenti delle faglie (entro un raggio di 30 chilometri da una faglia, per essere precisi).
Ha commentato Nicholas Schmerr, colui che ha utilizzato, insieme al suo team, un algoritmo per analizzare i dati sismici raccolti dalle missioni Apollo tra gli anni ’60 e ’70:
Abbiamo scoperto che alcuni dei terremoti registrati dalle missioni Apollo sono avvenuti molto vicino alle faglie viste nell’immagini riprese dalla missione LRO. È molto probabile che queste faglie siano ancora attive. Questi risultati ci dicono che dobbiamo tornare sulla Luna. Con le missioni Apollo abbiamo imparato molto, ma abbiamo solo scalfito la superficie. Con i moderni sismometri potremmo capire molto di più sulla geologia lunare
Per farla in breve, quindi, gli scienziati hanno rielaborato i vecchi dati dei sismografi lunari con un nuovo modello, scoprendo che alcuni dei terremoti più superficiali potrebbero essere dovuti ad attività tettonica: questo significherebbe che la Luna è geologicamente più attiva di quello che pensavamo. Questo è uno dei motivi per cui, gli scienziati, potrebbero tornare molto presto sulla Luna. La domanda è: QUESTA VOLTA CREDERANNO ALLO SBARCO DELLA LUNA???
Fonti: ansa.it; repubblica.it; galileonet.it