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Pronto al lancio il satellite di seconda generazione della costellazione COSMO-SkyMed

Rappresentazione di COSMO-SkyMed Seconda Generazione. Crediti: ASI.

Rappresentazione di COSMO-SkyMed Seconda Generazione. Crediti: ASI.

COSMO-SkyMed è un progetto finanziato dall’Agenzia Spaziale Italiana con fondi assegnati dal Ministero dell’Università e della Ricerca e dal Ministero della Difesa. Il sistema COSMO-SkyMed consiste in una costellazione di satelliti che operano in orbita terrestre bassa con lo scopo di osservare la Terra. Nei prossimi giorni, ad oggi la data di lancio è fissata al 28 gennaio, il secondo satellite COSMO-SkyMed di seconda generazione verrà messo in orbita da vettore Falcon 9, andando ad arricchire la formazione satellitare.

La costellazione COSMO-SkyMed

La missione COSMO-SkyMed (COnstellation of small Satellites for Mediterranean basin Observation) è il risultato dell’espressione delle importanti competenze dell’industria spaziale italiana. L’eccellenza di Leonardo con le sue joint venture Telespazio e Thales Alenia Space, insieme al contributo di numerose piccole e medie imprese, hanno permesso la nascita di questa missione duale da osservazione terrestre.

 Rappresentazione di COSMO-SkyMed di seconda generazione in orbita terrestre. Crediti: ASI.
Rappresentazione di COSMO-SkyMed di seconda generazione in orbita terrestre. Crediti: ASI.

Il sistema COSMO-SkyMed è infatti detto duale in quanto opera con obiettivi di natura sia civile che militare. La costellazione è formata da satelliti di prima e seconda generazione, questi possono essere visti come delle sentinelle che orbitano attorno al Pianeta scrutando la superficie terrestre. La scansione metro per metro di quest’ultima rende disponibili dati e informazioni molto utili, permettendo di monitorare eventi pericolosi quali alluvioni, incendi e scioglimento dei ghiacciai, coordinare operazioni di soccorso in caso di calamità naturali, oppure controllare dall’alto determinate aree in situazione di crisi.

Una accurata spiegazione del sistema COSMO-SkyMed a cura dell’Agenzia Spaziale Italiana. La costellazione costituisce il programma italiano più avanzato a scopo di osservazione terrestre con fine sia civile che militare.

L’analogia con le sentinelle non è casuale. Infatti, il sistema COSMO-SkyMed costituisce il contributo nazionale italiano al più grande programma europeo Copernicus. Il programma è una iniziativa di Agenzia Spaziale Europea e Commissione Europea che vuole sfruttare al meglio le rilevazioni satellitari nel campo di sicurezza e ambiente. Gioiello del programma Copernicus sono i sei satelliti Sentinel, da cui le sentinelle, che operano in orbita bassa monitorando le condizioni atmosferiche, studiando i cambiamenti climatici, e analizzando le condizioni della superficie terrestre.

Il lancio di COSMO-SkyMed di Seconda Generazione

Nella formazione titolare di COSMO-SkyMed troviamo satelliti di prima e seconda generazione. I quattro satelliti di prima generazione (COSMO-SkyMed 1-4) sono stati messi in orbita terrestre tra 2007 e 2010 dalla base di Vandenberg. Invece, il primo satellite di seconda generazione (CSG) è stato lanciato in orbita dallo spazioporto di Kourou il 18 dicembre 2019.

La presentazione del sistema COSMO SkyMed di Seconda Generazione a cura di ArianeSpace.

A questo punto è tutto pronto per il lancio del secondo satellite COSMO-SkyMed di Seconda Generazione. Il lancio del CSG numero 2 è programmato per il prossimo venerdì 28 gennaio alle 00:22, orario italiano. CSG-2 viaggerà a bordo del vettore Falcon 9 con partenza dalla base di Cape Canaveral. Il lanciatore della SpaceX aiuterà il satellite a posizionarsi in orbita eliosincrona polare.

Questo lancio permette di allungare ulteriormente la vita operativa della costellazione COSMO-SkyMed, ormai in funzione da almeno 15 anni. Peraltro, con l’arrivo della seconda generazione i satelliti possono contare su nuove capacità più complesse. I satelliti CSG sono caratterizzati infatti da un radar ad apertura sintetica (SAR) con prestazioni migliori in termini di risoluzione spaziale, con capacità di immagazzinamento e velocità di trasmissione dati raddoppiati. Il satellite è costituito dall’integrazione di tre moduli principali, per una massa totale di circa 2230 kg. Troviamo un modulo di servizio, uno di propulsione ed uno per il carico pagante.

La nuova generazione permetterà all’Italia di avere un sistema per l’Osservazione della Terra ancora più all’avanguardia e con caratteristiche uniche al mondo.