Lancio di Artemis 1 rimandato: ecco il problema
La Nasa ha annullato il primo tentativo di lancio di Artemis 1, il primo razzo lunare dell’agenzia spaziale statunitense in 50 anni, a causa di un problema durante la procedura chiamata “spurgo del motore” (engine bleed) 40 minuti prima del lancio. Il team continuerà a raccogliere dati, prima di annunciare i tempi del prossimo tentativo di lancio. Potrebbe avvenire venerdì 2 settembre o addirittura essere interrotto fino al mese prossimo (Aggiornamento al 30 agosto: il lancio potrebbe avvenire sabato 3 settembre).
I motori prima del lancio
Gli ingegneri del complesso di lancio della Nasa a Cape Canaveral hanno scoperto il problema in uno dei quattro motori principali (nel motore 3) del razzo Space Launch System (SLS) durante il caricamento notturno dei 2,76 milioni di litri di idrogeno liquido e ossigeno. Non è stato però possibile trovare una soluzione in tempo per soddisfare la finestra di lancio di due ore che si è aperta alle 8:33 ET. Era comunque prevedibile non rispettare la prima data di backup per la gravità del problema. Questo è sorto quando gli ingegneri hanno aumentato la pressione sulle tubazioni del carburante per “condizionare” i motori con propellente criogenico e aumentare la loro temperatura per il lancio.
Il problema al motore 3
I motori si devono trovare alla temperatura criogenica fredda in modo tale che all’avvio non si abbia stress termico eccessivo con il carburante freddo che lo attraversa. Durante lo “spurgo del motore”, l’idrogeno viene fatto circolare attraverso il motore per prepararlo al lancio. Tre dei quattro motori della missione hanno funzionato come previsto, ma il n°3 ha riscontrato il problema.
Una questione più generale
I quattro motori RS-25 del sistema di lancio spaziale devono essere condizionati termicamente prima che il propellente super freddo inizi a fluire attraverso di essi per il decollo. I controller di lancio condizionano quindi i motori e aumentano la pressione sul serbatoio di idrogeno liquido dello stadio centrale. Una parte dell’idrogeno liquido viene “spurgato” a circa -200°C ai motori per portarli all’intervallo di temperatura corretto. I gestori sospettano che il problema riscontrato sul motore 3 sia il risultato di un problema con il motore stesso. In realtà non è stato un vero e proprio problema al motore piuttosto un problema all’interno del sistema di spurgo utilizzato per raffreddare il motore.
Difficoltà del lancio prevedibile
Il team di lancio sapeva che il test di spurgo sarebbe stato critico poiché non era stato in grado di includerlo nei precedenti “test di prova in abito bagnato” (wet dress rehearsal tests simulating) che simulavano il lancio. Ieri, lunedì 29 agosto è stata la prima volta che lo ha dimostrato. Il team di lancio deve ancora risolvere quanto accaduto e per adesso il razzo rimarrà nella sua posizione attuale per raccogliere dati e valutare i prossimi passi.
Sembra esserci stato un altro problema
Il team ha anche osservato quella che sembra essere una crepa nel materiale del sistema di protezione termica su una delle flange del palco centrale. Le flange sono giunti di collegamento e sono fissate nella parte superiore e inferiore dell’intero serbatoio in modo che i due serbatoi possano essere fissati ad esso. Sembra essersi formato un po’ di gelo e segni di scie di vapore nella fase superiore che hanno indicato una potenziale crepa strutturale nel serbatoio. Valutate in seguito le immagini della telecamera, si è concluso che non c’era alcuna crepa strutturale nel serbatoio. Il ghiaccio si è formato dall’aria congelata a sua volta intrappolata all’interno di una fessura nella forma.
Artemis 1: un vero e proprio lancio di prova
Il volo Artemis senza equipaggio è una missione di prova cruciale progettata per valutare le capacità del razzo SLS. Anche la capsula dell’equipaggio Orion da sei persone prima del previsto ritorno dell’umanità sulla Luna rappresenta un’opportunità per capire la difficoltà della missione. Se Artemis 1 alla fine avrà successo, gli astronauti saranno a bordo di un volo di prova provvisorio lungo la stessa rotta a 40.000 miglia oltre la luna e ritorno.