James Webb Telescope: svelati i programmi scientifici per il primo anno
Il James Webb sarà il telescopio più tecnologico che lavorerà nello spazio. Il suo lancio è previsto per il 31 ottobre 2021. La sua attività permetterà di studiare pianeti e mondi lontani con livelli di dettaglio e risoluzione senza precedenti. Dato il prestigio e le performance dello strumento, molti centri spaziali di ricerca useranno questa tecnologia per effettuare diversi studi. Il comitato scientifico designato ha selezionato i programmi scientifici che si svolgeranno nel primo anno del James Webb Telescope tra le tante proposte ricevute.
Webb nasce da una collaborazione tra l’ agenzia spaziale americana, europea e canadese. Grazie al suo specchio primario di 6.5 metri e la tecnologia di ripresa a infrarossi rappresenterà uno strumento al servizio della comunità scientifica mondiale. I responsabili della missione hanno selezionato gli esperimenti che caratterizzeranno il ciclo 1, ovvero il primo anno di missione. Questi programmi specifici rappresentano un’opportunità unica di investigare l’universo con uno strumento unico e altamente tecnologico.
Le proposte selezionate coinvolgono un’ampia varietà di aree scientifiche. Queste aiuteranno i centri di ricerca a ottenere risultati fondamentali per la conoscenza dell’universo e della nostra natura. L’Europa avrà un ruolo chiave durante tutta la missione. Infatti, il 33% delle proposte selezionate per il telescopio appartiene proprio all’agenzia europea.
I programmi scientifici di James Webb Telescope
La selezione delle attività per il telescopio richiede parametri molto rigorosi. Il comitato ha valutato le 1172 proposte di esperimenti ricevute. Dunque, una vera e propria competizione tra centri di ricerca per aggiudicarsi parte del prezioso tempo dello strumento. Scienziati e astronomi hanno formato il comitato per la selezione dei programmi proposti. Per via della pandemia, il gruppo ha lavorato per diverse settimane da remoto leggendo e valutando le proposte.
Per il ciclo 1, la missione ha messo a disposizione 6000 ore di osservazione da spartire su diversi esperimenti. Queste rappresentano circa due terzi di tutto il primo ciclo. Nel tempo restante, il telescopio effettuerà le fasi di Early Release Science (ERS) e Guaranted Time Observation (GTO). Scienziati da 44 stati diversi hanno portato le loro idee. I programmi scientifici selezionati fanno parte dei General Observers Program. Queste sono le osservazioni che permettono ai centri di ricerca di utilizzare il telescopio.
Il comitato ha selezionato 266 proposte. 33% di queste derivano da paesi membri dell’Esa. L’agenzia spaziale europea utilizzerà il 30% del tempo disponibile nel ciclo 1. Inoltre molte delle idee scelte, utilizzeranno i due strumenti presenti sul telescopio sviluppati proprio da Esa. Questi numeri rimarcano l’importanza del ruolo dell’agenzia europea in questa missione. Avendo una posizione principale, Esa fornirà anche il vettore Ariane 5 per portare in orbita il telescopio nel lancio previsto per ottobre 2021.
Lo strumento inizierà ad osservare l’universo nel 2022 dopo aver verificato il funzionamento degli strumenti. Il Webb Telescope sarà posizionato a 1.5 milioni di km dalla Terra, nel secondo punto lagrangiano. Questa particolare posizione permetterà al telescopio di essere in linea con la Terra durante il suo movimento attorno al Sole come mostrato nel video riportato.
L’entusiasmo di Esa per la missione James Webb Telescope
A questo indirizzo è possibile trovare tutti i programmi selezionati dal comitato. Le aree scientifiche di ricerca sono molteplici. Studi sugli esopianeti, sulle galassie, sui buchi neri sono presenti. Ma ci sono anche osservazioni del sistema solare e analisi sulla fisica delle stelle.
L’Esa è entusiasta di questa missione. Come partner principale della missione, l’agenzia europea ha montato due strumenti sul telescopio. Il primo si chiama NIRSpec, uno spettrometro nel vicino infrarosso che permetterà di mappare galassie e stelle lontane. Invece MIRI, sviluppato insieme alla Nasa, sarà l’unico strumento sul telescopio capace di osservare il medio infrarosso.
Il telescopio Webb porterà nello spazio tecnologie innovative che permetteranno di scoprire i misteri dell’universo. Mai uno strumento così tecnologicamente avanzato è stato lanciato. L’importanza di questa missione è legata alla ricerca che gli scienziati faranno tramite questi particolari occhi. Di conseguenza, il ruolo principale rappresentato dall’Esa riconferma il prestigio del programma spaziale europeo. L’agenzia europea nelle missioni di successo è ormai una costante e si afferma sempre di più come leader principale del settore. Günther Hasinger, Director of Science di Esa, ha sottolineato il giustificato entusiasmo per questa missione:
Celebriamo questa partnership di successo tra Esa e i nostri colleghi di Nasa e Csa. Non vediamo l’ora di vedere le spettacolari immagini di Webb che in questo primo anno di attività ci permetteranno di effettuare nuove scoperte.