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Hubble colpisce ancora: rilevato vapore acqueo nell’atmosfera di Europa!

Europa Hubble vapore acqueo Credits: NASA, NASA-JPL, University of Arizona

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Hubble non smette di stupire: grazie alle sue rilevazioni gli scienziati hanno determinato la presenza di vapore acqueo nell’atmosfera di Europa. Una scoperta che apre ad una remota, seppur possibile, presenza di vita sulla luna di Giove. Emerge però una curiosa stranezza su questa scoperta, ma cerchiamo di capire meglio come è stato rilevato e cosa ha lasciato di stucco gli studiosi.

L’acqua nel sistema solare: il caso di Europa, la luna di Giove

Europa vapore acqueo Hubble Dettaglio della superficie di Europa Credits. NASA/JPL/University of Arizona
Dettaglio della superficie di Europa Credits. NASA/JPL/University of Arizona

A circa 320 milioni di chilometri (distanza media) da noi troviamo il pianeta più grande del sistema solare: Giove. Spesso visibile dalla Terra accompagnato dai quattro famosi satelliti medicei: Io, Europa, Ganimede e Callisto. Chissà cosa avrà pensato Galileo nel 1610 quando, con il suo telescopio, li ha osservati per la prima volta, o addirittura se già immaginava che su alcuni di essi si potesse trovare vapore acqueo.

Oggi abbiamo qualcosa in più rispetto a quei tempi: Hubble, al quale dobbiamo larga parte della nostra comprensione dell’Universo. Il telescopio spaziale, grazie a STIS (Space Telescope Imaging Spectrograph), ha permesso la rilevazione del vapore acqueo su Europa grazie all’impronta spettrale ultravioletta caratteristica dell’ossigeno. Grazie a questa rilevazione si è dedotta la presenza di acqua, caratterizzata dalla presenza di ossigeno.

Europa vapore acqueo Hubble Rappresentazione della sezione di Europa Credits: NASA/JPL-Caltech
Rappresentazione della sezione di Europa Credits: NASA/JPL-Caltech

La temperatura di Europa non sale mai oltre i -160° C, il che comporta la presenza massiccia di ghiaccio sulla supeficie del satellite. Un’altra variabile importante è la pressione superficiale pari circa a un miliardesimo di quella terrestre e ciò permette la possibilità dell’evaporazione a temperature molto basse rispetto a quelle sulla Terra. Già la sonda Galileo evidenziò la presenza di geyser di vapore acqueo che raggiungono fino a 60 miglia, dimostrando di fatto la presenza di un oceano sotterraneo su Europa.

I nuovi dati di Hubble rivelano un’altra sorgente di vapore acqueo su Europa

I nuovi dati derivati da osservazioni di Hubble, che coprono gli anni dal 1999 al 2015, hanno avanzato un’ulteriore ipotesi sull’origine del vapore acqueo di Europa. Sembra che la debole luce del sole riesca a far sublimare la parte più superficiale dello strato di ghiaccio che ricopre Europa, rilasciando vapore acqueo nell’atmosfera. La presenza costante di acqua allo stato gassoso ha suscitato molto interesse soprattutto per un particolare non ancora risolto.

Spiegazione animata NASA Credits: NASA’s Goddard Space Flight Center/Paul Morris

Sostanzialmente si è misurata una presenza rilevante e continua di vapore acqueo solamente in un emisfero della luna! In particolare parliamo dell’emisfero di uscita di Europa, ovvero quello opposto alla direzione del moto lungo la sua orbita. Purtroppo il motivo di questa asimmetria non è stato ancora compreso, per cui saranno necessari ulteriori studi approfonditi.

“L’osservazione del vapore acqueo su Ganimede, e sul lato posteriore di Europa, fa avanzare la nostra comprensione delle atmosfere delle lune ghiacciate. Tuttavia, il rilevamento di un’abbondanza di acqua stabile su Europa è un po’ più sorprendente che su Ganimede, perché le temperature superficiali di Europa sono più basse di quelle di Ganimede”.

Lorenz Roth del KTH Royal Institute of Technology, Space and Plasma Physics, Svezia.

Non ci resta che condurre studi più approfonditi per svelare il mistero

appresentazione artistica JUICE  Credits: Spacecraft: ESA/ATG medialab; Jupiter: NASA/ESA/J. Nichols (University of Leicester); Ganymede: NASA/JPL; Io: NASA/JPL/University of Arizona; Callisto and Europa: NASA/JPL/DLR
Rappresentazione artistica JUICE Credits: Spacecraft: ESA/ATG medialab; Jupiter: NASA/ESA/J. Nichols (University of Leicester); Ganymede: NASA/JPL; Io: NASA/JPL/University of Arizona; Callisto and Europa: NASA/JPL/DLR

La notizia riguardante il misterioso comportamento stimolerà certamente l’interesse di molti gruppi di ricerca in tutto il mondo. Il fatto è che, ancora una volta, il famoso telescopio spaziale ha ampliato i nostri orizzonti riguardo la conoscenza del Sistema Solare. Già in estate Hubble è stato determinante per rilevare le prime tracce di vapore acqueo su Ganimede, utilizzando la stessa strumentazione messa in campo nel caso di Europa.

Intanto sulla Terra le agenzie spaziali stanno sviluppando le future missioni dedicate allo studio dei satelliti medicei. L’ESA punta su JUICE (JUpiter ICy moons Explorer), il cui lancio è previsto per il 2022. L’obiettivo è lo studio di Giove e dei suoi satelliti fornendo dati per almeno 3 anni dal suo arrivo, previsto nel 2029. Oltreoceano si sta invece sviluppando la sonda Europa Clipper, dedicata esclusivamente allo studio di Europa.

Rappresentazione artistica NASA Clipper Credits: NASA/JPL-Caltech
Rappresentazione artistica NASA Clipper Credits: NASA/JPL-Caltech