Home » Decollato con successo il razzo Vega VV23

Il 9 Ottobre alle 3:39, il razzo Vega VV23 è stato lanciato con successo, posizionando in orbita due satelliti principali e dieci satelliti ausiliari. Questo evento segna un importante traguardo per l’azienda italiana Avio. Di seguito esploreremo i dettagli di questo significativo lancio spaziale e il suo impatto sul settore.

L’azienda italiana Avio

Avio è un rinomato gruppo internazionale specializzato nella progettazione e sviluppo di lanciatori spaziali e sistemi di propulsione sia solida che liquida per il settore del trasporto spaziale. Con oltre 50 anni di esperienza e competenze accumulate, Avio si posiziona come leader indiscusso nel campo dei lanciatori spaziali e della propulsione spaziale, includendo tecnologie solide, liquide e criogeniche, nonché sistemi di propulsione tattica.

Presente in Italia, Francia e Guyana Francese, Avio gestisce cinque stabilimenti e impiega circa 1.200 professionisti altamente qualificati, di cui circa il 30% è coinvolto in attività di ricerca e sviluppo. Avio agisce come contraente principale per il programma Vega e come subcontraente per il programma Ariane, entrambi finanziati dall’Agenzia Spaziale Europea (ESA), contribuendo a posizionare l’Italia tra i pochi paesi al mondo in grado di produrre un completo vettore spaziale.

Il razzo Vega VV23 e i carichi

Vega VV23, il lanciatore di nuova generazione di Arianespace, è progettato per missioni con carichi utili satellitari di piccole e medie dimensioni. Il 9 ottobre, ha compiuto il suo più recente volo, consegnando con successo il satellite di osservazione della Terra THEOS-2 alla Thailandia, insieme al satellite meteorologico Triton (FORMOSAT-7R) di Taiwan e altri dieci satelliti di dimensioni ridotte.

vega vv23
Credits- Arianespace

THEOS-2, gestito dall’Agenzia governativa thailandese per lo sviluppo della geoinformatica e delle tecnologie spaziali, è una struttura che pesa 417 chilogrammi, realizzata da Airbus Defence and Space. Ha il compito di monitorare attentamente la Terra, previsto per un funzionamento di 10 anni e offre una risoluzione fino a 0,5 metri.

Triton, d’altra parte, è un satellite meteorologico sperimentale leggero, frutto dell’opera dell’Agenzia Spaziale di Taiwan. Con un peso di 241 chilogrammi, è progettato per raccogliere dati fondamentali per la previsione dei tifoni.

Gli altri dieci satelliti della missione VV23

Oltre a THEOS-2 e Triton, sono stati inclusi altri dieci satelliti di dimensioni ridotte, conformi allo standard CubeSat. Tra questi, spicca il Proba-V Companion CubeSat (PVCC), con un formato di 12 unità (12U), che ricoprirà un ruolo cruciale come dimostratore tecnologico e satellite dedicato alla ricerca sulle scienze della Terra.

In aggiunta, troviamo ESTCube-2, lanciato per conto dell’Università di Tartu, il quale contribuirà significativamente alla ricerca sulla vegetazione. Equipaggiato con una coppia di telecamere operative a differenti lunghezze d’onda, mappa l’indice di differenza di vegetazione normalizzata (NDVI), un indicatore utilizzato per studiare la salute e la densità della vegetazione.

PRETTY, acronimo di Passive Reflectometry and Dosimetry, rappresenta una collaborazione tra l’ESA e un consorzio che comprende l’Università Tecnica di Graz, i Laboratori Seibersdorf e Beyond Gravity. Dotato di due antenne, questo satellite rileverà segnali diretti dalla Terra e altrettanti riflesso dalla sua superficie, permettendo di misurare l’altezza del ghiaccio e dell’acqua del mare.

ANSER Leader sarà il fulcro delle comunicazioni con la Terra, mentre i CubeSats ANSER Follower 1 e 2 si affideranno al Leader per la trasmissione di comunicazioni attraverso collegamenti inter-satellite.

I prossimi step

Sia l’amministratore delegato di Arianespace, Stéphane Israël, che l’amministratore delegato di Avio, Giulio Ranzo, esprimono grande soddisfazione per la collaborazione sinergica tra i team di Avio, Arianespace, ESA e CNES, nonché per l’ottimo risultato conseguito con questa innovativa missione.

La stretta integrazione delle competenze e l’efficace coordinamento delle risorse hanno contribuito in modo significativo al successo di questa impresa di portata internazionale. Restiamo in attesa del verdetto finale di questa impresa, tenendo a mente che l’obiettivo primario è l’approfondimento dell’ambiente, delle condizioni meteorologiche e del fenomeno del cambiamento climatico.