CEO di Boeing: licenziamento da $62.2 milioni
Dennis Muilenburg, CEO di Boeing fino al fermo produzione del velivolo 737 MAX, riceverà come buonuscita un compenso multimilionario: circa $62.2 milioni di dollari.
CEO Boeing una posizione plurimilionaria
L’ex amministratore delegato di The Boeing Company riceverà questa enorme cifra come somma della quota di rescissione del contratto e del valore di stock option della società, detenute attualmente da Muilenburg.
Al dì la delle enormi difficoltà affrontate dalla società dopo i due tragici incidenti che hanno coinvolto i nuovi 737 MAX, questo accordo è ancora più difficile da comprendere se raggiunto lo stesso giorno in cui 2800 dipendenti di Spirit AeroSystem, uno dei maggiori fornitori del progetto 737 MAX, vengono avvisati della possibilità di chiusura dello stabilimento di Wichita Plant, Kansas.
D’altronde è la posizione di amministratore delegato in un questi colossi industriali ad essere una posizione altamente retributiva.
Il nuovo CEO, David Calhoun, sembra che riceverà un compenso stimato di $28 milioni, più $7 milioni di incentivo per un contratto a lungo termine.
Forte contrasto
I 346 morti tra gli incidenti in Indonesia ed Etiopia ed il successivo fermo prolungato dei velivoli hanno portato allo stop della produzione.
Una decisione, presa dal board direttivo, che stima una perdita economica di miliardi di dollari.
Nei giorni scorsi sono emersi anche dissidi interni all’azienda, dopo il rilascio delle conversazioni tra alcuni dipendenti.
Sembra infatti che gli stessi dipendenti impiegati nella linea produttiva del velivolo si siano accorti di alcune strategie di risparmio denaro da parte della società (come il non aggiornamento dei piloti sul sistema MCAS).
I dati trasmessi da Moody’s, una delle maggiori società di analisi finanziaria al mondo, rivelano che sono circa 24 le aziende che potenzialmente risentiranno del blocco produzione dei 737 MAX: tra di esse ci sono anche General Electric e Honeywell.
Airbus contro Boeing
Il declino di Boeing è ancora più marcato se contestualizzato con lo sviluppo esponenziale di Airbus in questi ultimi anni.
La crescita di questi colossi dell’industria aerospaziale è descritta qualitativamente dal numero di ordini per velivoli che le aziende hanno ricevuto annualmente.
Dati alla mano, Airbus sembra aver strappato il monopolio del mercato civile alla rivale americana. A maggior ragione se si conta che, nel 2019, l’immagine seguente non tiene conto dell’ultimo ordine ricevuto da Airbus: 50 velivoli dalle compagnie Cebu Pacific e Spirit Airways.