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2020 QG: l’asteroide più vicino mai osservato finora

Asteroide 2020 QG

Credits: osservatoriosormano.it

Non è strano che gli asteroidi siano i protagonisti di titoli particolari delle testate online, così come non è strano che i giornalisti approfittino per creare titoli “impanicanti”. Il protagonista di oggi è “2020 QG”, un piccolo asteroide che ha segnato un piccolo record: è passato a poco meno di 3000 km dalla Terra, divenendo, in questo modo, l’asteroide più vicino che sia mai stato osservato finora.

L’asteroide 2020 QG

Con il suo perielio a 0.996 au (Astronomical Unit) e semiasse maggiore di 1.994 au, l’asteroide in questione risulta facente parte della famiglia “Apollo”; di per sé, fa parte della famiglia di asteroidi più pericolosa, insieme ad “Aten”, in quanto la sua orbita interseca quella terrestre.

Asteroide

Seppur la sua famiglia possa destare qualche preoccupazione, le sue dimensioni non sono così preoccupanti: essa, infatti, presenta un diametro orientativo di circa 3-4 metri, che si sarebbe tramutato in danno zero in caso eventuale di impatto. Tanto per avere un confronto, il meteorite che passò nel 2013 nei cieli di Čeljabinsk, in Russia, provocando circa 1500 feriti, aveva un diametro stimato di 15 metri; oppure, l’asteroide che spaccò il cielo a Tunguska nel 1908, in Siberia, che provocò anche diversi morti, aveva un diametro stimato tra i 40 e i 60 metri!

Tutti questi confronti fatti sopra, dovrebbero aver dato un’idea orientativa sulla sua potenza esplosiva: tutto si sarebbe risolto, semplicemente, in un bolide visibile in una piccola porzione della Terra (per la precisione, sull’Oceano Indiano).

Come mai non era stato avvistato prima?

La moderna tecnologia non permette di avvistare tutti gli asteroidi, soprattutto se questi risultano di piccole dimensioni (come il nostro caso). In questo caso, non solo le dimensioni dell’asteroide erano irrisorie ma ha raggiunto il suo punto di minima distanza in un punto della Terra illuminato dal sole e la sua velocità relativa era molto elevata.

Asteroide 2020 QG
Credits: wikipedia.org

Date le condizioni al contorno, la sua osservazione è dovuta proprio alla distanza eccezionalmente bassa che ha raggiunto, circa 2950 km; questo incontro estremamente ravvicinato lo rende l’asteroide più vicino mai osservato (sul sito ufficiale del NEOCC è stato definito “closest close approach“).

Non c’è nulla di cui preoccuparsi…

Come già annunciato in un nostro precedente articolo, tutti gli PHA (Potentially Hazardous Asteroid) sono messi sotto stretta sorveglianza da tutte le principale agenzie spaziali (NASA, ESA…); rientrano in questa lista speciale, tutti quegli asteroidi che sono grandi almeno 1 km e che presentano un MOID (Minimum Orbital Intersection Distance) minore o uguale a 0.05 au.

Per il futuro, esiste una lista, continuamente aggiornata, di asteroidi inseriti nella “Risk List” con tanto di probabilità di impatto, sul sito di neo.ssa.esa.int che vi permetterà di controllare in modo razionale i corpi celesti che passano continuamente sulle nostre teste.

Non permettete ai giornalisti di prendervi in giro: non lasciatevi mai impressionare dai titoloni alla “Un asteroide grande quanto un’auto ci ha schivato”, perché sono atti solo a spaventarvi! Asteroidi come 2020 QG ci passano sopra le teste molto spesso, solo che non sempre riusciamo a osservarli. Concentriamoci solo sull’aspetto scientifico della faccenda: più corpi celesti riusciamo a captare, più tasselli su quello che c’è lì fuori vanno al loro posto.