Amelia Earhart: la prima donna aviatrice
25 Agosto 1932. Una data che tutti dovrebbero ricordare. È il giorno in cui le donne si sono fatte valere anche nei cieli. È il giorno in cui Amelia Earhart ha completato la sua traversata da Los Angeles a Newark, diventando la prima donna ad attraversare in volo gli Stati Uniti senza scalo.
Nata il 24 Luglio 1897, il suo destino venne deciso all’età di 23 anni quando si reca, insieme col padre, ad un raduno aeronautico a Long Beach in California. Per la prima volta, infatti, sale a bordo di un biplano per un giro turistico di dieci minuti sopra Los Angeles: è stato proprio in quell’occasione che decise di imparare a volare. Comincia a frequentare le lezioni di volo e, ad un anno di distanza, con l’aiuto della madre, acquista il suo primo biplano, con il quale stabilirà il primo dei suoi record femminili, salendo a un’altitudine di 14.000 piedi.
Nell’aprile del 1928 il capitano Hilton H. Railey le propone di essere la prima donna ad attraversare l’Atlantico e il 17 giugno, dopo diversi rinvii dovuti alle brutte condizioni del tempo, decollano con Amelia Earhart il pilota Stultz e il co-pilota e meccanico Gordon, a bordo di un Fokker F.VII, chiamato Friendship (amicizia). Sebbene Amelia sia relegata a ben poche funzioni, quando il team arriva in Galles 21 ore dopo, gli onori sono quasi tutti per lei. Anche il Presidente Coolidge le invia con un cablogramma le sue personali congratulazioni.
L’8 aprile 1931, pilotando un autogiro Pitcairn PCA-2, stabilisce il record mondiale di altitudine, raggiungendo i 18 415 piedi (5 613 metri). All’inizio del 1932 nessun altro pilota, a parte Lindbergh, aveva compiuto la trasvolata in solitaria. Ci riesce Lady Lindy, come viene soprannominata, completando l’impresa il 21 maggio con un Lockheed Vega impiegando quattordici ore e cinquantasei minuti per volare da Terranova a Londonderry nell’Irlanda del Nord. Poi arriviamo al 25 agosto 1932 in cui stabilisce un vero record di volo, più di 19 ore ininterrotte, coprendo una distanza di circa 3938 km. Sempre determinata e con l’intento di arrivare dove altri avevano fallito, diventa la prima aviatrice ad attraversare il Pacifico, da Oakland a Honolulu, nelle Hawaii.
Successivamente userà esclusivamente l’aereo Lockheed L-10 Electra, che venne appositamente modificato: infatti la fusoliera venne attrezzata con serbatoi del carburante realizzati su misura (in modo da poter sostenere senza problemi viaggi più lunghi).
Purtroppo la sua morte rimane ancora avvolta nel mistero: sparita durante il suo ultimo volo il 2 Luglio 1938, è stata cercata per più di 250.000 miglia quadrate di oceano, per poi essere dichiarata ufficialmente morta il 5 Gennaio 1939 dalla corte di Los Angeles.
SCHEDA TECNICA Lockheed L-10 Electra
Lunghezza | 11,76 m (38 ft 7 in) |
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Apertura alare | 16,76 m (55 ft 0 in) |
Altezza | 3,07 m (10 ft 1 in) |
Superficie alare | 42,5 m² (458.3 ft²) |
Carico alare | 111,7 kg/m² (22.9 lb/ft²) |
Peso a vuoto | 2 926 kg (6 450 lb) |
Peso carico | 4 772 kg (10 500 lb) |
Passeggeri | 10 |
Capacità | 1 837 kg (1 050 lb) |
Propulsione | |
Motore | 2 radiali Pratt & Whitney Wasp Junior SB |
Potenza | 400 hp (298 kW) ciascuno |
Prestazioni | |
Velocità max | 309 km/h (192 mph) al livello del mare 325 km/h (202 mph) a 1 525 m (5 000 ft) |
Velocità di crociera | 278 km/h (173 mph) al livello del mare 290 km/h (180 mph) a 1 525 m (5 000 ft) 306 km/h (190 mph) a 2 928 m (9 600 ft) |
Velocità di salita | 305 m/min (1 000 ft/min) |
Autonomia | 1 147 km (713 mi) (potenza 75%) 1 416 km (880 mi) (potenza 50%) |
Quota di servizio | 5 920 m (19 400 ft) |