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Per la NASA è giunta l’ora della Stazione Spaziale Internazionale | Le condizioni sono preoccupanti: sicurezza a rischio

Stazione Spaziale Internazionale (NASA foto)

Stazione Spaziale Internazionale (NASA foto) - www.aerospacecue.it

Per la NASA il conto alla rovescia per la Stazione Spaziale è iniziato: crescono i dubbi sulla sicurezza e la tenuta della struttura.

Da anni ormai lo spazio è diventato una specie di laboratorio gigante sopra le nostre teste. Un posto dove le nazioni lavorano insieme (più o meno) e gli astronauti fanno esperimenti strani che spesso sembrano usciti da un film di fantascienza. La Stazione Spaziale Internazionale è, di fatto, la regina di questo scenario: un gigantesco ingranaggio umano sospeso in orbita, simbolo di ciò che si può fare quando si mettono da parte le differenze.

Questa enorme “casa nello spazio” è lì da più di vent’anni. Due decenni di ricerca, manutenzione continua e qualche grattacapo. Tutto sommato ha resistito bene, ma non è eterna, e ultimamente le sue condizioni fanno pensare. È un po’ come una macchina vecchia: funziona ancora, sì, ma ha bisogno di attenzione costante, pezzi di ricambio e un bel po’ di cura per non fermarsi all’improvviso.

Certo, nel corso del tempo ne ha viste tante. Guasti, aggiornamenti, pezzi sostituiti al volo… insomma, niente che non ci si aspettasse da una struttura così complessa. Eppure adesso si inizia a percepire una certa tensione. Non solo per questioni tecniche, ma anche per i costi. Gestire un simile colosso nello spazio è un’impresa che richiede fondi, tempo e risorse umane sempre all’altezza.

E poi c’è tutto il discorso sul futuro. Cosa succederà tra qualche anno, quando – inevitabilmente – la ISS dovrà essere dismessa? Le alternative ci sono, o meglio ci saranno, ma non tutte sono pronte. Intanto, il tempo passa, e l’usura si fa sentire sempre di più.

Tra rischi vecchi e nuovi: i problemi tecnici si accumulano

Il 17 aprile, durante una riunione pubblica del Aerospace Safety Advisory Panel, alcuni membri hanno espresso un allarme piuttosto chiaro: la ISS è entrata in una fase molto delicata. Secondo Rich Williams, uno dei partecipanti, “i rischi stanno aumentando” e la situazione richiede attenzione immediata.

Uno dei problemi più noti è quello delle crepe nel modulo Zvezda, in particolare nella zona chiamata PrK. Questa storia va avanti da anni e ancora non si sa bene da dove arrivino né come risolverla. Intanto, NASA e Roscosmos stanno per incontrarsi a Mosca per cercare una soluzione, ma nel frattempo sono state adottate misure temporanee, come evitare di pressurizzare troppo quella zona. Ma ci sono anche altre preoccupazioni.

La Stazione Spaziale Internazionale (NASA foto)
La Stazione Spaziale Internazionale (NASA foto) – www.aerospacecue.it

Un rientro rischioso e un budget troppo stretto

Uno scenario che preoccupa parecchio è quello in cui la ISS debba rientrare nell’atmosfera prima del previsto, cioè prima che sia pronto il nuovo veicolo di deorbitazione che la NASA ha affidato a SpaceX, l’USDV. Senza quel sistema, il rischio che dei pezzi finiscano fuori controllo è enorme, anche per la popolazione sulla Terra.

A peggiorare la situazione c’è il problema del budget. Nel 2024, la NASA ha messo da parte quasi un miliardo di dollari per gestire la Stazione, ma sembra non bastare. Il timore del panel è che i fondi vengano dirottati verso i nuovi progetti – tipo le stazioni private o lo stesso USDV – lasciando la ISS con risorse sempre più ridotte. Come ha detto Williams: “eh… se ci tagliano i fondi ora, rischiamo grosso”.