C’è una galassia simile alla Via Lattea che mette i brividi Solo a nominarla | È più giovane, ma già formata: è da qui che ci fanno visita?

Galassia a spirale (Depositphotos foto) - www.aerospacecue.it
Una galassia giovane e lontanissima somiglia in modo inquietante alla nostra Via Lattea: ma ecco cosa nasconde.
C’è qualcosa di profondamente affascinante nello scrutare lo spazio profondo, no? Ogni macchia di luce laggiù è un salto nel passato, un’eco lontanissima di un universo in divenire. Alcune di queste luci raccontano storie tranquille… altre invece ti fanno fermare un attimo.
Come se ci fosse qualcosa di strano sotto. Di solito immaginiamo l’universo primordiale come un posto un po’ disordinato. Niente grandi strutture eleganti, solo caos, polvere e gas che cercano di capire dove andare.
Le forme che conosciamo – come le galassie a spirale – dovrebbero metterci ecco, miliardi di anni prima di diventare quello che sono oggi. O almeno, così pensavamo. Ma il cielo non è mai come te lo aspetti. Basta un nuovo sguardo, uno strumento un po’ più potente, e all’improvviso ti trovi davanti qualcosa che non dovrebbe esserci.
Qualcosa che non torna. Che ti lascia con più domande che risposte. E allora ti chiedi: possibile che una struttura così complessa fosse già lì, così presto? Se è così, forse c’è qualcosa che ci siamo persi lungo la strada. O che abbiamo dato troppo per scontato.
Più domande che risposte
Secondo Williams questa scoperta scombina un po’ le carte. Perché non ci aspettavamo di vedere strutture così evolute così presto nell’universo. Galassie come questa dovrebbero essere rarissime a quell’epoca, e forse lo sono davvero. Forse si formano, ma poi… spariscono? Vengono distrutte da fusioni galattiche, o da chissà cosa.
Il progetto Panoramic Survey, che ha portato a questa scoperta, è stato realizzato in modo super innovativo (usando la modalità “pure parallel”, tra l’altro), e potrebbe essere solo l’inizio. Con JWST e ALMA in azione, è probabile che nei prossimi anni vengano fuori altre sorprese. O almeno… speriamo.

Una spirale che arriva dal passato remoto
Ecco, qui entra in scena una scoperta che ha lasciato gli astronomi a bocca aperta. L’ha fatta Christina Williams, un’astronoma del Nsf Noirlab, usando i dati del James Webb Space Telescope (JWST, per gli amici). Ha beccato una galassia… ehm, Zhúlóng, così l’hanno chiamata, che vuol dire “Drago della Luce” nella mitologia cinese – un nome già tutto un programma.
La cosa assurda è che questa galassia a spirale si è formata appena un miliardo di anni dopo il Big Bang. È la più antica mai trovata, finora. E non è solo una palla di gas in rotazione: ha bracci a spirale ben visibili, un nucleo centrale pieno di stelle anziane, e un disco largo dove stanno nascendo nuove stelle. Insomma, una specie di cugina cosmica della Via Lattea, ma nata molto prima.