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La NASA monitora costantemente il SOLE | Sorveglianza H24 per la nostra stella: senza di lei non ci sarebbe vita

NASA e Sole

La NASA continua a monitorare il Sole (Canva-Pixabay foto) - www.aerospacecue.it

Il lavoro di monitoraggio della nostras stella madre tiene impegnata la NASA costantemente. Ecco perché questo lavoro è fondamentale

Il Sole risulta essere di fondamentale importanza per il Pianeta Terra e per i viventi che lo abitano. L’energia fornita da questa stella è in grado di mantenere la temperatura terrestre adeguata allo sviluppo della vita, supportando la produzione alimentare.

Senza la nostra stella madre molti dei cicli che avvengono continuamente in natura non potrebbero in alcun modo concretizzarsi, a partire dal ciclo dell’acqua, punto cardine della vita terrestre e dell’equilibrio ecologico.

In un periodo storico durante cui la tematica energetica risulta essere di fondamentale importanza, è inevitabile sapere che il Sole può fornire un concreto aiuto verso la trasformazione nel mondo in un Pianeta più sostenibile.

Ciò perché i raggi solari rappresentano una delle più impiegate fonti di energia inesauribile e completamente rinnovabile, facilitando l’approvvigionamento energetico per milioni, forse miliardi, di cittadini in tutto il globo.

Tra i più affascinanti fenomeni solari

Il lavoro degli scienziati si è spesso concentrato sul Sole e sulle sue caratteristiche per via del flusso costante che la stella madre del nostro Sistema è in grado di emettere. Stiamo parlando di un flusso di particelle, conosciuto in gergo tecnico come vento solare; il vento solare è in grado, occasionalmente, di esplodere, dando vita ad un fenomeno che appare come una serie di masse, simili a nuvole, contraddistinte da dimensioni enormi e ricche di materiale solare.

Stiamo parlando delle espulsioni di massa coronale, altresì note come esplosioni di raggi X o brillamenti solari. Ed è per questo che il lavoro degli astronomi, facilitato dall’osservazione costante, 24 ore su 24, 7 giorni su 7, da parte del Solar Dynamics Observatory della NASA, deve necessariamente concentrarsi sul Sole in maniera continua. Lo strumento messo in pratica risulta essere in grado di catturare le immagini solari in ben 10 differente lunghezze d’onda. In questo modo è possibile rilevare ciascuna diversa temperatura della materia solare.

Brillamenti solari
Brillamenti solari (INAF foto) – www.aerospacecue.it

Un video ha messo in evidenza gli straordinari segreti galattici

Ciò viene esposto all’interno di un video pubblicato dal canale YouTube NASA Goddard, dal titolo “Thermonuclear Art – The Sun In Ultra-HD (4K)“, in cui è possibile soffermarsi su dettagli della nostra stella madre sino ad ora mai esaminati. Il lavoro degli esperti ha portato all’individuazione di Stephenson 2-18, attualmente nota come una delle stelle più grandi conosciute dall’uomo, grazie al suo raggio pari a 2.158 raggi solari.

Ad aver assunto un’importanza assoluta nell’ambito dei più grandi corpi cosmici c’è anche UY Scuti, che si stima possieda un raggio pari a circa 1.700 volte maggiore di quello del Sole. Se questa enorme stella si trovasse al centro del Sistema Solare, la sua immensa fotosfera sarebbe in grado addirittura di inghiottire l’orbita di Saturno. La ricerca degli scienziati proseguirà e il tempo riuscirà a fornirci informazioni maggiorate sia su quelli che sono gli attuali giganti della Via Lattea, sia sui misteri galattici che non sono ancora stati chiariti. A riportarlo è un articolo pubblicato su Passione Astronomia.