Home » Marte, il Pianeta Rosso nascondeva un enorme “Cancello” | Mette i brividi solo pronunciare il suo nome, ma vogliono oltrepassarlo

Marte, il Pianeta Rosso nascondeva un enorme “Cancello” | Mette i brividi solo pronunciare il suo nome, ma vogliono oltrepassarlo

Marte

Una scoperta incredibile su Marte (Canva-Depositphotos foto) - www.aerospacecue.it

E’ solo l’ennesima scoperta all’interno di una terra che ospita fascino e mistero. Ecco cos’è il “Cancello” scovato da un gruppo di ricercatori

Conosciuto anche come Pianeta Rosso, per via della sua caratteristica colorazione, fin dalla sua scoperta Marte è stato capace di catturare in modo particolare l’attenzione dei professionisti, che hanno dedicato innumerevoli studi a questo territorio.

Il motivo è da ricercare nelle sue peculiari caratteristiche, che lo renderebbero potenzialmente abitabile, alimentando l’ipotesi che nel passato il Pianeta Rosso ospitasse differenti forme di vita.

Pare, inoltre, che sotto la superficie marziana potrebbe essere ospitata acqua allo stato liquido, alimentando la possibilità che, in un futuro prossimo, il Pianeta possa essere soggetto alla colonizzazione umana.

Il passo che l’umanità aerospaziale intende compiere è proprio quello di condurre la prima donna o il primo uomo nella storia direttamente sulla superficie del Pianeta, al fine di dare il via ad un insediamento, costruendo una città autosufficiente.

Il territorio marziano non smette mai di sorprendere

Il Rover NASA Curiosity si trova correntemente all’esplorazione del Pianeta Rosso, a partire dal Monte Sharp, sito nel centro del cratere Gale. Nel corso del suo 4.500° sol, ossia giorno marziano, il Rover si è trovato dinnanzi ad una cresta rocciosa il cui nome risulta essere parecchio inquietante, poiché denominato “Cancelli del Diavolo“. Un’area di indubbio interesse per gli studiosi, come sottolineato da Michelle Minitti, geologia planetaria, che ha affermato: “I blocchi sparsi intorno alla base dei Cancelli del Diavolo sono pieni di strutture interessanti, che hanno motivato l’acquisizione di un mosaico Remote Micro-Imager attraverso la cresta“.

Ciò nonostante, è importante sottolineare come la presenza delle rocce abbia inevitabilmente ostacolato il Rover nel compimento delle manovre di guida e parcheggio, a dispetto della maggior dinamicità garantita dalle sue sei ruote. Gli strumenti di Curiosity si sono rivelati di fondamentale importanza per l’analisi delle rocce e della loro complessa composizione chimica. Proprio l’acquisizione, come detto dalla Minitti, dell’immagine stereo a mosaico ha permesso di visionare tridimensionalmente queste strutture.

Rover Curiosity
Rover Curiosity (NASA JPL foto) – www.aerospacecue.it

Un Pianeta ricco di sorprese

Ma l’immensità di Marte è tutta da scoprire: per questo, il lavoro del team a capo della missione si è concentrato anche su ulteriori formazioni. In merito, Minitti ha aggiunto: “ChemCam ha aggiunto un secondo mosaico RMI lungo la base del butte ‘Texoli‘, di cui si può vedere il fianco sul lato sinistro dell’immagine. Mastcam ha anche pianificato un mosaico attraverso una distesa di roccia che sembra onde che si sono congelate sul posto, nella zona di ‘Maidenhair Falls‘”.

I “Cancelli del Diavolo” dovranno essere sede di ulteriori approfondimenti da parte del Curiosity, che utilizzerà le proprie telecamere per osservare e tracciare il percorso di circumnavigazione compiuto attorno allo stesso. Il lavoro del team di ricerca ha, fino ad ora, previsto osservazioni dell’atmosfera del Pianeta Rosso nel corso di due distinte fasi della giornata, ossia durante la prima mattina e a mezzogiorno, al fine di comprendere quella che è la variabilità atmosferica del territorio nel corso del giorno. A riportarlo è un approfondito report pubblicato su NASA Science.