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Continua la colonizzazione dello Spazio | Anche l’Italia ha i suoi satelliti: ma gli astronomi insorgono per l’inquinamento

Satelliti

Satelliti nello Spazio (Depositphotos foto) - www.aerospacecue.it

Nuovi ambiziosi progetti stanno per essere concretizzati nel Cosmo. L’ascesa dei satelliti europei affianca lo strapotere “a stelle e strisce”

Un’ambizione che fino ad appena un secolo fa veniva illustrata soltanto all’interno di libri o pellicole cinematografiche, oggi divenuta tra gli argomenti di punta nello scacchiere politico per le maggiori potenze globali.

Parliamo della colonizzazione dello spazio, che consiste nella graduale conquista da parte dell’essere umano di territori differenti dal Pianeta Terra, a partire dalla Luna, principale satellite del nostro mondo, sino a giungere allo Spazio profondo.

Non soltanto, quindi, un’operazione volta ad esplorare e ricercare informazioni utili a comprendere la storia evolutiva del Cosmo e dei suoi corpi, bensì la volontà di stabilire una presenza umana fissa nelle differenti regioni spaziali.

Questo, anche per garantire la possibilità alla specie umana di salvarsi quando la Terra diventerà inabitabile per gli essere viventi, ossia quando gli stessi si troveranno costretti a proseguire la propria evoluzione altrove.

L’uomo continua a compiere passi significativi

In questo contesto si inserisce l’ambizioso progetto della società statunitense SpinLaunch, che si materializzerà in un nuovo sistema volto a trasportare carichi utili in orbita, sfruttando una tecnologia centrifuga che permetta di raggiungere accelerazioni elevate che possano garantire il lancio di satelliti, tuttavia, di dimensioni ridotte. Ed è sempre SpinLaunch a rendersi protagonista dell’annuncio del lancio in orbita bassa di una nuova costellazione satellitare, allo scopo di facilitare la connettività.

Nello specifico, questa mira potrà essere raggiunta a seguito dell’investimento monstre pari a 122,5 milioni di euro che l’azienda a stelle e strisce ha stipulato concordemente alla Kongsberg NanoAvionics, che si concretizzerà nella realizzazione della Meridian Space, una costellazione di 280 satelliti nella LEO. Si tratta di una costellazione satellitare a bassa velocità, che rispetto a progetti analoghi già portati a compimento (quali Starlink o Project Kuiper) si prefissa come obiettivo l’utilizzo di microsatelliti in grado di essere contemporaneamente dispiegati, mediante un unico lancio, in modo da coprire più rapidamente il fitto tessuto della connettività, anche rispetto ai progetti concorrenti.

Satellite
Satellite di Nano Avionics (NanoAvionics foto) – www.aerospacecue.it

Il ruolo determinante dell’Europa

Il lancio potrebbe già esser previsto per il prossimo anno, poiché lo sviluppo dei prototipi iniziali risulta già essere in lavorazione. Le ambizioni, invece, sono chiaramente state definite: si inizierà con una costellazione formata da 280 satelliti, sino a raggiungere come limite minimo i 1200 nel corso delle stagioni successive. Tutto passerà attraverso l’impegno di NanoAvionics, che necessiterà di fornire un’accelerata determinante nella produzione di satelliti presso la propria sede centrale, sita nella capitale lituana Vilnius.

Qui i professionisti saranno in grado di sfruttare il bus MP42, in modo da dare origine a satelliti sensibilmente più leggeri e pratici, contraddistinti, all’incirca, da una massa pari a 70 kg. Saranno, inoltre, impiegate tecnologie innovative quali le antenne reflectarray, in grado di garantire un’elevata efficienza semplificando la connettività a Terra ad un prezzo sostenuto, fornendo servizi senza interruzioni, capaci di raggiungere velocità sino a TBPS. A riportarlo è Hardware Upgrade.