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Urano sta facendo impazzire gli astronomi | Decenni di ricerche buttati al vento: “Tocca rifare tutto da capo”

Illustrazione di Urano (Pixabay FOTO) - www.aerospacecue.it

Illustrazione di Urano (Pixabay FOTO) - www.aerospacecue.it

Urano è un pianeta a tratti misterioso, e più si fanno ricerche e più la situazione si complica. Cosa sta succedendo?

Urano è strano forte, te lo dico subito. Tanto per cominciare, gira completamente “di lato” rispetto agli altri pianeti: il suo asse è inclinato di 98 gradi! È come se rotolasse mentre orbita attorno al Sole, un po’ ubriaco.

Un’altra cosa curiosa è che, nonostante sembri tranquillo, Urano è pieno di venti pazzeschi che raggiungono anche i 900 km/h. E lì fa un freddo incredibile: -224 gradi Celsius, uno dei posti più gelidi di tutto il Sistema Solare.

Poi c’è il colore: quel suo azzurro-verde pastello non è solo questione di moda, eh. È dovuto al metano presente nell’atmosfera, che assorbe la luce rossa e riflette quella blu. Quindi niente trucchi, è proprio naturale.

Ah, e anche se non se ne parla tanto, Urano ha degli anelli! Sono sottilissimi e scuri, mica scenografici come quelli di Saturno, però ci sono. Sono stati scoperti quasi per caso nel 1977, tipo “Oh, aspetta, c’è qualcosa lì!”.

Urano l’ingannatore

Pare che Urano ci abbia fregato ancora una volta. Dopo anni in cui pensavamo di sapere quanto durasse un suo giorno, ecco che una nuova analisi dei dati di Hubble ci dice: “Ehi, c’è un errore!”. Secondo le ultime scoperte, un giorno su Urano dura 17 ore, 14 minuti e 52 secondi. Sì, solo 28 secondi in più rispetto a quello che credevamo… ma nell’Universo, anche mezzo minuto può cambiare un sacco di cose. 

La prima volta che abbiamo avuto notizie dirette da Urano è stato nel gennaio 1986, grazie a Voyager 2, che tra l’altro è ancora lì fuori che viaggia sperduta. La sonda aveva registrato le aurore e il campo magnetico, stimando la durata di un giorno in 17 ore, 14 minuti e 24 secondi. Da lì, tutta la mappatura di Urano è stata costruita su quelle misure. Però, adesso sappiamo che quei dati portavano già qualche incertezza, roba che col tempo ha mandato fuori rotta pure l’orientamento dei poli magnetici. Praticamente, era come cercare di leggere una mappa girata al contrario.

Illustrazione di alcune aurore su urano (Depositphotos FOTO) - www.aerospacecue.it
Illustrazione di alcune aurore su urano (Depositphotos FOTO) – www.aerospacecue.it

Alcune nuove scoperte

Per rimettere un po’ d’ordine, un team capitanato da Laurent Lamy dell’Osservatorio di Parigi ha deciso di guardare le aurore di Urano usando il telescopio spaziale Hubble. Tra il 2011 e il 2022 hanno seguito per dieci anni i movimenti di queste luci spaziali pazzesche.

Un lavoro da certosini. Analizzando i loro spostamenti, sono riusciti a tracciare dove si trovano veramente i poli magnetici e a calcolare un periodo di rotazione molto più preciso. E’ una metodologia che si può applicare anche su altri pianeti.