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Grazie alla curiosità dei ricercatori, ormai è sicuro | Sul Pianeta rosso c’è la vita e l’hanno trovata

Alieni su Marte (Depositphotos foto)

Alieni su Marte (Depositphotos foto) - www.aerospacecue.it

Una scoperta a dir poco sensazionale su Marte riaccende il sogno di concretizzare tracce di vita sul pianeta rosso.

La curiosità è quel motore che ci spinge a guardare oltre, a farci domande anche quando le risposte sembrano impossibili da trovare. È il filo conduttore che ha accompagnato tutte le grandi scoperte. E diciamolo, senza quella sete di sapere che hanno i ricercatori, oggi conosceremmo ben poco dell’universo che ci circonda.

Marte, il pianeta rosso, ha da sempre catturato l’immaginazione di scienziati e sognatori. Ogni sonda inviata lassù, ogni dato raccolto ha alimentato nuove teorie e ricerche sempre più sofisticate. Nonostante ciò, il pianeta ha continuato a mantenere intatto quel suo alone di mistero che, anzi, con il tempo è diventato ancora più affascinante.

Va detto che senza le tecnologie di ultima generazione, certe imprese sarebbero rimaste pura fantascienza. Strumenti sempre più evoluti hanno permesso agli studiosi di avvicinarsi a dettagli che, fino a qualche decennio fa, erano fuori portata. Ogni passo avanti ha aperto nuove strade, lasciandoci però – come spesso succede – ancora più domande.

E poi, beh, c’è quella grande questione che non smette di tormentare la mente di molti: su Marte c’è mai stata vita? Oppure c’è ancora? Finora i segnali trovati erano interessanti, sì, ma mancava sempre qualcosa di veramente, come dire, definitivo. Ogni piccolo indizio sembrava un invito a continuare a cercare.

Una scoperta che fa sognare ancora di più

Un gruppo di scienziati, guidato dal Centro Nazionale della Ricerca Scientifica (Cnrs) francese, ha appena pubblicato un risultato pazzesco su Proceedings of the National Academy of Sciences (Pnas). Usando lo strumento Sam (Sample Analysis at Mars) del rover Curiosity della Nasa – in missione su Marte già dal 2012, tra l’altro – hanno trovato le molecole organiche più lunghe mai viste finora su quel pianeta.

Parliamo di catene di carbonio che arrivano a contenere fino a dodici atomi di fila (mica poco). Sono strutture che assomigliano parecchio agli acidi grassi prodotti dagli esseri viventi qui sulla Terra. Secondo i ricercatori, il clima ultra secco e ghiacciato di Marte avrebbe potuto conservarle per miliardi di anni, un dettaglio mica da poco per chi cerca tracce di vita. E le implicazioni non finiscono qui.

La grande scoperta (Sci.News foto)
La grande scoperta (Sci.News foto) – www.aerospacecue.it

E adesso cosa succede?

Questa scoperta, che detta così sembra già enorme, in realtà è solo l’inizio. Tutto questo lavoro, infatti, dà una bella spinta alla missione ExoMars, che dovrebbe arrivare sul pianeta rosso nel 2028. Stavolta, gli strumenti saranno ancora più specializzati per analisi chimiche e biologiche, e chissà cosa riusciremo a scoprire.

Insomma, trovare molecole organiche così lunghe su Marte potrebbe davvero cambiare le carte in tavola. Non è ancora la prova definitiva della vita, ok, ma di certo il sogno di non essere soli nell’universo adesso è un po’ meno lontano.