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Asteroide killer, grazie al telescopio ora lo si conosce bene | Non c’è sabbia, ma tante rocce come pugni

Asteroidi contro terra

Asteroidi contro terra (Depositphotos foto) - www.aerospacecue.it

L’uso di questo potemte teloscopio ha permesso di studiare bene l’asteroide killer. Sono tante rocce a formarlo.

Gli asteroidi sono corpi rocciosi che orbitano attorno al Sole, principalmente concentrati nella fascia tra Marte e Giove. Tuttavia, alcuni di essi, detti “Near Earth Objects” (NEO), seguono traiettorie che li portano in prossimità del nostro pianeta.

Sebbene la maggior parte bruci nell’atmosfera o cada in aree disabitate, la possibilità che un asteroide di grandi dimensioni colpisca la Terra è una preoccupazione reale per la comunità scientifica, data la potenza distruttiva che potrebbe avere un impatto simile.

Un evento noto a tutti è quello che, secondo molti studiosi, avrebbe portato all’estinzione dei dinosauri circa 66 milioni di anni fa, a causa dell’impatto con un gigantesco asteroide nella zona che oggi corrisponde alla penisola dello Yucatán.

Oggi, grazie ai telescopi spaziali e alle tecnologie di monitoraggio, gli scienziati sono in grado di tenere sotto controllo migliaia di asteroidi potenzialmente pericolosi. Agenzie come la NASA e l’ESA studiano costantemente le loro orbite e sviluppano strategie per la difesa planetaria, come missioni per deviare gli oggetti in rotta di collisione, come la recente missione DART.

Qual è la probabilità di questi eventi

Nonostante la paura che l’idea di un impatto possa generare, è importante ricordare che eventi catastrofici sono estremamente rari e che la scienza sta compiendo grandi passi avanti per prevederli e gestirli. Gli asteroidi, dunque, sono una minaccia da non sottovalutare, ma allo stesso tempo rappresentano anche un’opportunità per conoscere meglio l’origine del Sistema Solare, dato che molti di essi sono rimasti intatti dalla sua formazione.

Oltre alla minaccia potenziale, gli asteroidi rappresentano anche una risorsa scientifica e tecnologica di grande valore. Essendo composti da materiali primitivi, offrono agli scienziati informazioni preziose sulla formazione del Sistema Solare e dei pianeti. Alcune missioni spaziali, come la giapponese Hayabusa2 e l’americana OSIRIS-REx, hanno già raccolto campioni da asteroidi per analizzarli sulla Terra.

Impatto asteroidi
Impatto asteroidi (Depositphotos foto) – www.aerospacecue.it

I segreti dal James Webb

L’asteroide 2024 YR4, che inizialmente aveva preoccupato gli scienziati per un possibile impatto con la Terra nel 2032, è stato osservato con precisione dal telescopio spaziale James Webb. Dopo ulteriori studi, il rischio di collisione è stato escluso, ma l’asteroide è rimasto un oggetto di grande interesse scientifico.

Le osservazioni del JWST hanno rivelato che 2024 YR4 ha un diametro di circa 60 metri e una superficie composta principalmente da rocce piuttosto grandi, influenzata dalla sua rapida rotazione. Questi dati sono preziosi per migliorare la nostra preparazione in caso di futuri asteroidi potenzialmente pericolosi, rendendo più efficaci le strategie di difesa planetaria.