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NASA, questa scoperta ha fatto drizzare le orecchie a tutti | Hanno trovato dei pianeti ricchissimi: enormi gemme preziose

Viaggi spaziali

I rischi dei viaggi con agenzie private (Canva-Depositphotos foto) - www.aerospacecue.it

C’è una ricchezza inesauribile su questi pianeti. Anche gli astronomi della NASA sono rimasti completamente stupiti da una simile scoperta

Nel corso della sua pluridecennale attività, la NASA è stata capace di scoprire dei mondi idealmente esistenti unicamente nei film di fantascienza, caratterizzati da caratteristiche fuori dal comune.

Questi corpi sono, perlopiù, esopianeti, ossia pianeti che si trovano a compiere la propria orbita attorno a stelle differenti dal Sole, e che dunque non appartengono al Sistema Solare.

Il processo che ha portato alla scoperta dell’esistenza degli esopianeti ha avuto inizio relativamente di recente; appena trent’anni fa. Nel corso delle ultime decadi l’impegno profuso dai ricercatori ha condotto ad individuarne oltre 5.000. E si tratta soltanto di quelli fino ad ora effettivamente conosciuti.

Ciascuno di questi presenta caratteristiche profondamente differenti rispetto agli altri, a partire dalla temperatura presente sul corpo. Si spazia, infatti, da pianeti estremamente roventi, le cui temperature sono perfino in grado di superare i 2.000 °C, ad altri totalmente ghiacciati, in cui l’acqua allo stato liquido non potrebbe esistere.

Un nuovo sensazionale rilevamento

La NASA ha recentemente svelato la scoperta di esopianeti prevalentemente composti da carbonio, la cui principale caratteristica è quella di risultare eccessivamente estremi. La loro massa risulta essere addirittura cinque volte maggiore rispetto a quella della nostra Terra e rappresentano il perfetto esempio di quelle che sono le splendide varietà che l’Universo ha da offrire in termini di differenze planetarie.

Uno dei più celebri tra i vari inquadrati dagli scienziati è il “Pianeta Diamante” 55 Cancri-e, che dista circa 41 anni luce dalla Terra, presentando una massa nove volte superiore rispetto a quella del Pianeta da noi abitato. E’ in grado di completare l’orbita attorno alla sua stella in nemmeno 24 ore ed è stato capace di attirare l’attenzione degli astronomi per via della possibilità che lo stesso contenga carbonio cristallizzato. Questa ipotesi è alimentata dalle elevatissime temperature che lo contraddistinguono.

55 Cancri-E
55 Cancri-E (Media INAF foto) – www.aerospacecue.it

Una possibilità estremamente affascinante

Ma merita un’indubbia menzione anche PSR J1719−1438 b, che si presenta come pianeta compatto e brillante, capace di orbitare intorno ad una pulsar, la cui distanza stimata è pari addirittura a 4.000 anni luce. La sua principale caratteristica è rappresentata dalla densità estremamente elevata, che si ricollega alla particolare composizione, prevalentemente costituita da carbonio e ossigeno.

Queste sostanze, considerando come appaiano sottoposte a condizioni estreme, potrebbero esseri trasformati in diamanti solidi, presenti proprio all’interno del Paese. Le osservazioni radio effettuate dall’osservatorio Parkes, grazie all’impiego del telescopio Lovell, hanno reso possibile tale scoperta, rientrante nell’ambito del progetto High Time Resolution Survey.