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Scoperti quattro esopianeti attorno alla stella di Barnard, a soli 6 anni luce dalla Terra

Esopianeti Barnard

Esopianeti stella di Barnard, ecco la nuova scoperta (DepositPhotos) - AerospaceCUE

Una nuova entusiasmante scoperta, quella di quattro esopianeti intorno alla stella di Barnard: ecco tutti i dettagli

Gli scienziati specializzati in astronomia hanno fatto una nuova scoperta, quella di quattro esopianeti che gravitano attorno alla stella di Barnard. Si tratta di esopianeti che si trovano a una distanza di “soli” 6 anni luce dalla Terra, una misura “minima” per la vastità dell’universo.

D’altronde il sistema di Barnard è il secondo sistema stellare più vicino al pianeta Terra. In realtà gli esopianeti scoperti sono di piccole dimensioni ma presentano alcune interessanti caratteristiche.

Gli scienziati dell’Università di Chicago che hanno fatto questa scoperta hanno deciso di pubblicare il loro studio sulla rivista The Astrophysical Journal Letters. Ma quali sono le caratteristiche dei pianeti scoperti? Perché si tratta di una scoperta importante che potrebbe aprire nuove possibilità all’esplorazione spaziale?

Ecco tutto quello che c’è da sapere a questo riguardo analizzando come gli astronomi stanno continuando nella loro ricerca di pianeti abitabili nelle vicinanze della Terra.

Quattro esopianeti nel sistema di Barnard: cosa c’è da sapere

Secondo quanto riportato dai ricercatori, i quattro pianeti hanno una massa pari al 20-30% di quella terrestre e orbitano molto vicino alla loro stella, completando un’orbita in pochi giorni. Ciò li rende probabilmente troppo caldi per essere abitabili, ma la scoperta rappresenta un passo avanti nella ricerca di pianeti più piccoli attorno a stelle vicine. Ma come ha fatto la squadra di ricerca a giungere a questa conclusione? Ebbene, servendosi di strumenti di ultima generazione.

Nel dettaglio, il team ha utilizzato il MAROON-X (installato sul telescopio Gemini alle Hawaii) per rilevare il “tremolio” della stella, causato dall’attrazione gravitazionale dei pianeti. Questa tecnica consente di identificare il numero e la massa dei pianeti senza osservarli direttamente. I dati sono stati raccolti in 112 notti nell’arco di tre anni, fornendo prove solide per tre pianeti. Combinando questi risultati con quelli dello strumento ESPRESSO (sul Very Large Telescope in Cile), è emersa l’evidenza di un quarto pianeta.

Pianeti Terra
Esopianeti, la Terra ha nuovi vicini? (DepositPhotos) – AerospaceCUE

Quali sono i risvolti positivi per il futuro?

I ricercatori sono arrivati anche alla conclusione che esistono altri esopianeti intorno alla stella di Barnard. Tuttavia, è presto per dire ciò, potrebbero volerci altri test e dati per riuscire a identificare il numero preciso. Inoltre, gli scienziati hanno dichiarato che i pianeti potrebbero essere rocciosi.

Ma perché questa scoperta è importante? Si tratta di una delle prime rilevazioni di pianeti così piccoli con questa tecnica. Gli scienziati sperano che questo sia l’inizio di una nuova era nella ricerca di esopianeti, in particolare quelli più piccoli, che potrebbero avere composizioni molto diverse tra loro.